Venerdì, 18 Marzo 2022 17:57

L'Aquila, presidio antifascista in piazzetta Nove Martiri: "Azioni e atteggiamenti come quelli di questi giorni non possono restare impuniti". Lettera a Prefetto e Questore

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Si è tenuto nel pomeriggio all'Aquila, in piazzetta Nove Martiri, il presidio antifascista convocato dalle forze politiche e sociali antifasciste e democratiche in risposta alle provocazioni di CasaPound e contro la strumentalizzazione della Consulta giovanile dell'Aquila.

"Abbiamo assistito, in questi giorni, all’ennesima dimostrazione del declino sociale e culturale che stiamo attraversando. Non è ammissibile che un organismo istituzionale del Comune dell’Aquila, la Consulta giovanile Comunale, e nello specifico il suo Comitato direttivo, possa deliberatamente, indisturbatamente e provocatoriamente riunirsi nella sede di Casa Pound", ha ribadito la Cgil per voce del segretario provinciale Francesco Marrelli. "Tale scelta è di una gravità inaudita, sia perché la Consulta giovanile deve rappresentare tutta la popolazione giovanile della città riunendosi in luoghi di tutti e non di parte e divisivi, ma soprattutto per la scelta di una sede di un’organizzazione i cui appartenenti si definiscono i fascisti del terzo millennio".

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Già a seguito del vile attacco fascista ai danni della organizzazione sindacale dell’ottobre scorso, la Cgil aveva chiesto ai rappresentanti delle Istituzioni una solidarietà attiva, che non si riducesse alla sola condanna degli atti di violenza e che non sottovalutasse la vera matrice di quegli attacchi, che avevano una chiara ed inequivocabile radice politica ed ideologica. "Oggi succede che un organo istituzionale di emanazione del Consiglio Comunale dell’Aquila venga strumentalizzato ed utilizzato a uso e consumo di un’organizzazione di estrema destra, dando luogo ad una pericolosa commistione con un grave significato politico. Il rischio è quello di sottovalutare un tale atteggiamento, che sottintende in realtà una volontà politica chiara ed inequivocabile" ha messo in evidenza Marrelli.

Una volontà resa manifesta dall'affissione di uno striscione sulle recinzioni del cantiere di Palazzo Margherita e di fronte ad un luogo identitario quale la sede del Partito democratico di via Paganica, "che abbiamo letto come un atto di intimidazione e per il quale esprimiamo la nostra solidarietà alla sua comunità". Al contempo, ha aggiunto Marrelli, "quella scritta è rivolta a tutte le cittadine e i cittadini antifascisti, che negli ultimi anni hanno dovuto assistere più volte allo sdoganamento di atteggiamenti e pratiche con una chiara matrice ideologica".

Di qui, l’urgente necessità di "reagire a tali derive con atti politici chiari".

Nello specifico, ANPI L’Aquila, CGIL L’Aquila, Movimento Giovanile della Sinistra L’Aquila, Giovani Democratici L’Aquila, ANPPIA L’Aquila, UDU L’Aquila, UDS L’Aquila, ARCI L’Aquila, Arcigay Massimo Consoli L’Aquila, Partito Democratico L’Aquila, Articolo UNO L’Aquila, Sinistra Italiana L’Aquila, Partito Socialista L’Aquila, Potere al Popolo L’Aquila, Il Passo Possibile, CaseMatte/3e32, Casa delle Donne - Ass. D. Tellini, Ass. Donne TerreMutate, FuoriGenere, Associazione culturale Il Pungolo, Associazione Sindaci Emeriti della Regione Abruzzo hanno inviato una lettera al Prefetto Cinzia Torraco, al Questore Enrico De Simone e al sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi chiedendo:

1. che la Prefettura apra un’indagine amministrativa e chieda spiegazioni all’amministrazione comunale;

2. che l’amministrazione comunale stigmatizzi l’episodio con una nota ufficiale;

3. l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, di una dichiarazione di antifascismo per le associazioni che richiedono l'utilizzo di spazi comunali e per tutti i soggetti associativi che intendano far parte della vita istituzionale del Comune dell’Aquila;

4. l’inserimento, all’interno dello statuto della Consulta Comunale, della dichiarazione di antifascismo da parte delle associazioni che ne fanno parte e che intendano farne parte;

5. che gli organi preposti intervengano ogni qualvolta si verifichino affissioni abusive e/o atti intimidatori con chiari richiami di matrice fascista. 

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Azioni e atteggiamenti come quelli di questi giorni - è stato ribadito - "non possono restare impuniti. Per noi la storia, la politica e i nostri valori non sono uno scherzo. Non scendiamo a compromessi".

"Lo spettacolo a cui abbiamo assistito in questi giorni è indecoroso per la dignità democratica della nostra città e per il nostro territorio", le parole del segretario cittadino dell'Anpi Tommaso Cotellessa. "Non so se ciò che è accaduto sia dovuto ad immaturità politica o a bieche strumentalizzazioni, ciò che è certo è che l’Anpi, assieme alla Cgil e a tutte le associazioni democratiche del territorio, non è disposta a cedere a compromessi. L’atto compiuto dal direttivo della Consulta giovanile è gravissimo perché divisivo e ancor di più perché strizza l’occhio ad una cultura fascista che non può appartenere ad un’istituzione democratica", l'affondo di Cotellessa.

Che si è detto "sconvolto" dalle dichiarazioni del presidente della Consulta: "Chiediamo di tornare ad un rispetto della costituzione serio e ad una vera appartenenza democratica, non è possibile ripetere questi errori, chiunque voglia continuare a riunirsi in luoghi ambigui non rappresenta i giovani di questa città. La nostra è la città dei nove martiri ed è a quei giovani che dobbiamo guardare: per questo motivo, chiediamo che la prossima assemblea della Consulta giovanile si tenga qui, in piazza Nove Martiri, per fare memoria delle nostre radici e della nostra storia".

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Aggiunge il segretario provinciale dell'Anpi Fulvio Angelini: "Quanto sarebbe stato più dignitoso da parte del Sindaco dare una lezione di rispetto delle istituzioni, dire con fermezza che non ci si deve permettere di confondere gli organismi pubblici con gli interessi di parte e sconfessare severamente quel gesto offensivo e provocatorio di quattro fascistelli ignoranti, così stupidamente contenti di riunirsi a CasaPound e di affiggere uno striscione minaccioso e al tempo stesso ridicolo. Quanto sarebbe stato più dignitoso e semplice reagire così e difendere il ruolo della Consulta giovanile. Invece ha pensato solo a minimizzare e tollerare quell'azione volgare. Se un Sindaco - peraltro nel giorno in cui si celebra l'Unità d'Italia, la bandiera e l'inno - non sente il bisogno di dare ai suoi giovani l'esempio di come si riveste un ruolo pubblico, allora vuol dire che non è all'altezza della sua alta funzione. E questo è triste e grave perché lui dovrebbe sentirsi ed essere il sindaco di tutti".

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Un presidio antifascista si terrà anche domenica, dalle 10:30 a Paganica, in piazza Regina Margherita, organizzato dal Circolo Pd Paganica e Frazioni, in collaborazione con il Partito democratico L’Aquila, i Giovani Democratici e l’Anpi. "Non si può sottovalutare la deriva culturale e sociale che tende ad imporre metodi intimidatori e antidemocratici, ad inquinare la corretta dialettica fra le parti e a strumentalizzare istituti rappresentativi della comunità giovanile aquilana", si legge in una nota. "Non si può rimanere indifferenti perché L’Aquila ha un pesante passato di sangue e sofferenze. È la citta dei IX Martiri, delle stragi di Onna e di Filetto, dell’assassinio brutale di Giovanni Di Vincenzo a Masseria Cappelli. Invitiamo pertanto tutte le cittadine e tutti cittadini ad essere con noi simbolicamente in presidio, come scorta civile e pacifica alle istituzioni democratiche".

Ultima modifica il Venerdì, 18 Marzo 2022 18:37

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