E' stata approvata nei giorni, in Commissione, la proposta di modifica della Consulta cittadina dello sport, avanzata dal capogruppo di Italia viva Paolo Romano e accolta dall'assessore allo sport Vito Colonna.
Ricorderete che, a gennaio 2018, il Consiglio comunale aveva dato il via libera al "Regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali e delle palestre scolastiche, la concessione di contributi, patrocini ed encomi per meriti sportivi e la definizione delle tariffe d'uso degli impianti sportivi"; il documento, che era stato illustrato in aula dall'allora assessore allo sport Alessandro Piccinini, prevedeva, in particolare, l'istituzione della Consulta quale organo di raccordo, partecipazione e confronto tra l'amministrazione comunale e il mondo dello sport cittadino, allo scopo di promuovere le attività e le manifestazioni agonistiche, garantire la sicurezza degli impianti e recepire le istanze provenienti dalle realtà sportive.
Ebbene, l'organismo in questi anni non si è mai riunito.
Di qui, la necessità di apportare modifiche sostanziali alla sua composizione: "La Consulta andava modificata per renderla realmente concreta", le parole a newstown di Paolo Romano; "per rendere efficace lo strumento, destinato a promuovere la concertazione con il mondo dello sport, serviva una modifica che lo snellisse, eliminando l'assemblea e il direttivo e lasciando un solo organo, la Consulta appunto, con pochi attori che rappresentino davvero il mondo dello sport cittadino e non con decine e decine di realtà che avrebbero ricreato una sorta di parlamentino bloccando sia la convocazione che l'iter consultivo".
La proposta di Romano, recepita dall'assessore Colonna e approvata a maggioranza in Commissione, va proprio in questa direzione: "in questi anni, ho presentato diverse interrogazioni ed ordini del giorno per rendere praticabile l'organo consultivo"; d'altra parte, la Consulta non è mai stata convocata: "nel 2022, la maggioranza di centrodestra ha finalmente capito che l'Istituto approvato ad inizio consiliatura non ha dato i risultati che ci si aspettava. Anzi. Siamo in ritardo, ma meglio tardi che mai: almeno, potremo lasciare alla città uno strumento importante su cui rifondare l'interlocuzione tra amministrazione e tessuto sportivo cittadino".
E' la prova di un fallimento della Giunta comunale, ha tenuto a specificare Romano pur riconoscendo all'assessore di Colonna di essersi mostrato attento alle proposte avanzate: "si pensi all'Aquila città europea dello sport: sono stati creati diversi comitati, interlocutori col sistema sportivo cittadino, ma che potevano essere incarnati proprio dalla Consulta. Non si è stati in grado di far funzionare gli strumenti approvati".
L'auspicio di Romano è che la modifica della Consulta possa essere definitivamente approvata dal Consiglio comunale in tempi brevi. "Ma è necessario rivedere l'intero complesso deliberativo del 2018 - incalza il capogruppo di Italia viva - bisogna valutare l'efficacia dell'intero regolamento. Penso all'impiantistica sportiva: le convenzioni redatte in questi anni hanno recepito opportunamente le indicazioni del Consiglio comunale? E poi: stiamo soffrendo gli effetti della pandemia globale e della crisi economica ed energetica: le tariffe decise nel 2018 sono ancora efficaci, oppure andranno riviste al ribasso? Ancora: è urgente mettere le mani sulle modalità di conferimento dei contributi alle società e alle associazioni sportive, se è vero che il bando relativo alle sovvenzioni per il 2021 verrà pubblicato non prima della metà del 2022".
Il capogruppo di Italia viva entra anche nel merito della decisione dell'amministrazione comunale, rivendicata a mezzo stampa nei giorni scorsi, di promuovere una serie di agevolazioni che dovrebbero offrire una boccata d’ossigeno a quanti operano quotidianamente sul territorio per portare avanti attività essenziali allo sviluppo psicofisico dei ragazzi, e che rappresentano un elemento di coesione sociale della comunità, prevedendo la sospensione del versamento dei canoni stabiliti nelle convenzioni per la gestione degli impianti sportivi e il congelamento delle tariffe per l’utilizzo delle palestre scolastiche comunali, riferiti al periodo di vigenza dello stato d’emergenza sanitaria da Covid-19.
"Ho avuto modo di sfogliare la delibera: in realtà, si è solo deciso di dare attuazione a una norma nazionale del 2020 che dava la possibilità - dal 2020! - di 'prorogare il termine per il versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici, oltre la rinegoziazione delle concessioni di impianti sportivi pubblici'. È vergognoso che si sia data questa notizia come se fosse farina del sacco di Fratelli d’Italia e non una norma nazionale usata per giunta dopo due anni proprio allo scadere dello stato di emergenza", la stoccata. "È inaccettabile che ci si accorga solo sul finire dell’emergenza di uno strumento che poteva essere utilizzato per modo e per tempo venendo incontro alle necessità del mondo sportivo cittadino. È surreale soprattutto se consideriamo che qualche mese fa questa maggioranza ha bocciato un ordine del giorno che impegnava l’amministrazione a cercare metodi per tendere una mano alle associazioni sportive".
Romano ha le idee chiare su come aiutare, davvero, il mondo dello sport nella sua ripartenza: "primo, attraverso il riconoscimento dei disagi da COVID-19 nei contributi ordinari comunali; secondo: attraverso una parte delle risorse a disposizione della Legge regionale 41/2011; terzo: attraverso una rivisitazione al ribasso delle tariffe approvate dal Consiglio comunale nel 2018 - come accennavo - perché non più in linea non solo con la successiva crisi pandemica ma anche con le attuali emergenze economiche ed energetiche. Lo sport non ha bisogno di lanciatori di fandonie".