Mercoledì, 04 Maggio 2022 16:02

A24 e A25, pareri contrari degli uffici competenti sul Pef. Marsilio: "Piano insostenibile ma forte preoccupazione per il futuro". Giovannini assicura proroga del blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2022

di 

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto all’odierna seduta preparatoria del Cipess (che si riunirà domani), convocata con all’ordine del giorno solo un punto relativo alla proposta di Pef delle autostrade A24/A25.

Dopo aver registrato i pareri contrari di tutti gli uffici competenti, Marsilio ha messo a verbale il parere contrario della Regione su un piano economico e finanziario "irricevibile e insostenibile" - l'affondo - "che non difende nemmeno la concessionaria, ‘costretta’ a presentarlo seguendo le indicazioni perentorie del commissario ad acta e del Mims".

In effetti, la proposta di Pef - elaborata dal commissario Sergio Fiorentino, nominato dal Consiglio di Stato proprio per varare il nuovo piano - poneva una serie di vincoli rispetto alla durata e agli investimenti con proiezioni improponibili riguardanti il costo dei pedaggi, con una crescita media del 375% in 9 anni.

"Se la sacrosanta bocciatura di questo Pef irricevibile sgombra il campo da un incubo che aveva già sollevato fortissime proteste nel territorio, resta fortissima la preoccupazione per quello che si annuncia un micidiale conflitto giudiziario e amministrativo tra lo Stato e la concessionaria", ha sottolineato Marsilio; chiaro il riferimento alla volontà del Governo di rinazionalizzare le autostrade portandole sotto il controllo dell'Anas.

Un conflitto che può provocare danni gravissimi all’Abruzzo, ha inteso avvertire Marsilio - "mettendo in grave difficoltà sia il commissario Corsini per la messa in sicurezza sismica sia il commissario Gisonni per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso. Fino ad oggi, infatti, i Commissari di governo hanno potuto contare sulla fattiva collaborazione della concessionaria nella predisposizione dei progetti e nella messa in disponibilità degli spazi e dei beni necessari a svolgere rilievi, sondaggi, prestazioni. Temiamo quindi forti ritardi, per non parlare della concreta possibilità che questo contenzioso finisca con un esborso molto pesante da parte dello Stato verso le casse della concessionaria".

Marsilio ha ricordato che nemmeno la concessionaria responsabile del crollo del ponte Morandi a Genova è stata liquidata a zero euro. "Facile prevedere che la pretesa di Strada dei Parchi di essere liquidata onerosamente (ad oggi quantificata in 2,5 miliardi) possa – alla fine – trovare almeno parziale accoglimento. Francamente, piuttosto che dare 1 o 2 miliardi in contanti alla concessionaria privata, preferirei che simili cifre venissero spese per completare la messa in sicurezza dell’autostrada o per finanziare un lotto ulteriore della ferrovia Roma-Pescara".

Va bene respingere un Pef che contiene rincari mostruosi, "ma il Governo garantisca la sicurezza e la sostenibilità delle autostrade abruzzesi" l'appello di Marsilio.

Intanto, nell'informativa urgente alla Camera del pomeriggio, il ministro Enrico Giovannini ha confermato che "il governo ritiene opportuno operare per far sì che l'attuale blocco delle tariffe delle tratte autostradali, previsto fino al 30 giugno 2022, venga prorogato al 31 dicembre 2022"; a dire che l'esecutivo interverrà con una norma ad hoc per evitare l'aumento dei pedaggi di oltre il 37% previsto dal 1° luglio prossimo.

"Le nostre proposte sulle autostrade A24 e A25 sono chiare e ineludibili: bloccare gli aumenti delle tariffe; semplificare la messa in sicurezza; convocare un tavolo al ministero delle Infrastrutture per trovare una soluzione definitiva. Occorre avere uno sguardo particolare per L’Aquila che ha con Roma un rapporto speciale. Da questo punto di vista, siamo soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Giovannini sul blocco degli aumenti delle tariffe fino al 31 dicembre di quest’anno e sui lavori di messa in sicurezza dei tratti autostradali", il commento a margine dell'informativa della deputata dem Stefania Pezzopane. "Seguo ormai da anni questa vicenda e a Giovannini chiediamo un ulteriore cambio di passo che dia certezze per il futuro. Ancora questa mattina con i sindaci di Abruzzo e Lazio abbiamo incontrato numerosi colleghi della maggioranza, la presidente del Gruppo Pd alla Camera, Serracchiani, e i deputati dem, Morassut e Casu. La madre di tutte le battaglie è far uscire L’Aquila, l’Abruzzo e le aree interne da un tragico isolamento".

Pezzopane si dice preoccupata perché "da 9 anni non si approva il Pef e nemmeno il commissario nominato dal Consiglio di Stato, Fiorentino, è stato in grado di farlo. Le tariffe vanno bloccate, come avvenuto nei decreti Sisma e Infrastrutture, e con i ministri Lupi, Delrio e De Micheli; ma non basta, ora va fatto per un tempo utile ad affrontare le decisioni di fondo".

"L’azione di ipotetica rescissione del contratto con il gestore che scenari apre?", si chiede la deputata dem; "chi si farà carico di corrispondere l’eventuale penale di oltre 2 miliardi? È questa la strada? Certo è che va deciso il meglio per la nostra comunità e i costi così onerosi non possono ricadere sui cittadini. La messa in sicurezza è urgente, ma se un’infrastruttura è ritenuta importante, vanno adottati tutti i poteri per accelerare davvero. La situazione ha oggi dell’incredibile, ci sono tratti che si percorrono a 30 km orari. Sono autostrade strategiche per il Sistema di Protezione civile e va data una svolta in tutti i sensi. Sicurezza dell’infrastruttura e minori costi".

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Maggio 2022 18:08

Articoli correlati (da tag)

Chiudi