Sabato, 30 Luglio 2022 14:17

Caso Carfagna-Gelmini: fuoco di fila su Marsilio dal centro sinistra

di  Marco Giancarli

Non si placano le polemiche scaturiste dalle parole del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, in riferimento della fuoriuscita da Forza Italia di Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna.

Proprio il governatore in un suo intervento a Skytg24 aveva acceso la miccia di una polemica che forse finirà a carte bollate. “Auguri a Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore, e oggi sono delle nobildonne e due grandi statiste”. Cosi aveva commentato Marsilio, nei confronti delle due ormai ex forziste approdate ora in Azione di Carlo Calenda.

Subito le reazioni politiche a quelle affermazioni sono arrivate dalla capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi che su Twitter ha ammesso di essere “basita per le parole offensive pronunciate da Marco Marsilio nei confronti di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, a cui va la mia piena solidarietà. Parole che confermano tristemente l’opinione che la destra ha delle donne”.

Dichiarazioni a cui hanno fatto seguito quelle dell’onorevole del Pd, Stefania Pezzopane, che ha etichettato “le parole di Marsilio come vergognose, inqualificabili, inaccettabili. Una roba indegna – ha detto la Pezzopane -. Offende due ministre e offende così tutte le donne. Marsilio è presidente della regione Abruzzo, rappresenta la mia Regione, dovrebbe essere un uomo delle istituzioni e invece con i suoi commenti beceri su Carfagna e Gelmini denota una incultura civile spaventosa. Una misoginia insopportabile. Si vergogni”.

Sempre la Pezzopane pone degli interrogativi al leader di riferimento di Marsilio, Giorgia Meloni: “Cosa pensa la Meloni di queste parole contro due donne? Dovrebbe chiedere scusa e dimettersi all’istante”.

Laura Boldrini invece parla di “destra preistorica” e dà “del cavernicolo” a Marsilio. “L’emblema del sessismo disgustoso di certa destra”. Carlo Calenda di Azione in un twit invece accusa Marsilio di dimostrare di essere un piccolo troglodita. Mi spiace per la Regione Abruzzo – conclude Calenda -. Meriterebbe molto di meglio”.

La replica di Marco Marsilio:

In tarda serata dopo una giornata di prese di posizioni intransigente è stato lo stesso Marsilio in un post sula sua pagina ufficiale di Facebook replica alle pesanti accuse: “Gli sgangherati e violenti attacchi della sinistra mi hanno stufato. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e tradizionale tattica propagandisica della scuola comunista".

"Maristella Gelmini e Mara Carfagna - prosegue il presidente della Regione Abruzzo - sono mie amiche e le ho difeso mille volte dagli attacchi violenti e volgari, pubblici e privati, della sinistra, come altrettanto ho fatto con Renato Brunetta, altro mio amico”.

E poi ancora “Denuncerò sempre l’ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra che per decenni ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata solo per fare polemiche strumentali; uno in particolare, Calenda, è il primo che deve stare zitto perché non più tardi di 3 anni fa attaccava violentemente Mara Carfagna sul piano personale".

"Sono pronto a querelare chiunque continui ad offendermi imputandomi offese e insulti personali che non ho fatto perché non mi appartengono."

Una vicenda quella che si sta consumando in questa primissima fase di campagna elettorale ormai evidentemente partita i cui toni, se queste sono le basi, non potranno che esacerbarsi negli animi sempre di più.

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