Mercoledì, 19 Ottobre 2022 18:39

Paolocci denuncia il diktat di Marsilio sulla legge elettorale

di  Redazione

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, Silvio Paolucci, ha lanciato pesanti accuse verso il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“Marsilio pensa già alla nuova legge elettorale,  poco più di un anno delle regionali del 2024, lui figura come primo e unico firmatario di una proposta di riforma dell’attuale legge elettorale.” Queste le parole di Paolucci, il quale ritiene gravissimo quanto sta accadendo e attribuisce queste scelte a interessi della maggioranza.

Inoltre, il capogruppo dem reputa assurdo che il presidente della Regione pensi alla legge elttorale mentre la comunità sta affrontando senza il sostegno della Regione un vero e proprio shock sul caro energia.

Al centro della critica di Paolucci si trova non tanto il contenuto che ancora non è stato reso nota bensì il metodo, parla infatti di “proposta “indecente” perché calata dall’alto, che, presentata quasi alla fine del suo mandato, suona più come un diktat che una riforma – incalza Paolucci – Perché le riforme si costruiscono insieme, ascoltando tutte le voci che compongono la pluralità dell’Assise. Mentre, invece, i diktat, si impongono, com’è successo ieri, cosa inedita nella storia della nostra Regione stravolgendo una legge sui debiti fuori bilancio, trasformata nella solita e vergognosa legge omnibus dove c’è di tutto: dalla variazione di milioni di euro, all'abbassamento delle soglie di trasparenza per gli atti della Regione, fino al rinvio dell'elezione dei Consorzi di bonifica, attesa da tutto il comparto agricolo. È grave che il Presidente di un Abruzzo fiaccato da pandemia e rincari abbia pensato al suo futuro e alla prossima campagna elettorale: un atto di forza che è anche un sintomo di evidente debolezza”.

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Ottobre 2022 18:45

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