Pubblichiamo di seguito la nota inviata dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi per la manifestazione "Le vittime non hanno colpe":
"Care aquilane e cari aquilani, in questa giornata di mobilitazione, in cui si mescolano il dolore perenne generato dal terremoto e la volontà di esprimere pubblicamente il dissenso su un pronunciamento giudiziario, confermo i sentimenti di vicinanza nei confronti di tutti i parenti delle vittime.
Ritengo, al contempo, doveroso, sottrarre l'istituzione che rappresento dal giudizio verso l'operato di un'altra istituzione, indipendente,-dello stato di diritto e custode del potere giudiziario, sancito dalla nostra Costituzione.
Non mi è sfuggito, d'altro canto, come una parte della città abbia ravvisato un ritardo nell' espressione del mio pensiero riguardo alla vicenda. A tal proposito, coerentemente con il criterio appena esposto, approfitto di questa occasione, esclusivamente a voi dedicata, di precisare che ho ritenuto di dover attendere un confronto con l'associazione rappresentante dei magistrati per parlarvi.
In maniera concreta, proprio perché confido nelle istituzioni, perché so quanto incidono sulla vita delle persone, perché la legge prevede più gradi di giudizio, a garanzia dell'equità, e perché è su queste basi normative che la convivenza civile si poggia. Tengo, comunque, a dire che, da "semplice" cittadino, avrei fatto mie per intero le parole del giornalista aquilano Giustino Parisse, pubblicate sul quotidiano Il Centro nei giorni scorsi. Ma, in qualità di delegato di una intera città, ho ben chiaro quale deve essere il mio ruolo.
Il sostegno alla comunità e, in particolar modo, a coloro che a causa del sisma hanno subito ferite ancor più profonde e laceranti - perché legate alla perdita di affetti vitali - non è mai venuto meno nel corso nel corso del tempo.
Grazie a un impegno costante e condiviso con la città siamo riusciti, finalmente, a inaugurare un luogo, il Parco della Memoria, in cui poter curare e coltivare il ricordo.
Ho personalmente chiesto al gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia, in fase di conversione in legge del decreto "Aiuti Bis" di agosto, di rinunciare a presentare emendamenti di altra natura a valenza nazionale per concentrarsi su un provvedimento in grado di dare un segnale "etico" rispetto alle questioni legate al terremoto: in tal senso va letta la norma che destina una riserva di legge ai coniugi o agli orfani di vittime del sisma nei concorsi pubblici nelle PA ricadenti nel cratere 2009.
In attesa che si risolvano i gradi di giudizio che, mi auguro, facciano piena chiarezza sulla vicenda, ogni aquilano, ogni esponente delle istituzioni, può fare la sua parte per rinsaldare la memoria, onorare la nostra storia, curare il ricordo delle nostre vittime.
Credo fortemente nella giustizia e nel sistema giudiziario italiano, nei confronti dei quali i sentimenti di reiterata fiducia vanno riposti anche quando vengono messi in discussione."