Si avvicina forse a una conclusione la vicenda dell'esproprio dell'area Map di Onna, sulla quale è in corso da tempo un contenzioso tra la famiglia Pica Alfieri (proprietaria dei terreni) e il Comune dell'Aquila.
La prima commissione consiliare (Programmazione e Bilancio) ha approvato una delibera che di fatto autorizza il Comune ad acquisire la superficie tramite esproprio dietro il pagamento di un indennizzo di 716mila euro (comprensivo anche di interessi).
I soldi, però, non saranno prelevati dalle casse municipali ma dall'apposito plafond stanziato dalla delibera Cipe 135 per risarcire i proprietari dei terreni espropriati dopo il terremoto per permettere la realizzazione degli alloggi Case e map.
Una procedura più che discutibile, dicono alcuni consiglieri di opposizione.
Quei terreni, infatti, tutti a destinazione agricola, non erano stati espropriati ma concessi in comodato d'uso gratuito per tre anni, passati i quali sarebbero dovuti tornare di nuovo ai proprietari nelle loro condizioni originarie. "Ripristinati" - così diceva il contratto - "nella loro naturalità", cioè sgombrati dalle abitazioni e dalle altre opere di urbanizzazione (strade, parcheggi, illuminazione, sottoservizi) che nel frattempo erano state realizzate.
L'accordo, insomma, si basava sul presupposto, assurdo e irrealistico, che Onna in tre anni sarebbe stata ricostruita.
Scaduto il comodato (marzo 2012) il Comune aveva chiesto alla famiglia Pica Alfieri due mesi di proroga per cercare di arrivare a un'intesa per l'acquisto definitivo dell'area.
La proposta formulata dal Comune prevedeva di considerare i terreni come appezzamenti agricoli e di pagarli, quindi, 10 euro m/q per un totale di circa 630mila euro. La famiglia Pica Alfieri, però, valutando i terreni come edificabili, aveva risposto picche, chiedendo quasi dieci volte tanto. Di qui il contenzioso.
La delibera approvata oggi prende atto del fatto che tutti i tentativi di arrivare a una transazione sono falliti. Se il testo sarà approvato anche dal consiglio comunale, i terreni sui quali è stata edificata la "nuova" Onna verranno espropriati e pagati con 716mila euro provenienti dal "fondo espropri" stanziato dalla delibera Cipe, attualmente gestito da un ufficio ad hoc costituitosi in seno all'Usra.