Sabato, 18 Ottobre 2014 15:44

Legge di Stabilità e zero fondi all'Aquila. Di Cesare (ApL): "Responsabilità è del Pd"

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Nella Legge di Stabilità non è previsto nemmeno un euro per la ricostruzione del cratere sismico abruzzese. Dopo il sindaco Cialente e il consigliere comunale di Forza Italia Liris anche Ettore Di Cesare, consigliere comunale della lista civica di opposizione Appello per L'Aquila, attacca senza mezzi termini il governo di Matteo Renzi e il Partito Democratico abruzzese: "E' la riprova che per questo Governo il nostro territorio non solo non è una priorità ma non esiste proprio - afferma in una nota Ettore Di Cesare - Altrimenti non si spiegherebbero le zero risorse stanziate e la non immediata nomina del referente governativo al posto di Legnini. Per non parlare del blocco totale delle pratiche all'Usra rimasto di fatto senza potere di firma con la repentina uscita, favorita con la solita leggerezza dal nostro sindaco, del precedente responsabile".
 
Di Cesare attacca il Partito Democratico, compagine al governo del Paese, ma anche della regione e del Comune dell'Aquila: "E' del PD la maggiore responsabilità di questa situazione visto che è il maggiore azionista del Governo con il suo segretario a capo. I maggiori esponenti locali di quel partito strepitano sui social network ma poi, quando ne hanno l'occasione, occhi e testa bassa pensando alle carriere personali. Incredibile infatti che un esponente di quel Governo che ci ha abbandonato, il Ministro Orlando, possa venire a L'Aquila il giorno dopo non aver dato un euro e ricevere solo applausi, calorose strette di mano e ripartire felice e contento per Roma senza che nessuno gli dica qualcosa, che nessuno faccia un gesto, anche un non applauso alla fine dell'intervento. Nulla".
 
Poi, l'affondo sulla mancata visita del premier Renzi e l'attacco a Stefania Pezzopane: "Senza parlare degli schiaffi ripetuti di Renzi che annuncia personalmente visite nella nostra città che puntualmente non avvengono. Sberle dirette a tutti noi ma in particolar modo al PD regionale e locale, silente al solito sull'argomento, con un Presidente della regione intento a cambiare assessori solo dopo due mesi, un segretario comunale muto e con la senatrice del territorio impegnata ad attaccare la protezione civile, anche a ragione, dimenticando però i bei discorsi all'inaugurazione delle CASE e i premi che conferì all'allora capo San Guido. Votasse contro la legge di Stabilità se vuole difendere questo territorio!"
 
"Ma in fondo Renzi fa bene a non venire a L'Aquila, così come a Terni o a Taranto. Cosa verrebbe a fare a mani vuote, perché fasi vedere con una dirigenza regionale e locale del suo partito imbarazzante per i danni che produce, erariali, politici e di amministrazione? Meglio occuparsi di altro - conclude il consigliere di Appello per L'Aquila - meglio non vedere la carne viva dei problemi della ricostruzione e del lavoro, meglio non ritrovarsi davanti ai nostri amici della costa che stanno difendendo il nostro mare dalle trivelle petrolifere".

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