Durissimo. Il sindaco Massimo Cialente ha attaccato, senza mezzi termini, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo che, nel pomeriggio, in una nota stampa, aveva annunciato gli emendamenti che intende presentare domattina in Commissione ambiente. "Sono decisamente indignato nel prendere visione dei tre emendamenti presentati in Senato, per la discussione del decreto 43, decisivo per il futuro della Città, dalla Senatrice (?) Enza Blundo”, l'affondo del primo cittadino.
Quali sono le proposte della cittadina a cinque stelle che hanno fatto infuriare Cialente? "La ripartizione dei fondi della ricostruzione, circa un milione di euro per quest'anno e per i prossimi cinque anni, nella misura del 60% per L'Aquila, del 37% per i comuni del cratere e del 3% per quelli fuori cratere, l'ottenimento dei fondi per la ricostruzione dall'innalzamento dell'aliquota sulle rendite di capitale al 27%, il Polo Tecnologico di Barisciano come ulteriore sito in cui procedere alle attività di trattamento, stoccaggio e smaltimento. Proporrò anche - aggiunge la Senatrice del M5S - la realizzazione, all'interno della Regione Abruzzo, di una filiera completa di riciclo e riutilizzo dei materiali derivanti da crollo o demolizione, senza trascurare la custodia e l'utilizzo dei materiali pregiati e storici nella ricostruzione e l'impiego delle pietre più scadenti per la costruzione degli argini ai fiumi, anche al fine di favorire positive ricadute occupazionali, con particolare riferimento all'occupazione giovanile e femminile nell'area colpita. Riguardo, invece, l'assegnazione di ulteriori 8 milioni di euro al comune dell'Aquila, previsti nel provvedimento, ho proposto di destinarli esclusivamente alla manutenzione ordinaria degli alloggi del progetto CASE e Map".
Fin qui le proposte: "nel caso in cui non venissero accolte in commissione - la minaccia della "cittadina" - mi impegnerò a presentarle anche in aula la prossima settimana".
Qualche minuto e arriva la risposta Cialente: "la nostra rappresentante naïf - si legge nella nota inviata alla stampa - con un emendamento chiede di sopprimere il finanziamento per il 2013 per pagare gli affitti degli uffici comunali. La suddetta non si rende conto che se dovesse passare questo emendamento, il comune dell'Aquila dovrebbe aprire i suoi uffici nella casa della stessa poiché persino un bambino disattento sa che il Comune dell'Aquila non ha più in piedi nessuno degli edifici di sua proprietà. Saprebbe inoltre, cosa che le ho ripetuto anche nell'audizione in Senato, che solo ora si sta avviando la ricostruzione di una sede unica, poiché solo ora è arrivato il finanziamento. Ma la Blundo, evidentemente, ancora ignora".
Dimentica, il Sindaco, di sottolineare che il Comune spende in affitto quasi 2 milioni di euro l’anno per uffici in stabili privi di agibilità, a costruttori che hanno delle pendenze con l’amministrazione per non aver rispettato le convenzioni stipulate. Ma questo è un altro discorso.
Non è l’unico emendamento che non è piaciuto affatto al primo cittadino, però: "la Nostra (?) ha presentato un altro emendamento che corregge quello presentato da me e da tutti gli altri gruppi del Senato e che prevede un importo di 8 milioni di euro per il biennio 2014/ 2015 per la manutenzione del progetto CASE e MAP. La Nostra (?) incontenibile Senatrice esclude dalla manutenzione vizi e difetti degli immobili che si verificano nel termine di dieci anni dall'ultimazione dei lavori che lei pensa debbano essere fatti ricadere sul costruttore. La Senatrice ignora che da oltre un anno vi è un contenzioso con le imprese ma soprattutto che molte di quelle che hanno realizzato il progetto CASE sono fallite. Per cui per poter finalmente dare risposta al dramma delle famiglie che hanno gli alloggi in cui piove dentro o altri disservizi, o riceviamo questo finanziamento dello Stato o saremo costretti a far pagare i cittadini”.
“Il terzo emendamento – continua la nota - prevede il pagamento del CAS solo se il Comune annette documentazione attestante la congruità della richiesta. La nostra esperta rappresentante istituzionale, dovrebbe sapere che, ogni mese, il CAS viene rendicontato con assoluta precisione ma è chiaro oramai da quattro anni. Non avrei voluto mai fare polemiche istituzionali con una persona che è comunque stata eletta Senatrice ma non posso non sottolineare con grande preoccupazione che mentre la Senatrice Pezzopane ed altri Senatori di tutti i gruppi, compresa la Lega, si sono fatti carico di difendere le ragioni della Città, la Blundo va contro gli interessi dell' Aquila, ma soprattutto dei suoi concittadini. La inviterei, pertanto, a non occuparsi più dell'Aquila".
Un vero e proprio attacco frontale, insomma. La senatrice Blundo, per ora, ha deciso di non rispondere alle parole del Sindaco. In un post sul suo profilo Facebook, ha scritto che preferisce sottoporre ai cittadini gli emendamenti presentati e le critiche del Sindaco. “Avrei tanto da dire ma lascio fare a voi le considerazioni”, ha concluso.