Mercoledì, 05 Novembre 2014 16:10

Bollette progetto Case: Paola Pelino chiede ritiro dell'emendamento dello Sblocca Italia

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"Chiediamo di sopprimere una disposizione che va a favore di un'amministrazione miope e autoreferenziale e non degli aquilani".

Sono le parole pronunciate dalla parlamentare abruzzese Paola Pelino (Forza Italia) nel corso della discussione che si è tenuta oggi in Senato in occasione della conversione in legge del Decreto Sblocca Italia, già approvato alla Camera.

La disposizione contro cui si è scagliata la Pelino è un comma contenuto in un emendamento al decreto presentato dai deputati abruzzesi del Pd Antonio Castricone, Maria Amato, Vittoria D'Incecco e Tommaso Ginoble.

Il comma prevede che gli abitanti di progetto Case e map paghino le bollette di alcune utenze (acqua e gas) non in base ai consumi effettivi ma in base ai metri quadri di superficie degli appartamenti. Una misura giudicata particolarmente iniqua dagli assegnatari e bocciata anche dal dinfensore civico, al quale molti cittadini si sono rivolti.

La Pelino, e un altro senatore azzurro, Giovanni Piccoli, hanno chiesto la cancellazione anche di un'altra misura prevista dall'emendamento, che stabilisce la possibilità di utiilizzare i fondi della ricostruzione per la manutenzione straordinaria di map e progetto case.

"Chi ha trovato alloggio nei nuovi moduli antisimici e da quel terribile evento ha cercato di ricominciare il proprio progetto di vita" ha detto la senatrice Pelino nel corso del suo intervento "ora viene chiamato a pagare: il canone concessorio; le spese di manutenzione ordinaria anche delle aree comuni; le bollette del gas calcolate facendo riferimento non ai consumi effettivi ma alle superfici degli alloggi".

"Come se non bastasse" ha continuato la Pelino "si prevede che i soldi necesari alla manutenzione straordinaria di questi alloggi siano presi dai fondi stanziati per la ricostruzione dei territori colpiti. E' evidente che questo meccanismo comporta una deresponsabilizzazione del Comune dell'Aquila sia riguardo alla manutenzione ordinaria sia riguardo a quella straordinaria, per la quale si utilizzeranno le risorse destinate allo sviluppo delle comunità abruzzesi".
"In altre parole" ha inclazato la parlamentare originaria di Sulmona "si scaricano sui cittaidni aquilani i costi di una disattenta e carente gestione disattenta del processo di ricostruzioine da parte dell'amministrazione locale".

"Chiediamo" ha concluso la senatrice "come verranno usate cle risorse provenienti dal pagamento di questo canone concessorio. Andranno a coprire i buchi di un allegro bilancio comunale?".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Novembre 2014 16:21

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