Lunedì, 19 Gennaio 2015 14:40

Metà consiliatura, per il centrodx è già tempo di campagna elettorale

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E' iniziata la lunga campagna elettorale che, a meno di inattesi scossosi, porterà alla elezione del successore di Massimo Cialente e al rinnovo del Consiglio comunale nella primavera del 2017.

Tra due anni e mezzo, poco meno.

Sabato, la conferenza stampa dei gruppi civici di Appello per L'Aquila e L'Aquila che Vogliamo che, a naturale compimento di un percorso comune maturato in questa prima metà di consiliatura, hanno annunciato la costituzione di un unico gruppo. "Con questa decisione" ha spiegato Ettore Di Cesare (Apl) "vogliamo ribadire che le componenti civiche presenti in consiglio comunale sono unite e vogliono porsi oggi più che mai come alternativa al sistema dei partiti". In altre parole, un primo passo per la costituzione di un'unica lista civica in vista delle prossime elezioni: "Vogliamo proporci come forza di governo alternativa", ha confermato Vincenzo Vittorini (Lcv).

Stamane, la discesa in campo del centrodestra cittadino. Prima, la V Commissione convocata dal presidente Raffaele Daniele (Udc) per discutere la verifica del programma di mandato del sindaco Cialente. Dunque, la conferenza stampa indetta a margine della Commissione dai rappresentanti di Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Fratelli d'Italia, Udc, con la componente 'civica' rappresentata da Pierluigi Properzi, ancora sul programma disatteso dalla maggioranza di centrosinistra.

Andiamo con ordine. Il presidente Raffaele Daniele ha convocato la Commissione consiliare 'Garanzia e controllo' che - ha inteso ricordare ad apertura dei lavori - ha tra i suoi compiti, sanciti dal Tuel, il testo unico degli enti locali, la verifica periodica del programma di mandato presentato dalla Giunta comunale. A L'Aquila, votato anche dal Consiglio comunale: "un ulteriore vincolo, per l'amministrazione", ha ribadito Daniele.

Ricordato l'importante ruolo che il Tuel e persino lo Statuto del Comune dell'Aquila riconosce agli assessori per l'adempimento del programma, il presidente della V Commissione ha spiegato di aver inviato due lettere ai componenti la Giunta sollecitando - ognuno per quanto di sua competenza - un confronto sugli obiettivi raggiunti e su quelli mancati, e sui programmi per la seconda parte di consiliatura. Senza aver ricevuto alcuna risposta.

"Un atto abbastanza grave - ha incalzato - che mi sento di stigmatizzare".

Insomma, la Giunta comunale - sindaco e assessori - non hanno inteso aprire ad un confronto con la Commissione 'Garanzia e controllo'. Comprensibile, se è vero che a leggere il programma pubblicato sul sito del Comune dell'Aquila, si evince senza ombra di dubbi che non è stato quasi per nulla rispettato. Potete scaricarlo qui.

"Ho sollecitato a lungo il presidente, per fare in modo che la V Commissione ottemperasse alla sua funzione", ha sottolineato il consigliere Ettore Di Cesare. "Il programma di mandato presentato dal sindaco Cialente e votato dal Consiglio comunale nel luglio 2012 - ha ricordato - è una sorta di voto di fiducia all'amministrazione, il significato politico è questo. Dunque, siamo andati a vedere, voce per voce, quanto è stato rispettato. In effetti, il programma ha un vantaggio: per come è stato scritto e cronoprogrammato, si presta ad una verifica abbastanza puntuale. E ad oggi, tra le attività che dovevano essere concluse o avviate, si può valutare la non ottemperanza degli impegni per circa l'83%. Percentuali del genere non possono che sancire il mancato rispetto del programma di mandato".

Poi, Di Cesare ha sollecitato "una pronta risposta del sindaco. L'amministrazione ha boicottato l'attività della V Commissione: se dovesse ripetersi, non potremmo far altro che rivolgerci, di nuovo, al Consiglio comunale e al Prefetto anche perché, su determinati punti del programma di mandato, sarebbe importante un confronto serio. Un solo esempio, tra gli altri: nel programma, si fa riferimento alla sede unica del Comune dell'Aquila che, leggo, 'dovrà essere localizzata in centro storico'. Visto che l'intenzione dell'amministrazione parrebbe però un'altra, credo sia importante discuterne con il Consiglio comunale. Anche perché, il sindaco Cialente è stato eletto dai cittadini in base al programma di mandato presentato".

A difendere la maggioranza, ha provato soltanto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Maurizio Capri. "Ad inizio mandato, le amministrazioni debbono prevedere gli obiettivi da realizzare", ha riconosciuto. "Nell'ambito del mandato, però, possono cambiare molte situazioni. Vorrei far presente, comunque, che la maggioranza - diligentemente - sta avviando una procedura di confronto, proprio per verificare le cose che si stanno facendo e si faranno. Il programma di mandato illustra l'idea dell'amministrazione che si propone di governare: è ovvio che non sempre si riesce a realizzare tutto. L'importante è che restino saldi gli indirizzi su alcune questioni dirimenti: responsabilmente, lo stiamo verificando".

Cosa significhi, difficile capirlo, a dire il vero. Sta di fatto che la mancata realizzazione degli impegni assunti nel programma di mandato per la prima metà della consiliatura, è stata sottolineata nella conferenza stampa convocata a margine della Commissione da Guido Quintino Liris e Roberto Tinari (Forza Italia), Alessandro Piccinini (Nuovo Centrodestra), Massimiliano Pieri (Fratelli d'Italia), Pierluigi Properzi (Domani L'Aquila) e dallo stesso Raffaele Daniele (Udc).

"Alla conferenza stampa - ha inteso sottolineare Liris - sono presenti tutti i partiti politici del centrodestra, come non era accaduto neppure nel 2012 quando ci dividemmo candidando Properzi e De Matteis. E' un segnale plastico della voglia di ricomporre le fila, aprendoci a nuovi ingressi di chi condivida l'idea di un cambiamento non più rinviabile dinanzi al fallimento della Giunta Cialente che, in questi due anni e mezzo di legislatura, non ha rispettato in alcun modo il programma di mandato".

Gli esponenti del centrodestra cittadino e, in particolare, il consigliere Alessandro Piccinini, hanno ricordato alcuni degli impegni disattesi: innanzitutto, il cronoprogamma del piano di ricostruzione, in particolare per le frazioni, poi le municipalizzate che sono tutte in passivo, l'auspicio era invece di azzerare le situazioni debitorie, e che non hanno colto i risultati prefigurati, il piano di mobilità fermo al palo, la gestione dei progetti Case che è stata completamente fallimentare, per non parlare delle tante incompiute, dall'aeroporto allo stadio di Acquasanta.

"Ci sono affermazioni persino sorprendenti", ha continuato Piccinini. "Si auspica il ritorno alla filiera, anche se malissimo si è parlato di Fintecna, ReLuis e Cineas, in questi anni. Per non dire della tanto decantata partecipazione, concretizzata nell'unica esperienza del bilancio partecipativo che è stato un vero e proprio fallimento, sotto gli occhi di tutti, con una partecipazione reale dei cittadini prossima allo zero. Esperienza abortita e neppure ripetuta. E poi, la gestione dei dirigenti: non si è provveduto ad alcuna rotazione, anzi il dirigente del settore più importante è oggi impossibilitato a firmare gli atti. Ci è stato detto, in Commissione, che l'amministrazione sostanzierà il suo mandato con l'approvazione del Piano Regolatore. Sanno benissimo però, che anche arrivasse in Consiglio il documento preliminare, a febbraio, non si riuscirebbe ad approvare il Prg entro fine legislatura".

Il centrodestra non ha mancato di ribadire l'avversione alla delibera sulle aree bianche, approvata in Consiglio comunale, "una vera e propria presa in giro - ha incalzato Piccinini - perché di fatto resta inattuata e costringe i cittadini a rivolgersi ancora al Tar. Una delibera che abbiamo fortemente avversato e che è stata approvata solo grazie al sostegno di alcuni consiglieri d'opposizione (Piccinini fa riferimento a Ettore Di Cesare e Vincenzo Vittorini) che dovranno farsi carico della responsabilità assunta. Vorremmo poi capire cosa intende fare, la maggioranza, nel merito della delibera 58 e dell'edilizia transitoria. Infine, nulla è stato fatto per promuovere la cultura e il turismo, per il rilancio delle attività sportive e, soprattutto, produttive, completamente dimenticante nel programma di mandato".

Per questi e altri motivi, il consigliere di Forza Italia Roberto Tinari ha chiesto 'la testa' del sindaco Cialente: "Se ne deve andare a casa, e con lui la sua maggioranza. Abbiamo perso già troppo tempo: stanno portando la città alla deriva. E non si possono risolvere i problemi con le stesse menti che li hanno creati".

Più sfumata la posizione di Pierluigi Properzi. "Che cos'è il programma di mandato? E' un patto con i cittadini: se viene disatteso dopo 2 anni e mezzo, è necessario che chi lo ha assunto si assuma la responsabilità di rivederlo, in una logica consapevole e meno retorica di quella che ha caratterizzato il precedente programma. Un elenco di buone intenzioni, e sogni nel cassetto, nulla di più".

L'amministrazione non ha affrontato affatto il problema della programmazione e della pianificazione, ha sottolineato Properzi. "Sta per uscire un fantomatico documento preliminare al Piano regolatore, con il progetto da me presentato per un confronto che invece è stato boicottato dalla maggioranza. Mi domando: come si fa a presentare un piano di assetto della città se non si ha una idea di città, se la programmazione e la pianificazione viene delegata a strutture esterne? La proposta di legge per L'Aquila capoluogo è proprio la metafora dell'assenza preoccupante di una idea di città".

Dunque, l'invito a ricalibrare il programma, in modo ragionevole, concordandolo con la città e con le minoranze. "Mettiamoci d'accordo su alcuni punti inderogabili, e lavoriamo insieme per realizzarli. Penso ad una riflessione solida sulle partecipate del Comune dell'Aquila, alla elaborazione di un nuovo cronoprogramma della ricostruzione, più ragionato, alla riorganizzazione della macchina comunale, alla individuazione delle incompiute con tempi certi di realizzazione, di soluzioni concrete per il rilancio del Gran Sasso, ad una discussione seria sulle aree bianche, ad una nuova gestione del progetto Case e Map".

Con lo sguardo che è comunque rivolto alle elezioni, ha ribadito Massimiliano Pieri di Fratelli d'Italia. "E' l'anno zero. C'è da fare una battaglia per cambiare la città, con un centrodestra che si presenti finalmente unito. Vogliamo tornare a governare, per noi la campagna elettorale ricomincia adesso, in Consiglio comunale e in città. Dunque, intendiamo aprirci anche a quel pezzo di centrodestra che oggi non è qui con noi, a Giorgio De Matteis, Luigi D'Eramo, Emanuele Imprudente e Daniele Ferella, e a coloro i quali vogliano condividere un percorso politico basato su 3 concetti chiari: rinnovamento, inclusione e competenza".

Ultima modifica il Lunedì, 19 Gennaio 2015 19:13

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