E' l'unico consigliere aquilano della Regione Abruzzo. E' uno di quelli che ha preso più voti nel Partito Democratico, interrompendo ben tre lustri di assenza di aquilani di quella parte politica nell'aula consiliare dell'Emiciclo. E' Pierpaolo Pietrucci, 39enne ex enfant prodige del centro sinistra aquilano. Oggi consigliere regionale, eletto nella tornata che ha consacrato presidente della Regione Luciano D'Alfonso.
A sei mesi dall'insediamento, l'esponente democrat ha voluto tracciare un bilancio della sua attività in consiglio, sottolineando le proposte inoltrate, le battaglie perseguite e gli obiettivi che vuole intraprendere. Ne è uscito un quadro articolato.
Le cifre. Assieme al collega di consiglio e di partito Sandro Mariani, Pietrucci è il consigliere che ha presentato più proposte di legge: dodici, di cui cinque già approvate e sette in attesa di definizione. Sono sei, invece, le risoluzioni, di cui l'ultima presentata lo scorso 27 gennaio, a proposito del reperimento di fondi per il completamento della superstrada sull'attuale SS17 (tratto Bussi-Navelli). Infine, le interrogazioni sono state due: "Rivendico la presentazione di dodici progetti di legge - ha affermato nel corso della conferenza stampa - rispetto a quanto fatto da consiglieri aquilani che mi hanno preceduto (Giorgio De Matteis, ndr), che hanno presentato 35 progetti di legge, di cui 17 approvati, in ben tre legislature, cioè in quindici anni". E' forte la bordata a De Matteis, soprattutto in risposta alle critiche per la proposta di legge su 'L'Aquila Città Capoluogo': "Ora fa proposte alternative alla mia - afferma Pietrucci - ma non poteva farle nelle tre legislature in Consiglio? Si sta rendendo ridicolo, ora che sono usciti i buoi cerca di chiudere il recinto".
Le rivendicazioni. Pierpaolo Pietrucci è l'unico consigliere aquilano di un'assise che, come da 'tradizione', parla chiaramente pescarese e chietino: "Sono l'unico aquilano, e ammetto che non è facile persuadere i miei colleghi consiglieri", sottolinea. Cosa è stato fatto nei primi sei mesi in consiglio regionale? Una battaglia in cui crede fermamente l'esponente democrat è quella sulla realizzazione della pista ciclabile da Capitignano a Molina: "Abbiamo vinto la battaglia per rimodulare 1,5 milioni di fondi Fas a favore del progetto - evidenzia Pietrucci, mentre ringrazia le 'infaticabili' collaboratrici del suo staff - mentre ce ne sono altri 2,5 per il rifacimento della sentieristica sul Gran Sasso, opera importante per il rilancio turistico". Le altre proposte sottolineate dal consigliere sono, naturalmente, L'Aquila Città Capoluogo, di cui si parla tanto in questi giorni, e l'ottenimento di uno stanziamento di 100mila euro per il soccorso alpino.
Si apre poi il capitolo di quelle che Pietrucci chiama le battaglie politiche. Quelle, cioè, che lo collocano in qualche modo alla sinistra del suo partito, e che più o meno lo avvicinano comitati territoriali ed esponenti di partiti meno centristi del Pd, come l'assessore all'Ambiente vendoliano Mario Mazzocca, o la leader dell'opposizione M5S Sara Marcozzi. Battaglie contro la centrale a biomasse di Bazzano - per il comprensorio aquilano si sta preparando, assieme a due consiglieri del partito di Grillo, una moratoria per impianti del genere - o contro l'impianto CSS di Cagnano Amiterno (L'Aquila), senza dimenticare il no al metanodotto Snam. Pietrucci ha voluto ricordare anche il suo impegno, nell'ultimo mezzo anno, anche per la cultura: "Stiamo intavolando un discorso per un progetto di legge sulla rinascita di Abruzzo Film Commission", ha detto.
Gli obiettivi. E quali sono obiettivi per i restanti quattro anni e mezzo di consiliatura? Prioritaria, per Pietrucci, è la pista ciclabile, dove occorre il reperimento di almeno altri 10 milioni di euro. Un'altra priorità è il potenziamento infrastrutturale del nucleo industriale di Pizzoli, dove sarebbero una quarantina le aziende pronte a insediarsi. Punta inoltre a reperire 700mila euro per la bonifica di un sito di amianto a Piedicolle di Montereale (L'Aquila), sua zona d'origine. Rimanendo a ovest, si vogliono trovare 3,4 milioni per la realizzazione della scuola di Scoppito, mentre sempre nel comune aquilano è in previsione la realizzazione della tribuna all'impianto sportivo dell'Amiternina Calcio. E a proposito di sport, Pietrucci ha intenzione di redarre una sorta di nuovo piano regolatore degli impianti sportivi dell'aquilano, stravolti rispetto al periodo pre-sisma. Altre intenzioni riguardano il completamento dell'eterno incompiuto centro polifunzionale di Paganica, il reperimento di 17 milioni di euro per ammodernare gli impianti di depurazione dell'area Tornimparte-Lucoli-Scoppito e la possibilità di aprire sportelli territoriali della Regione Abruzzo, per fornire assistenza ai cittadini, soprattutto per quanto riguarda la presentazione di domande per i fondi europei.
I rapporti con Pd, Cialente e giunta regionale. Insomma, quello ribadito da Pietrucci è, da egli stesso definito, un "patto territoriale" con il comprensorio aquilano. In questo senso, l'alleanza con il partito del capoluogo abruzzese è fondamentale. Il rapporto con il Pd del capoluogo è buono, nonostante qualche malumore serpeggiasse all'indomani delle elezioni, da parte di qualcuno che forse si aspettava di essere coinvolto nello staff del consigliere. La dimostrazione della sinergia tra il partito e Pietrucci è stata dimostrata anche oggi dalla presenza convinta del segretario comunale Stefano Albano. "Rapporti di estrema collaborazione" sono stati ribaditi anche con il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente con cui, si sa, non c'è simpatia reciproca già da tempo.
Discorso diverso, invece, è quello riguardante i primi sei mesi di 'vicinato' tra Pietrucci e la giunta regionale. Come detto, c'è stato un importante spirito di collaborazione con l'assessore all'Ambiente Mazzocca, ma anche divisioni altrettanto laceranti, come quella in corso con l'assessore Donato Di Matteo, sul presunto scippo dei fondi per la ricostruzione delle case Ater dell'Aquila che, ritrovandosi nel calderone generale della riunificazione delle cinque Ater regionali, potrebbero perdersi, favorendo il ripianamento di debiti ingenti di altre Ater, come quella di Chieti. Una battaglia su cui Pietrucci probabilmente investirà tempo ed energie, da "baluardo della ricostruzione" in consiglio regionale, così come si è definito oggi.