Lunedì, 16 Febbraio 2015 16:42

Centrodestra: "I milioni di debito sono 20, Comune a rischio dissesto finanziario"

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I consiglieri comunali del centrodestra aquilano Giorgio De Matteis, Luigi D'Eramo ed Emanuele Imprudente (assenti giustificati Daniele Ferella e Vito Colonna) hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare la grave situazione del Comune "ad un passo dal baratro finanziario".

Per il centrodestra cittadino i milioni di debito non sarebbero "solo" i 14 dichiarati dall'assessore al bilancio Lelio De Santis, ma addirittura 20 "raggiunti - affermano - sommando i debiti provenienti dalla manutenzione del Progetto Case".

"La situazione - ha ricordato De Matteis - si è determinata a causa della scure dei tagli che si è abbattuta sul contributo straordinario per il Comune dell'Aquila, ridimensionato da 24 a 17 milioni, e alla riduzione a 3 milioni del fondo di solidarietà".

Il contributo straordinario è consistito per quattro anni in 24 milioni annui elargiti dal Governo a compensazione delle minori entrate generate dalla non riscossione delle imposte sulle case inagibili, qualcosa di cui NewsTown ha parlato circa un anno e mezzo fa insieme ai connessi rischi di default per il Comune dell'Aquila. La ratio dei tagli sta nel fatto che progressivamente quelle case sarebbero dovute tornare abitate.

De Santis ha detto la verità: "Il Comune rischia il default - ha continuato De Matteis - e tutto inizia con l'acquisizione improvvida del Progetto case con costi e debiti che lievitano ogni giorno di più. La senatrice Pezzopane aveva annunciato un interessamento di Renzi ma nei fatti questo non è avvenuto. Ci sono dubbi anche che nel mille proroghe si possano risolvere queste difficoltà".

Il Governo non ci si fila: Secondo De Matteis dopo i Governi Berlusconi e Monti "con il Governo Renzi amico della giunta Cialente, l'interesse per L'Aquila è scomparso. Al di là della presa fondelli delle visite di Renzi, saremmo lieti se Cialente, Pezzopane e gli altri riuscissero ad ottenere un incontro con Renzi a Roma uscendone con parole di sostanza. Invece pare che semplicemente da quando a fare il primo ministro c'è l'ex sindaco di Firenze nessuno contesti più".

Aumentare le tasse non basterà, bisogna fare come la Grecia: "Anche se De Santis - ha continuato De Matteis - in questo modo riuscirà a recuperare uno o due milioni, restiamo comunque sotto un treno. Siamo peraltro totalmente contrari a far pagare il contributo di compartecipazione del Case ai proprietari. E' necessario piuttosto recuperare un rapporto serio con il Governo e con l'Europa, dilazionando e contrattando il debiti come sta facendo la Grecia. In più chiediamo la creazione di un ufficio specifico presso il Comune per rispondere con progetti a bandi europei. 

Una situazione generale drammatica: "Ormai lo scenario a L'Aquila - hanno continuato De Matteis, Imprudente e D'Eramo - è quello dei mancati pagamenti alle aziende che vanno in crisi, di richiesta di rientro dalle banche e di imprese che vanno a gambe all'aria a cui va aggiunto il blocco della ricostruzione. In più per non essere sottoposti al regime fiscale elevato, in molti spostano la residenza in Comuni limitrofi all'Aquila. Significativi sono i cartelli che si vedono in giro per la vendita di appartamenti e chiusura attività. E' in corso un deprezzamento degli appartamenti del 17%. Nelle scuole c'è un'emorragia di iscrizioni".

Per il Pd L'Aquila deve morire: non poteva mancare tra gli argomenti tirati in ballo dalla destra la proposta di legge su "L'Aquila Capoluogo": "Dieci giorni prima che Pietrucci presentasse alla stampa la proposta di legge - ha affermatoil Consigliere di La Destra D'Eramo - alcuni deputati democratici hanno presentato una legge per il riordino delle regioni che prevede la macro-regione adriatica. Significa voler portare il centro politico sulla costa con un taglio netto alle aree interne. E' praticamente l'occasione di portare il capoluogo sulla costa con l'assurda collaborazione del Pd aquilano".

La maggioranza si sta dissolvendo: secondo il consigliere Emanuele imprudente "la maggioranza si sta dissolvendo" come prova il recente comunicato congiunto di Rifondazione e Sel locali, che rimproverano al Governo in cui il maggior azionista è il Pd, loro alleato locale, di non aver fatto niente per L'Aquila. "Il Pd ha il Comune, il Governo e la Regione e sta fallendo, perché si è venduta la città per interessi di partito e personali". 

Ultima modifica il Martedì, 17 Febbraio 2015 01:13

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