Giovedì, 19 Marzo 2015 17:47

Chiudono gli OPG, ma l'Abruzzo non è pronto e rischia il commissariamento

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L'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano li definì "luoghi indegni per un paese civile" mentre Ignazio Marino, allora presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario, li chiamò "l'inferno dei dimenticati" .

Si riferivano entrambi agli Ospedali psichiatrici giudiziari e la puntata di Presa diretta riproposta sopra, è il frutto di un'ispezione a sorpresa fatta nel 2011 proprio dalla commissione Marino in quei luoghi, l'inizio della fine per gli Opg.

Il prossimo 31 marzo infatti sarà una data storica per l'Italia perché gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari chiuderanno, come stabilito dalla legge che ne ne prevede "la sostituzione, ad opera delle regioni, con una pluralità di strutture a limitato numero di posti/letto, ad esclusiva gestione sanitaria e con attività perimetrale di sicurezza e di vigilanza esterna, solo ove necessaria".

Ma la Regione Abruzzo non è pronta e rischia seriamente il commissariamento da parte del Governo. L'Abruzzo infatti aveva scelto di aprire una cosiddetta residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) con 20 posti letto e dal costo esorbitante di 4milioni e 800mila euro, a Ripa Teatina che dovrebbe essere finita solo nel 2018 però.

Nel frattempo la Regione aveva pensato ad una struttura provvisoria più modesta a Guardiagrele, ma i lavori non sono ancora iniziati. Per questa struttura - scrivono dal comitato StopOpg abruzzo - la Regione ha ottenuto l'approvazione del Ministero, ma non procede motivando il fermo del programma a fronte di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che non contiene nessun provvedimento di sospensiva".

Nel frattempo nell'Opg campano di Aversa in provincia di Caserta sono internati 13 cittadini abruzzesi e sei molisani. Dei 13 abruzzesi, 4 sono stati definiti come dimissibili da subito. Anche per questo il Comitato StopOpg Abruzzo si è sempre definito contrario alla "sproporzionata" struttura di Ripa Teatina.

Secondo il Comitato è ingiustificato aprire una residenza di 20 posti con un costo così elevato e che sarebbe ultimata per il 2018: "Pensiamo che la Regione Abruzzo debba rimodulare il programma di realizzazione della Rems come previsto alla Legge 81, destinando le risorse per i servizi di salute mentale e per i progetti terapeutici riabilitativi compresi gli inserimenti lavorativi, le borse lavoro e tutti i progetti che possono aiutare queste persone".

Insomma le Rems rischiano comunque di essere dei mini Ospedali psichiatrici in cui gli utenti che hanno commesso reati verranno ugualmente internati. Per questo durante il mese di marzo il comitato StopOpg sta promuovendo varie forme di protesta a livello nazionale.

Nell'ambito di questa mobilitazione il comitato abruzzese ha indetto ieri un presidio di fronte la sede regionale di Pescara. Una delegazione ha poi ottenuto un incontro con il capo del dipartimento della sanità e del welfare Angelo Muraglia.

"Il dottor Muraglia ci ha confermato che il Ministero ha convocato d'urgenza la Regione per le sue inadempienze per non aver ancora definito un programma, visto che i Rems non sono pronti né a Ripa né a Guardiagrele" ha riferito il coordinatore dello StopOpg Abruzzo, Alessandro Sirolli.

"Per questo - continua Sirolli - la Regione rischia il Commissariamento in quanto ci è stato confermato che al 31 marzo non vi dovrebbe essere nessuna ulteriore proroga. Dall'incontro poi, abbiamo ottenuto innanzi tutto un nuovo appuntamento per giovedì 26 per il quale chiediamo la presenza dell'assessore Silvio Paolucci. Abbiamo strappato anche l'impegno dal dottor Muraglia per l'apertura di una consulta regionale della saluta mentale che faccia in modo che, prendendo spunto da questa situazione drammatica, si ripensi il sistema sanitario della salute mentale mettendo al centro non le Rems ma l'attuazione dei servizi pubblici e i progetti come le borse lavoro".

Il Comitato StopOpg in questo mese di marzo, per tenere alta l'attenzione verso questa importante ma difficile transizione verso la "chiusura" degli ospedali psichiatrici ,ha iniziato uno sciopero della fame tramite una staffetta tra la varie regioni.

Oggi 20 marzo tocca all'Abruzzo. A digiunare sarà proprio il dottor Alessandro Sirolli che sarà ospite per tutto il giorno nella redazione di NewsTown.

 

Ultima modifica il Venerdì, 20 Marzo 2015 17:08

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