Attenzione mirata verso le imprese e lo sviluppo industriale, decisa azione di impulso verso la ricerca e l'innovazione, salvaguardia del territorio con la definizione di un piano generale contro il dissesto idrogeologico.
Sono questi i principali assi strategici della Regione Abruzzo che saranno calati nella nuova programmazione comunitaria del Por-Fesr 2014-2020.
Ne ha parlato stamane all'Aquila con i componenti del partenariato il vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, che ha indicato la strategia che la Regione intende portare avanti nella trattativa con l'Europa nella definizione degli obiettivi della nuova programmazione.
"Insieme ad un confronto politico - ha detto Lolli - c'è anche, e in misura rilevante, il confronto che le strutture tecniche regionali stanno avendo con quelle della Commissione europea. Il nostro obiettivo principale è l'approvazione della programmazione 2014-2020 tra maggio e giugno prossimi in modo da entrare nel secondo lotto delle regioni italiane che hanno i programmi europei già approvati".
Il confronto, comunque, "rimane una tappa irrinunciabile, anche perché il partenariato abruzzese ha ormai raggiunto un livello di maturità che ha generato un sistema di imprese e sindacati abituato a lavorare insieme, senza guardare ad interessi corporativi che rappresentano il male maggiore per chi vuole fare programmazione".
"Le parti - ha aggiunto Lolli - ci hanno fornito documenti e proposte che cercheremo di integrare con l'attività che stanno portando avanti le strutture tecniche europee e regionali".
Nella sostanza, l'idea di Por-Fesr nella testa della Giunta regionale ha prodotto, tra gli altri, la valorizzazione con 25 milioni di euro del capitolo sulla lotta al dissesto idrogeologico, quanto mai attuale viste le 230 frane che allo stato "popolano" il territorio abruzzese.
"Ci sono poi - ha spiegato Lolli - altre due importanti azioni: la concentrazione delle risorse evitando quella dispersione che da anni l'Europa cerca di debellare in tutte le programmazioni; essere più coerenti con la cosiddetta 'strategia intelligente', tanto richiesta dall'Europa, che prevede un ascolto approfondito attraverso focus con il sistema delle imprese più innovative del nostro territorio e grazie a questo abbiamo potuto estendere gli obiettivi propri della aziende abruzzesi: agroalimentare, chimico farmaceutico, automotive, spazio, tessile, abbigliamento e design".
"In questo senso - conclude Lolli - abbiamo convinto l'Europa che questi cinque settori o domini produttivi corrispondono alle strategia dell'Abruzzo".