“Sull'ex asilo nido di viale Duca degli Abruzzi nessuno avrà il diritto di prelazione. Ma deve essere chiaro che la scelta di far diventare quell'edificio un centro sociale per i giovani è dovuta anche e soprattutto all'utilizzo che ne è stato fatto in questi anni. Altrimenti sarebbe tornato a essere quello che era prima del terremoto, un asilo nido”.
Sono i punti fermi ribaditi ieri nella terza commissione consiliare dall'assessore comunale alle politiche sociali e giovanili Emanuela Di Giovambattista a proposito della riqualificazione dell'“Asilo Occupato”.
L'assessorato della Di Giovambattista ha appena depositato un progetto (che potete scaricare qui) per quello che diventerà, una volta ultimati i lavori, un centro aggregativo polifunzionale - con laboratori, sale studio, biblioteche, sale prova, caffè letterari. La nuova struttura si chiamerà Spazio della Gioventù.
Il progetto, per il momento, è solo una bozza di natura più che altro descrittiva, che dovrà essere riempita di contenuti più specifici e tramutata in un progetto esecutivo vero e proprio nei passaggi amministrativi che si susseguiranno nei prossimi mesi.
I cantieri, se tutto andrà liscio, partiranno entro il 2015. Il progetto è stato inserito sia nel piano triennale delle opere pubbliche che in quello annuale. I pressupposti affinché i lavori possano procedere rapidamente ci sono tutti: l'edificio non è messo male, ha qualche danno superficiale ma nessuna lesione strutturale (è stato classificato B) e, soprattutto, a disposizione ci sono già i 2 milioni di euro dei fondi Meloni, stanziati dopo il terremoto ma mai usati e ora tornati finalmente utilizzabili.
Ieri, in commissione, l'assessore Di Giovambattista ha avuto anche un confronto con i rappresentanti dell'associazione “Club Forza Silvio”, che avevano chiesto di poter partecipare alla seduta per conoscere il progetto dell'amministrazione e presentare una propria proposta (che potete scaricare qui).
La presenza dei ragazzi, del tutto legittima, è parsa però a qualche membro della commissione una forzatura irrituale. Pur essendo formalmente delle associazioni, i Club Forza Silvio sono comunque delle cellule organizzative legate a Forza Italia, volute dallo stesso Berlusconi per tentare di rimettere in piedi il partito dopo la fine del Pdl. “Se ascoltiamo loro domani dovremo chiamare anche i giovani democratici” è stato il ragionamento fatto a fine seduta e a microfoni spenti da un consigliere di maggioranza.
“Noi” dice l'azzurro Roberto Jr. Silveri “pensiamo di avere pari dignità rispetto agli altri. Non siamo un partito ma un'associazione, lontana da posizioni estremistiche. Abbiamo chiesto di essere presenti in commissione per conoscere il progetto del Comune sull'asilo, visto che finora dall'amministrazione non avevamo avuto risposte. Quello spazio dovrà essere aperto a tutti”.
In attesa che i lavori partano, i giovani berlusconiani negano di volere lo sgombero dello stabile: “Non abbiamo mai chiesto a Cialente di ordinare uno sgombero coatto ma solo di vigilare e di porre fine ad alcune conclamate situazioni di illegalità presenti all'interno dell'edificio, come l'organizzazione di concerti con ingresso a pagamento o di eventi con la somministrazione di alcolici”.