Giovedì, 23 Aprile 2015 15:06

Modifiche a statuto regionale, Acerbo: "D'Alfonso insofferente a democrazia, no a limitazioni opposizione"

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Esordisce con un "Giù le mani dallo Statuto Regionale", una nota dell'ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo.

"Leggo che il Pd intende modificare lo Statuto regionale per impedire alle opposizioni di esercitare le loro prerogative tra le quali c'è anche quella, sacrosanta, di fare ostruzionismo".

"Siamo di fronte a un'iniziativa autoritaria - afferma Acebo - che riecheggia i comportamenti di Renzi in Parlamento. Statuto e Regolamento del Consiglio, cioè le regole del gioco, sono stati il frutto di un accordo di tutte le componenti del Consiglio. Consentono alla maggioranza di governare e alle minoranze di costringere chi governa a confrontarsi su questioni rilevanti".

"D'Alfonso - osseva l'esponente di Rifondazione - ha tutti i poteri per governare visto che la legge elettorale da a chi vince il premio di maggioranza. I poteri di Presidente e Giunta sono forti e ampi e già oggi, l'assemblea elettiva è esclusa dalle decisioni su gran parte delle materie. Ora D'Alfonso vuole uno strapotere assoluto che trasformi il Consiglio regionale nell'aula in cui tenere i suoi monologhi incomprensibili".

"La storia della Regione Abruzzo - si legge nella nota - dimostra che l'ostruzionismo ci ha salvato da tante che schifezze che le maggioranze di turno volevano rifilare agli abruzzesi. Tanti provvedimenti positivi sono stati approvati negli anni proprio perché l'opposizione è riuscita a costringere la maggioranza al confronto".

"Non c'è democrazia senza diritti per l'opposizione. E' nota l'insofferenza di D'Alfonso per la democrazia. Mi stupisco - scrive infine Acerbo - che Camillo D'Alessandro che ha fatto ostruzionismo per anni abbia la faccia tosta di proporre certe cose".

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