Venerdì, 21 Giugno 2013 17:34

Nuova gestione CASE e MAP: la maggioranza ha rischiato di spaccarsi

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Che la delibera proposta dall’assessore Moroni per un nuovo modello gestionale pubblico-privato del progetto C.a.s.e. e dei villaggi M.a.p. fosse assai controversa, si era già capito settimana scorsa quando, al momento dell’approvazione, era mancato il numero legale. A testimoniare che il testo è indigesto non solo ai consiglieri di opposizione, la bagarre esplosa oggi in aula al momento di discutere dell’Ordine del giorno presentato da Stefano Palumbo e firmato dai consiglieri di maggioranza.

Un documento che intendeva impegnare il Sindaco e la Giunta “affinché nell’ambito della riorganizzazione generale delle regole sull’assistenza alla popolazione, si accelerasse sulla possibilità di assegnare gli alloggi del progetto C.a.s.e. e M.a.p. anche ai soggetti attualmente esclusi dalle forme di assistenza e già individuati nella precedente delibera di consiglio comunale, numero 172/2011, al fine di abbattere la quota di compartecipazione a carico degli assistiti”.

L’Odg intendeva impegnare l'esecutivo anche "alla ricollocazione del personale in esubero dalle altre partecipate, se possibile, nella costituenda società mista a prevalente capitale pubblico”.

Una sorta di apertura alle opposizioni, che ha scatenato però un putiferio. La scelta non è piaciuta affatto ai consiglieri di minoranza, che hanno interpretato l’azione come un diversivo per evitare la discussione politica alla delibera. “L’Odg è solo carta straccia”, l’accusa di Giorgio De Matteis. “Politicamente è un atto nullo”. A quel punto, Giustino Masciocco (Sel) ha proposto di trasformare l’Ordine del giorno in emendamento, qualora ci fosse stata l’unanimità di tutti i consiglieri.

Una richiesta irrituale che ha aperto il fianco all’affondo delle opposizioni: se si decide di trasformare le proposte in emendamento, vogliamo anche noi presentare delle modifiche, la richiesta. Di qui, la necessità di una interruzione dei lavori per permettere all’opposizione di concertare un emendamento.

Al momento del voto, la sorpresa: la richiesta è stata accolta grazie ai voti dei consiglieri di maggioranza Ludovici e Durante. Scatenando un putiferio: il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, dopo aver contato 12 favorevoli e 10 contrari, ha respinto inspiegabilmente la proposta. I consiglieri di opposizione, a quel punto, si sono alzati dai banchi infuriati. Sono volate parole grosse, si è rischiato che lo stesso Benedetti e De Matteis venissero alle mani. Qualche minuto di parapiglia, poi il passo indietro: proposta di sospensione approvata, con il Sindaco arrabbiato a minacciare di far cadere la Giunta se non si fosse arrivati all’approvazione entro sera.

Sono trascorsi lunghi minuti di tensione, con la maggioranza impegnata a ricucire con Ludovici e Durante e le opposizioni intente a preparare un emendamento per chiedere la certezza che il 51% delle azioni della new-co, chiamata a gestire i progetti Case e i villaggi Map, sarà in capo alla nuova partecipata e non al socio privato, che gli inquilini già in affitto al 6 aprile 2009 tornino a pagare un fitto mensile per abbassare il più possibile il contributo di compartecipazione richiesto ai proprietari di abitazioni inagibili, e che infine fossero stralciati gli allegati di natura economica e tecnica prodotti dall’advisor.

Se ne è discusso ed è stato, infine, condiviso un maxiemendamento che ha accolto le istanze proposte da Palumbo nell’ordine del giorno e alcune delle richieste delle opposizioni.

In poche parole, i consiglieri di minoranza hanno ottenuto che il costo totale di gestione degli alloggi provvisori, al netto dei contributi statali, sia coperto dagli affitti di chi sta già pagando e di chi pagherà in futuro (studenti, giovani coppie e via dicendo) e che il rimanente sia diviso tra i proprietari di casa inagibile in maniera proporzionale al reddito e ai metri quadri dell’alloggio. Inoltre l’advisor, prima che venga promosso il bando di gara per selezionare il socio privato, dovrà rivedere le cifre del piano finanziario escludendo spese non in linea con il buon funzionamento dell’amministrazione (per esempio, i 57mila euro annui previsti per l’acquisto di computer). Infine, via libera alla ricollocazione del personale in esubero dalle altre municipalizzate.

Tutti contenti, insomma. La maggioranza, che è riuscita ad approvare la delibera pur mostrando di nuovo preoccupanti frizioni interne, e le opposizioni che hanno ottenuto qualche miglioramento nell’impostazione di un progetto di gestione che lascia comunque molti dubbi e tante perplessità. Come spiegato in mattinata da Ettore Di Cesare in una intervista a NewsTown.

Per dovere di cronaca: l'approvazione è arrivata con 15 voti favorevoli e 10 astenuti. Ed è stata sancita da un lungo abbraccio pacificatore tra Benedetti e De Matteis.

Ultima modifica il Sabato, 22 Giugno 2013 18:30

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