"Gli aquilani, i soldi come arrivano li spendono". E' questo il titolo, che citiamo testualmente, suggerito dal sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente per l'articolo sulla conferenza stampa convocata oggi a Villa Gioia, dove assieme a due assessori (Pietro Di Stefano e Nicola Trifuoggi), al numero uno dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila (Usra) Raniero Fabrizi e alla dirigente comunale Chiara Santoro ha voluto presentare la pubblicazione dell'ormai famoso undicesimo elenco di contributi per la ricostruzione privata.
La sfuriata a vuoto di Cialente. Come questo giornale ha già sottolineato, è stato pubblicato l'undicesimo elenco grazie allo sblocco degli 802 milioni per la ricostruzione dell'Aquila contenuti nella Delibera 22 Cipe. Gli aquilani aspettavano da circa un anno l'erogazione dei contributi, e il ritardo nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della delibera aveva fomentato Cialente, nel polemizzare contro la Corte dei Conti, rea – secondo il primo cittadino – di non "bollinare" la delibera e quindi di non permettere la pubblicazione. Oggi, Cialente si è scusato con la Corte di Roma, perché "il problema, in realtà, si è verificato perché la delibera è stata a lungo ferma nella presidenza del Consiglio dei ministri". L'ennesima sfuriata a vuoto del Sindaco, insomma, anche perché – come anticipato da NewsTown a inizio giugno – la Corte non aveva presentato nessuna obiezione alla pubblicazione della delibera.
L'undicesimo elenco. Con questo elenco, partiranno cantieri per 422 milioni di euro: oltre il 50% dell'intero stanziamento della Delibera 22. Tra vecchia e nuova procedura sono 316 i cantieri in partenza: oltre 80 sono nel centro storico, di cui una cinquantina sull'asse centrale. 150 sono quelli istruiti con la vecchia procedura. Solo 18 cantieri sono quelli relativi alle 13 frazioni cosiddette prioritarie, di cui 16 con vecchia procedura e 2 con nuova, a Onna e Paganica.
Terminate le periferie, latita la ricostruzione pubblica. "Per la ricostruzione privata facciamo come i Canadair: quando arrivano da Roma, neanche il tempo di posarsi sulle nostre scrivanie, e riprendono il volo", ha affermato Cialente, sottolineando come, per ciò che concerne la ricostruzione privata, il 95% della periferia della città sia stata ricostruita. C'è, come noto, un ritardo cronico per la partenza dei cantieri di edifici di proprietà pubblica: "Spero che la ricostruzione pubblica inizierà a reggere il passo della privata – ha auspicato Cialente – i ritardi sono dovuti ai tre soggetti che si occupano di ricostruire il patrimonio pubblico: le amministrazioni pubbliche (e qui la parte del leone è del Comune dell'Aquila, vedi i soldi non spesi per le scuole, ndr); il provveditorato alle Opere pubbliche e la Soprintendenza e la direzione regionale. Per questi ultimi, devo lanciare un grido di dolore, perché da quando iniziò la vicenda Magani è tutto bloccato nei passaggi di consegne tra il segretariato regionale e la nuova soprintendenza speciale per il cratere".
Natale sotto i portici. "Se la ricostruzione pubblica reggerà il passo, possiamo affermare che, come promesso in campagna elettorale, alla fine del 2017 saremo tornati sotto i portici". A dirlo è un Cialente con sguardo fiero e voce rigonfia d'orgoglio, ribadendo che se i cinque cantieri dell'asse centrale contenuti nel undicesimo elenco apriranno i battenti il 1 agosto, saranno conclusi entro 28 mesi, e quindi entro il Natale del 2017, quando saranno passati 8 anni e mezzo dal terremoto. "Almeno le facciate, la percezione pubblica di tutto l'asse centrale", puntualizzerà poi Di Stefano.
4,3 miliardi assegnati per la ricostruzione. E' il dato che emerge, ad oggi, riguardo i soldi assegnati per competenza annuale dallo Stato al Comune dell'Aquila per la ricostruzione post-sisma: "Dove sono finiti? - si chiede Cialente – dai dati che abbiamo, il 48% sono stati assegnati a imprese locali per la ricostruzione privata, mentre negli appalti pubblici le ditte di fuori città sono più dell'80%”. Chi ci guadagna molto dal trasferimento dei fondi sono le banche: con interessi che arrivano anche all'8%, stanno facendo affari non da poco.
La mancanza di personale. "Proveremo entro l'estate a far uscire il dodicesimo elenco – ha promesso l'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano – ma abbiamo un serio problema di personale da affrontare. Dobbiamo dare più persone all'Usra, e altre per la parte finale dell'iter, quello relativo al pagamento dei Sal". In questo senso, è caldo il tema relativo ai lavoratori e alle lavoratrici di Abruzzo Engineering assegnati al Comune dell'Aquila: "Tra venti giorni scade la proroga per Abruzzo Engineering – lamenta Di Stefano – se non avremo i 23 lavoratori assegnati alla ricostruzione sarà oggettivamente difficile mandare avanti la macchina". La richiesta di personale da parte del Comune dell'Aquila sarebbe motivata anche dall'esigenza di andare avanti con le pratiche in modo parallelo tra le parti del centro storico non ricomprese nell'asse centrale e le frazioni.
Di Stefano ha lanciato un monito anche in vista degli emendamenti al vituperato Decreto ricostruzione, con particolare riferimento alle modalità di nomina del titolare Usra: "Se si deciderà che la nomina del titolare tornerà appannaggio del governo e cambieranno le regole in corso – ha evidenziato Di Stefano – sarà guerra aperta".