Giovedì, 02 Luglio 2015 10:41

Sanità: D'Alfonso dà più soldi alle cliniche private abruzzesi

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Più soldi alle cliniche private abruzzesi.

Per le prestazioni sanitarie del 2014 e 2015, la Regione trasferirà nelle casse delle 11 case di cura accreditate 131 milioni e 790mila euro: ben 7,8 milioni di euro in più rispetto al 2013.

A stabilirlo è un decreto firmato da Luciano D'Alfonso, nelle vesti di commissario ad acta, lo scorso 24 giugno.

A dare la notizia è il quotidiano Il Centro.

"L'aumento più consistente" scrive il giornale "andrà a Villa Serena (in provincia di Pescara, ndr) con 1,7 milioni in più, seguita dalla casa di cura Pierangeli (anch'essa facente parte della Asl di Pescara, ndr) con 1,2 milioni in più, e da Villa Pini (provincia di Chieti, ndr), che passa da un tetto di 17 a uno di 18 milioni".

Per quanto riguarda la provincia dell'Aquila, gli aumenti ci saranno ma saranno più contenuti: 672mila euro in più saranno dati alla casa di cura Di Lorenzo (Avezzano); 520mila euro alla casa di cura L'immacolata Santa Maria (Celano); 150mila euro alla Nova Salus (Trasacco); 704mila euro a Villa Letizia/Sanatrix (L'Aquila); 288mila euro alla San Raffaele (Sulmona); 486mila euro alla Ini Canistro (Canistro).

"Il decreto D'Alfonso" spiega il quotidiano "prende le mosse da un emendamento della legge nazionale sulla spending review del 2013 che permette alla Regione (senza però obbligarla) di rivedere al rialzo i calcoli sui tetti di spesa per le cliniche private (ma contenendo i costi su altre aree di spesa sanitaria) nel caso in cui tagli siano stati effettuati in presenza di strutture rimaste inoperative per eventi sismici o per insolvenza. In Abruzzo" scrive ancora Il Centro "fu il caso delle cliniche Santa Maria e Sanatrix, rimaste inattive nel 2011, il cui bilancio consuntivo non figurava nel consuntivo complessivo sul quale vennero calcolati i risparmi previsti dalla spending review. L'effetto fu un taglio del 9,9% sul tetto di spesa complessivo del 2012 delle private che si trascinò negli anni successivi e che ora la Regione ha deciso di recuperare in parte, reinserendo nel calcolo i budget programmati di Santa Maria e Sanatrix. E modificando di conseguenza il Piano Operativo 2013-2015 che prevedeva per il 2014 e il 2015 tetti di spesa di 'appena' 123,9 milioni di euro".

Naturalmente gli aumenti dovranno avere adeguate coperture finanziarie, che la Regione dovrà non solo reperire ma anche sottoporre al tavolo di monitoraggio sul piano di rientro, al quale spetterà il compito di giudicarle o meno credibili.

Chiusura punti nascita, firmano i manager Asl: definito cronoprogramma

Intanto, mentre D'Alfonso decide di dare più soldi alle cliniche private, è stato praticamente definito il calendario delle chiusure dei quattro punti nascita di Ortona, Penne, Atri e Sulmona.

I giochi possono dirsi chiusi: i manager delle quattro Asl abruzzesi hanno già firmato le delibere di chiusura o sono in procinto di farlo. La cessazione dei ricoveri e delle altre attività avverrà il 31 agosto per Ortona, il 30 ottobe per Sulmona e il 1° novembre per Atri e Penne. 

Ad aver già firmato sono Roberto Fagnano, manager della Asl di Teramo, per il punto nascita di Atri, e Claudio D'Amario, manager della Asl di Pescara, per il punto nascita di Penne.

Nei prossimi giorni toccherà al manager della Asl (facente funzioni) di Chieti-Lanciano-Vasto, Pasquale Flacco, per Ortona e a Giancarlo Silveri della Asl dell'Aquila per Sulmona.

E' bene precisare che le chiusure non avverranno dall'oggi al domani ma saranno accompagnate da una serie di azioni finalizzate all'adeguamento strutturale dei servizi territoriali e dei punti nascita limitrofi, che dovranno compensare quelli che cesseranno l'attività.

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