Martedì, 16 Luglio 2013 15:56

Ctgs, da commissione sì a debito fuori bilancio: "ultima possibilità di salvezza"

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Sul Centro turistico, Cialente ha un piano. Una complessa strategia fatta di vari passaggi, accordi e tavoli aperti tra Roma e L'Aquila su cui il Sindaco ha giocato come sempre da solo, strillando, promettendo, perdendo partite e aprendone di nuove.

Alla fine, il prossimo 29 luglio, dal tavolo interministeriale potrebbe arrivare il placet sull'utilizzo dei 15 milioni, presi dal 5% della cosiddetta legge Barca, sull'ambito turistico e quindi messi sul Gran Sasso.

A una condizione, che il Comune si accolli la perdita del 2012 di 1,5 milioni di euro con un debito fuori bilancio, per non far fallire il Centro turistico. E stamane la prima commissione presieduta da Giustino Masciocco, ha votato favorevolmente al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio con un voto contrario, tre astenuti e quindici consiglieri favorevoli. Tra questi quello del consigliere Giuliano Di Nicola che però chiede un'ulteriore verifica legale in vista del Consiglio, per essere sicuro al 100% della legittimità dell'operazione e "votare tranquillo".

Se il voto favorevole verrà confermato, come prevedibile, nell'aula consiliare, la questione che più di tutte resta aperta è quella dell'affitto del ramo d'azienda ad Invitalia – il primo passo del piano di Cialente - e le conseguenze occupazionali che comporterà.

L'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - a cui il Comune ha comprato per più di 4milioni il sito della ex Finmek e che aveva in realtà promesso, in un recente passato, di rilevare in toto il Ctgs - dovrebbe in questo modo garantire la gestione della prossima stagione traghettando il Ctgs verso il 2015, anno in cui dovrebbe occuparsi di istituire un bando per la gestione degli impianti e le strutture, che passerebbe così in mano ai privati.

Cialente assicura che lasciato senza buchi, in buone condizioni, gli interessamenti al Gran Sasso sono assicurati e che oltre a quelli del Cipe di sono altri 5milioni in arrivo dalla Regione.

Ma cosa ne sarà esattamente dei circa 30 dipendenti? Questo sicuramente uno dei temi più importanti. Ripercorriamo allora i passi.
Il primo: Invitalia affitta il ramo d'azienda, vengono affittati quindi anche i lavoratori.
Oggi in commissione alcuni consiglieri delle opposizioni hanno votato favorevolmente alla legittimità del debito di bilancio, premettendo che insieme ai sindacati produrranno un emendamento specifico "per la salvaguardia dei posti di lavori e un monitoraggio costante della situazione del Ctgs".
Anche perché per un affitto di ramo d'azienda il coinvolgimento dei sindacati sarebbe previsto per legge.

Andando al passo successivo Cialente afferma : "una volta che entra il privato i lavoratori verranno riassorbiti presso la nuova partecipata per la manutenzione del progetto c.a.s.e, o all'Ama o se il privato li richiederà, potranno scegliere di restare a lavorare sul Gran Sasso".

Insomma accettare il debito fuori bilancio sembra essere l'unica soluzione per garantire i posti di lavori. Un ricatto di Cialente, come dicono alcuni? Può darsi ma è anche vero che la situazione del Centro turistico, l'attuale sindaco, in gran parte la anche ereditata.

Altra questione la funivia. Le opzioni sono due: la prima che sia l'Ama a gestirla come trasporto pubblico o, invece, direttamente il privato entrante dopo il bando del 2015. Cialente in tal senso era sempre stato favorevole a farla passare sotto la gestione del privato. Oggi in commissione ha aperto un po' di più alla soluzione pubblica, staremo a vedere. Certo è che da un punto di vista di garanzie occupazionali, con i suoi 12 attuali dipendenti, è più logico rimanga pubblica e forse anche questo entrerà nell'emendamento delle opposizioni con i sindacati.

Fatto sta che il debito complessivo del Ctgs resta di 7,5 milioni di euro. Di questi ben 3,5milioni sarebbero stati contratti con la banca Opi per costruire l'attuale impianto della Scindarella.

La Banca OPI, facente parte del grande gruppo bancario Gruppo Intesa Sanpaolo, era una banca specializzata nella concessione di finanziamenti e di leasing ad aziende ed enti pubblici. Alcuni anni fa, grazie alla fusione con Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo, si è trasformata in un nuovo soggetto (Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, BIIS) leader nel settore in Italia e in Europa.

All'interno della maggioranza si dice che se si ripiana il debito con l'Opi il Ctgs è definitivamente salvo.
Staremo a vedere. Di certo non è la prima volta nella storia della municipalizzata che ci si dice vicini all'agognata "salvezza".

Intanto nel consiglio Comunale dello scorso 28 giugno sono stati messi a bilancio con un emendamento del sindaco 620mila euro per "la necessità rappresentata dal Centro Turistico del Gran Sasso di effettuare un piano minimale di interventi indispensabili per la riapertura della stazione invernale per la stagione 2013/2014
I soldi saranno così impiegati: "Revisione della funivia del Gran Sasso e della seggiovia Sindarella ( 100mila €); Completamento revisione generale seggiovia Fontari primo di 4 anni e revisione generale seggiovia Fontari secondo di 4 anni ( 300mila €); Realizzazione lavori messa a norma antincendio albergo Campo Imperatore ( 120mila €); Acquisizione di mezzi di servizio e di soccorso ( 95mila € ); Realizzazione di lavori di messa a norma di impianti elettrici dei fabbricati ( 15mila €).

Soldi che secondo Cialente "verranno decurtati dai 15 milioni del Cipe". Ma questo è davvero l'ultimo, almeno per oggi, passo della sua complessa strategia.

Ultima modifica il Martedì, 16 Luglio 2013 17:29

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