Mercoledì, 21 Ottobre 2015 02:46

Collemaggio, Cialente: "Diventi uno studentato". Le associazioni: "Sia cittadella della creatività"

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Uno studentato universitario da realizzarsi con un progetto di housing sociale finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

E' questo il futuro dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio (o, almeno, di una sua parte significativa) delineato dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente in un'intervista rilasciata domenica scorsa al quotidiano Il Messaggero.

Stando a quanto afferma il primo cittadino, alcuni rappresentanti della Cdp, qualche giorno fa, avrebbero compiuto un sopralluogo per verificare in che stato si trovano le strutture.

"Si tratta di una delle aree più belle della città" dice Cialente nell'intervista "con 17 edifici, alcuni dei quali vincolati, mentre altri sono in cemento armato. Noi vogliamo dare a questo luogo una destinazione pubblica. Uno dei modi per avviarne il rilancio è creare lì un grande studentato. È la proposta che abbiamo fatto a cassa Depositi e Prestiti".

Dalla Cdp non confermano né smentiscono. Al momento non si conoscono né i dettagli progettuali né quelli economici. Non è noto nemmeno se sia già in corso una trattativa. Che, comunque, riguarderà eventualmente Cdp e Regione, essendo la Asl la proprietaria del complesso dell'ex nosocomio.

Secondo Cialente il progetto prevederebbe la realizzazione di 300-400 posti letto e una serie di altri servizi come "il palazzo della città per le associazioni e il "Museo della Mente". E la gestione? "Vedremo" è stata la risposta di Cialente "se sarà l'Azienda per il Diritto allo Studio o altri soggetti".

L'ex ospedale giace praticamente abbandonato dal 6 aprile 2009 (come NewsTown ha documentato in questo reportage). Sulla sua destinazione d'uso futura vige ancora molta incertezza. Da sei anni a questa parte gli attori istituzionali e la politica non hanno fatto altro che fare melina, evitando di prendere impegni precisi e lanciando o generici appelli alla progettazione partecipata o proposte che venivano sparate la sera e puntualmente smentite il mattino successivo.

La cosa più grave è che la Asl, per scelta propria, non ha voluto ristrutturare nessuno degli edifici danneggiati dal terremoto (ripetiamo, di sua proprietà), neanche quelli che sarebbero potuti tornare agibili con pochi lavori. Il risultato è che, ad oggi, molti servizi essenziali - dalle vaccinazioni al consultorio - sono ancora collocati dentro i container e l'azienda continua a pagare lauti affitti a privati o ad altri enti pubblici (il Comune per i locali dell'ex Onpi). 

E dire che le proposte non mancherebbero affatto.

L'ultima, in ordine di tempo, è un manifesto collettivo, firmato da venti diverse associazioni, che vorrebbe fare dell'ex ospedale psichiatrico una cittadella della creatività, con laboratori artigianali, una foresteria, spazi per onlus o per il co-working (il documento integrale, con l'elenco di tutti i soggetti firmatari, è consultabile qui).

Il braccio economico della Cassa Depositi e Prestiti - una s.p.a. che gestisce 230 miliardi di euro l'anno e le cui azioni sono detenute, all'80%, dal Tesoro e per la restante parte da Fondazioni bancarie - per investimenti di questo tipo si chiama FIA (acronimo che sta per Fondo Investimenti per l'Abitare) ed è un fondo edicato proprio al social housing.

Il FIA, che si appoggia sempre ad altri fondi locali, si occupa sia dell'edilizia privata sociale sia della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. E non è escluso, sempre a detta del sindaco Cialente, che sia sempre la Cdp a finanziare la riqualificazione di un'altra grande area cittadina (questa però privata), l'ex scuola Reiss Romoli.

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Ottobre 2015 21:37

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