Sabato, 31 Ottobre 2015 12:12

L'Aquila: sulla candidatura di Trifuoggi, interviste a Massimo Cialente e Stefano Albano

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“Nicola Trifuoggi è il vice sindaco e apprezziamo il lavoro che sta facendo. Ho letto la sua intervista però, e mi pare che le idee espresse non siano coincidenti con il progetto che il Partito Democratico ha in mente”.

NewsTown incontra Stefano Albano, segretario cittadino del Pd, a qualche ora dalla discussa intervista rilasciata da Trifuoggi che ha aperto, di fatto, alla candidatura a sindaco, con una lista civica centrista slegata dai partiti.

“Non ho avuto modo di parlargli personalmente”, sottolinea Albano. “Ma ripeto: leggendo le sue parole, mi pare abbia idea di candidarsi con una lista civica, un agglomerato di centro non meglio specificato. Il Pd ha in mente altro. Pensiamo non ci sia bisogno di saggi, di salvatori della patria: piuttosto, siamo convinti serva uno sforzo collettivo capace di far sedere intorno ad un tavolo esperienze diverse, farle ragionare e, perché no, discutere. E' questo il percorso che abbiamo intrapreso con 'Progetto L'Aquila': stiamo lavorando ad una coalizione di centrosinistra che, nei prossimi mesi, possa allargarsi alle migliori esperienze della città”.

Una coalizione di stampo ulivista. “In questo momento, tra l'altro – aggiunge il segretario cittadino del Pd – esperienze alla 'Di Pietro' rischiano di lasciare il tempo che trovano. Siamo convinti che la città non ne abbia bisogno”.

Un messaggio piuttosto chiaro: evidentemente, la 'fuga in avanti' del vice sindaco non ha lasciato affatto indifferenti i vertici del Partito Democratico. Albano ribadisce come non sia ancora tempo di ragionare sui nomi di possibili candidati, chiarisce però che la scelta passerà senza dubbio attraverso le primarie. “Intanto, lavoriamo ad un progetto che - naturalmente - servirà ad ispirare e guidare l'ultima fase dell'amministrazione Cialente, pur guardando alle elezioni della primavera 2017 e a quando saremo chiamati a costruire dopo. Soltanto in seguito individueremo le persone che dovranno interpretarlo, senza rinunciare alle primarie: in questo momento, c'è bisogno di tenere saldo il centrosinistra e, anzi, provare ad allargarne i confini”.

E' evidente l'impasse che vive l'amministrazione comunale: la paralisi sul rinnovo dei precari è solo la più discussa delle questioni irrisolte. Ma è chiaro che la Giunta Cialente non riuscirà ad arrivare alla redazione del nuovo Prg, pure indicata come una priorità, entro la fine della legislatura. E resta in sospeso, inoltre, il piano di sviluppo del Gran Sasso. La spaccatura 'politica' sempre più evidente tra il primo cittadino e il suo vice, di certo, non aiuta. Come non bastasse il 'brutto' clima che si respira in città, tra inchieste, intercettazioni, avvisi di garanzia notificati, annunciati, misteriosamente 'sospesi'.

“Un clima che ci preoccupa molto”, riconosce Stefano Albano. “A noi piace parlare di questioni concrete: quando ci saranno delle inchieste, se e quando verranno notificati degli avvisi di garanzia, allora ne parleremo. Per ora, non si tratta d'altro che di chiacchiericcio. Tra l'altro, sono estremamente garantista per formazione e anche davanti ad un avviso di garanzia resto sempre prudente. Questo clima, però, non fa bene a nessuno: si sta raccontando una città del malaffare, e non è così. Inoltre, rischiamo di concentrarci su questioni ancora tutte da chiarire e non sul futuro della città. Speriamo che 'Progetto L'Aquila' possa aiutare a ricentrare i temi che andrebbero discussi. Non mi pare infatti – aggiunge il segretario Pd – che il dibattito politico stia centrando le questioni fondamentali”.

'Progetto L'Aquila', dunque, è la risposta del Partito Democratico cittadino alla crisi politica che vive l'amministrazione Cialente. “Ci stiamo concentrando sulla costruzione di un pacchetto di proposte su alcune delle questioni che intendiamo affrontare pubblicamente, nelle prossime settimane. L'intenzione, come detto, è allargare il confronto, il più possibile. E le ultime vicende, mi fanno capire che abbiamo individuato la strada giusta: lo ripeto, il dibattito politico che si sta sviluppando non è sempre all'altezza delle sfide che si prospettano. 'Progetto L'Aquila' vuole generare un'esplosione del dibattito pubblico, su alcune questioni centrali per lo sviluppo futuro della città: penso al 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico, penso al ripopolamento del centro storico che deve passare, anche e soprattutto, per una riflessione su possibili incentivi alle attività commerciali, magari attingendo proprio a quelle risorse”.

Albano è convinto che la città stia vivendo una fase nuova: “Per anni ci siamo concentrati sulle battaglie per ottenere fondi certi per la ricostruzione, ora dobbiamo lavorare sullo sviluppo socio-economico e, se permettete, culturale. E non può che essere uno sforzo collettivo”. L'impasse che i cittadini stanno percependo, riconosce il segretario cittadino del Pd, “si può superare solo generando un dibattito a più voci: è necessario iniziare a discutere del nuovo Piano regolatore, con il protagonismo dei nuovi strumenti di partecipazione di cui la città si è dotata, i Consigli territoriali e l'Urban center. E' fondamentale interrogarsi sul futuro del nostro Ateneo, che vive una fase di sofferenza, e, in questo senso, molto si è fatto anche grazie a Stefano Palumbo che ha lavorato alla costruzione di un tavolo interistituzionale. C'è poi la partita dei fondi per lo sviluppo, lo ripeto di nuovo, che è decisiva e cambierà il volto della città per i prossimi decenni: sul cratere, si concentreranno 300milioni, quasi il doppio delle risorse a disposizione dell'intera Regione”. 

Fondi che potrebbero stuzzicare diversi 'appetiti'. “Ecco perché la politica deve vigilare: la legalità è un pre-requisito, e su questo non accettiamo lezioni da nessuno, non un tema su cui fondare un cartello elettorale”. Altra 'frecciata' al vice sindaco Trifuoggi. “Ci sono poi partite che si stanno giocando sopra la nostra testa - continua Albano - : in Regione, sento parlare i consiglieri Gerosolimo, Monticelli e Olivieri di una legge organica sulla cultura, e non posso che chiedermi: che tipo di legge si ha in mente? Se si tratta della messa a sistema dei favori che qualche consigliere deve al suo territorio, non è certo la strada giusta. In questo senso L'Aquila, per la tradizione che ha, può giocare un ruolo da protagonista, ma in chiave abruzzese: i campanili vanno assolutamente superati. Di queste problematiche, decisive, in città si parla poco. Eppure, in tanti – nel mondo delle professioni, delle associazioni di categoria, delle attività produttive, delle rappresentanze sindacali e non solo - hanno importanti contributi da fornire al dibattito pubblico. Perciò, pensiamo che in quanto partito di governo, abbiamo la responsabilità di alimentarlo: è chiaro che il clima che si respira in città, in queste settimane, soffoca il confronto, e rischiamo di perdere occasioni per discutere e immaginare il futuro”.

Nello Avellani
 

Cialente: "Mi batterò per le primarie: non c'è spazio per liste civiche che vadano a governare"

"Con Trifuoggi ho un ottimo rapporto di amicizia, dopodiché io personalmente ritengo che il centrosinistra debba presentarsi di nuovo con delle primarie, io mi batterò per questo".

A dirlo è Massimo Cialente che commenta, così, l'intervista del vice Trifuoggi. "Io le ho fatte due volte - ricorda il primo cittadino - anche quando ero già sindaco (nel 2012 contro Vittorio Festuccia, ndr), cosa che hanno fatto in pochi in Italia. Credo molto nelle primarie, se sono primarie politiche. Non credo invece che ci siano spazi per liste civiche che vadano a governare. Non vedo questa società civile, io ho provato a chiamarla e a invitarla a candidarsi ma non tende molto a scendere in campo. Ho visto che molta parte della società civile che parla, nelle elezioni dei Consigli territoriali non è scesa in campo perché non ha voglia di misurarsi. Perché poi una cosa è sentirsi società civile rappresentativa, altra cosa è andare a prendere i voti". 

Riguardo la candidatura di Trifuoggi con una lista 'centrista', Cialente è convinto che avrebbe un impronta di centrodestra, "che non vedo nelle sue corde. Mi piacerebbe, invece, vederlo correre alle primarie, insieme ad altri esponenti del centrosinistra". Una possibilità già esclusa dal vice sindaco che ha spiegato di non volersi legare ad alcun partito.

Il primo cittadino però, pur dicendosi 'amico' di Trifuoggi e pur regalando consigli al vice sindaco, non nasconde che "la campagna elettorale è partita troppo presto: alcune persone hanno sbagliato i tempi". A chi fa riferimento, se non a Trifuoggi? "Anche tra i dirigenti - sottolinea - c'è già un'aria di smobilitazione. E la questione dei precari rientra in questo clima di fine anno. Io non sono per niente soddisfatto di come stanno andando le cose, c'è poca attenzione e bisogna cambiare passo" 

Roberto Ciuffini

Ultima modifica il Lunedì, 02 Novembre 2015 00:26

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