Lunedì, 18 Gennaio 2016 00:51

L'Aquila, tra l'urgenza del mercato e l'attesa della penalizzazione. Senza panico

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E' una situazione difficile che potrebbe tramutarsi in un'impresa quasi eroica come in un' impietosa debacle, quella che sta vivendo L'Aquila calcio.

Il momento è davvero delicato sia per l'arrivo della sentenza che scaraventerà i rossoblù in piena zona play out, sia per la fase in sé del campionato in corso (inverno, rientro dalla pausa, inizio girone di ritorno, mercato di riparazione). La fase cruciale in cui l'anno scorso si fallì (certo l'obiettivo era diverso).

E' necessario dunque mantenere la calma ed allo stesso tempo prendere rapidamente delle importanti decisioni.

Mantenere la calma perché L'Aquila ad oggi ha giocato 18 giornate senza sapere davvero la propria classifica e con una richiesta, da parte della Procura federale, di 31 punti di penalizzazione. Roba da farsi venire una crisi isterica al primo passeggio sbagliato in campo.

Bisogna prendere rapidamente delle decisioni per salvare la stagione e poter così ripartire l'anno prossimo con un nuovo progetto.

Per salvare la stagione è necessario che la società faccia fronte prima di tutto all'emergenza in corso nel reparto difensivo.

Bene l'acquisto dell'estremo Scotti, che ha già esordito ma, portiere a parte, bisognava mettere mano alla linea difensiva già da prima di Pistoia perché su una situazione di per sé non completa (troppi gli errori e i gol presi sopratutto in trasferta) si è aggiunto l'infortunio di Maccarrone e poi anche quello di Di Mercurio.

E' stato acquistato invece da poco anche Emanule Pesoli il cui profilo potrebbe essere quello giusto: un roccioso difensore  centrale (1.87cm) di molta esperienza (classe 80', tanta serie B). Ciò che non va e che a causa delle sue condizioni non era in una partita importantissima come quella in toscana e sarà a disposizione tra più di una settimana mentre però non si possono continuare a regalare punti.

In più non basta. A Perrone va data la possibilità di giocare anche con la difesa a quattro con terzini di una certa qualità e che diano sicurezza. L'infortunio di Di Mercurio in tal senso non aiuta. Si parlava dell'interessamento a Davide Vitturini. A che punto siamo, quando arriverà? Se non arrivasse lui chi potrebbe essere un'altra soluzione?

La difesa a 4 è infatti necessaria perché Perrone - sopratutto in trasferta - non può giocare sempre a tre, tirando fuori dal cilindro nuovi moduli, interpreti e ruoli.

Per capirci, Sandomenico può giocare eventualmente come quinto di centrocampo solo se assistito da tre centrali esperti e di qualità, e Cosentini, da poco inventato centrale con buonissimi risultati, può giocare così bene in quel nuovi ruolo solo se affiancato da giocatori come Maccarrone e si spera Pesoli.

In tutto ciò in molti stentano a comprendere Perrone nella preferenza di Anderson su Sanni, praticamente sempre in panchina nelle ultime settimane.

Per il resto - reparto di mediana ad attacco - L'Aquila appare una squadra di categoria, con un tecnico capace, cresciuta nel corso del campionato anche se certo, ancora in cerca di sé stessa.

Per riuscire però nell'impresa ed evitare i play out, è utilissima anche un'altra punta. Questo sopratutto in base alla penalizzazione. Facendo un discorso basato solo su delle congetture, fatte però su considerazioni pragmatiche legate a quella che è sembrata la prassi ultima della giustizia sportiva, dopo una richiesta di 31 punti la Corte ne potrebbe chiedere in primo grado anche 15 per non 'umiliare' - per così dire - la richiesta della Procura. In secondo grado si potrebbe arrivare verosimilmente a 10-12. Legittimo sperare in maggiore clemenza, ma si parta purtroppo dall'inaspettata severità della richiesta. A brevissimo ne sapremo di più comunque. Quello che certo è che dopo la vittoria di Teramo e Pistoiese i play out da ieri sono a 19punti.

La società come detto prima, deve fare in fretta e di più, nonostante gli errori di gestione che negli anni precedenti, l'hanno portata a dover ora ripianare il debito e rimodulare il budget in quest'anno di transizione. Questo purtoppo lo si sapeva sin dall'inizio di questa gestione iniziata dopo i fattacci di Dirty Soccer e la contestata responsabilità oggettiva.

L'Aquila calcio non è più d'altronde l'immacolata favola degli imprenditori della ricostruzione che si uniscono per ridare un sogno alla città, è diventata qualcosa di più complicato, in un'altra fase della ricostruzione e con inaspettate turbolenze (le accuse della Procura a Gizzi e Mancini)

E' in questa situazione che ora il Presidente Chiodi in primis è chiamato a fare ulteriori sforzi, e con lui tutte le altre componenti - dalla squadra alla piazza - devono dare tutto per salvare il 'sogno'.

 

Ultima modifica il Lunedì, 18 Gennaio 2016 01:31

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