Martedì, 02 Febbraio 2016 20:02

"L'Aquila dovrà salvarsi al Fattori"

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"L'Aquila dovrà salvarsi al Fattori". A dirlo ai tifosi, al termine di una lunga giornata, è il direttore generale Fabio Aureli, reduce insieme a tutto il Cda dell'Aquila calcio (con la significativa aggiunta di Eliseo Iannini) dall'incontro con il sindaco Massimo Cialente sullo stadio d'Acquasanta e che ha visto compiersi il blitz di una cinquantina di tifosi con l'intenzione di 'premere' per poter disputare, almeno da marzo, le gare dell'Aquila nel nuovo agognato stadio.

Quella di Aureli è una frase che tira le somme dopo gli utlimissimi sviluppi ed al termine dell'ennesimo incontro. Una considerazione pragmatica, necesseria per concentrare le energie dove servono escludendo possibilità purtroppo remote in questo difficilissimo anno di transizione. 

Oramai, la storia del nuovo stadio nel capoluogo abruzzese è divenuta quasi una barzelletta, viste le difficoltà che l'opera pubblica ha attraversato nei decenni senza mai essere compiutamente realizzata, nonostante le tante promesse. Adesso che non è poi così lontanta dal vedere la luce, non ci riesce sostanzialmente per tempi tecnici (mal calcolati evidentemente) dovuti alla burocrazia, e nonostante il presidente Corrado Chiodi abbia assicurato ai tifosi di aver raggiunto l'accordo col Comune sulla gestione.

Peccato, perché hannno ragione i Red Blue Eagles e il Supporter's Trust quando dicono che la nuova struttura sarebbe stata molto utile alla squadra di Perrone per salvarsi. Non sarà, però, quasi certamente così, soprattutto (ma non solo) per via dei tempi legati ai lavori per la video sorveglianza.

Quasi cento telecamere volute dalla questura, in quanto lo stadio come noto sarà "senza barriere", ma con 100 occhi puntati in ogni angolo dell'impianto.

L'appalto è stato aggiudicato il 13 gennaio, ma a partire da quella data si attendono massimo 40 giorni per avere il certificato antimafia (che potrebbe arrivare anche domani, in realtà). Dopo i 40 ne dovranno decorrere altri 35 della cosidetta fase di stand stillquella insomma in cui prima della firma del contratto si da' il tempo alle altre imprese per fare eventuali ricorsi. Se questi non ci saranno (come si spera) per l'installazione vera e propria sono previsti 28 giorni, che tra festivi ed imprevisti possono diventare facilmente 40. Infine, dopo tutti i collaudi del caso, la Comissione spettacoli dovrà dare il parere positivo.  Insomma se tutto andasse per il verso giusto si parlerebbe comunque della seconda metà di aprile.

Ma le telecamere non sono l'unica delle questioni: i seggiolini arriveranno - se tutto va bene - a marzo e dovranno essere impiantati. Parallelamente c'è anche la questione dei cosiddetti lavori complementari per cui il Comune dovrà fare un nuovo bando e che comprendono l'intallazione di una griglia che copra i cosiddetti finestroni dietro la curva ospite, la ritinteggiatura, la sala stampa ed altre cose ancora. Opere quest'ultime che potrebbero essere fatte anche in un secondo momento come hanno sostenuto a gran voce i tifosi che hanno scelto di badare alla sostanza e non alla forma (la pensa ugualmente anche il Comune?). Ovvio, infatti, che se si dovessero aspettare i tempi anche per quest'altro bando si arriverebbe probabilmente a luglio.

Ma in tutto questo groviglio di promesse, burocrazia e false speranze, pare emergere una sola amara quanto pragmatica verità: L'Aquila dovrà salvarsi al Fattori. A cominiciare da sabato 6 febbraio alle 14 contro l'Ancona quando incontrerà i dorici trovandosi per la prima volta al terz'ultimo posto a causa della penalizzazione per il processo dirty soccer

Per chi tiene ai colori rossoblù, non resta che recarsi nel vecchio Stadio Fattori così che, in buon numero - nonostante la siderale distanza dal terreno di gioco - si possa far sentire comunque la propria passione. 

Ultima modifica il Martedì, 02 Febbraio 2016 22:41

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