Lunedì, 21 Marzo 2016 17:00

Rugby, Italdonne unica a vincere nel Sei Nazioni. Un successo targato (anche) Belve e Gran Sasso

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L'abbiamo scritto anche lo scorso anno [leggi gli articoli]: negli ultimi tempi (bui) del rugby italiano a livello internazionale, l'unica nazionale azzurra a vincere è quella femminile. L'unica squadra, ad oggi, capace di competere nel Sei Nazioni. Una nazionale fatta di giocatrici che militano (quasi) tutte nel massimo campionato italiano, e che non frequentano accademie d'élite o franchigie federali, ma che umilmente si stanno ritagliando con i risultati lo spazio che compete loro.

La dimostrazione c'è stata anche ieri: dopo un torneo comunque peggiore del precedente - che aveva visto l'Italrugby donne raggiungere la storica terza posizione - le ragazze allenate dal tecnico aquilano Andrea Di Giandomenico hanno espugnato Port Talbot vincendo 16-12 in Galles, contro le rosse britanniche, di fronte a duemila spettatori.

Una vittoria che si aggiunge a quella interna nella terza giornata contro la Scozia (22-7) e che rappresenta l'unica luce nel Six Nations 2016, considerando le sei sconfitte su altrettante gare per le nazionali maschili seniores e under 20.

Oltre a Di Giandomenico - originario del capoluogo abruzzese ma residente da anni in Emilia - altri due sono i "vanti" del movimento rugbistico aquilano presenti ieri in Galles: ha giocato tutti gli ottanta minuti con la maglia numero 1 il pilone Elisa Cucchiella, veterana della nazionale in forza alle Belve Neroverdi (Serie A), unica compagine femminile in Italia a gestire un campo sportivo in autonomia (a Poggio Picenze) e riferimento per il rugby donne in tutta la regione.

Inoltre, ieri a Port Talbot era presente nello staff Giuseppe Stifano, medico sociale della Gran Sasso (Serie A) di recente diventato anche "azzurro".

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