Mercoledì, 28 Agosto 2013 15:10

L'Aquila Calcio si presenta alla città, Chiodi: "Nel nostro Dna la voglia di vincere"

di 

Nell'ambito della Perdonanza Celestiniana, L'Aquila Calcio si è presentata ieri sera alla città. E' stata una bella festa, dal ritmo vivace, con l'abile presentazione di Enrico Giancarli, Matteo Vespasiani e Roberta Valerio alla presenza di svariate autorità cittadine e qualche centinaio di tifosi aquilani: non una folla oceanica insomma, ma il pubblico accorso per vedere la rosa 2013-2014 e i suoi nuovi protagonisti non è mancato.

E c'era, ovviamente, tutta la squadra e lo staff tecnico con i nuovi De Sousa, Del Pinto, Frediani, Ciciretti, Zaffagnini, Corapi. Presente anche una delegazione dell'Aquila Rugby, con il presidente Augusto Iovenitti, il nuovo direttore generale Luigi Fabiani e Alessandro Cialone (i neroverdi ancora non sciolgono il nodo di chi sarà il capitano, dopo la partenza di Di Massimo). Ospiti d'eccezione le due modelle aquilane Claudia Romani e Alessia Reato.

A prendere la parola, ad inizio cerimonia, è stata però un'altra donna: un'emozionata Stefania Pezzopane ha voluto ringraziare i ragazzi che "hanno fatto vincere L'Aquila" e il Presidente Chiodi e tutta la società per cui la Senatrice ha chiesto "un applauso per una volta generoso, non diffidente, non incredulo perché quando c'è stata la vittoria abbiamo detto: se ce l'hanno fatta loro ce la faremo anche noi a ricostruire L'Aquila".

E proprio il presidente rossoblù Corrado Chiodi si è lasciato sfuggire una promessa ("Il mercato chiude il due settembre, ci saranno ancora sorprese") e un'outing importante che tutti aspettavano: "C'eravamo detti che era un anno di transizione, ma nel nostro Dna c'è la voglia di vincere e fare bene".

Bel segnale la presenza dell'Aquila Rugby: Alessandro Cialone ha scambiato il pallone ovale con quello tondo del capitano rossoblù Pomante. "Siamo due rami dello stesso albero, tutti e due rappresentiamo L'Aquila" ha detto Chiodi a cui ha fatto eco il Presidente neroverde Iovenitti: "Quest'anno abbiamo sofferto ma vogliamo riportare L'Aquila al palcoscenico che gli appartiene per avere due squadre, nel calcio e nel rugby, ai massimi livelli".

Premio dall'assessorato allo sport anche per il conduttore Enrico Giancarli che, pochi giorni fa, ha vinto in Austria il titolo mondiale giornalisti di ciclismo.

Le parole dell'assessora allo sport Emanuela Iorio erano tra le più attese. La piazza, infatti, è stata informata dell'agibilità del Fattori per la prima di campionato, ma sembra non disposta a fare concessioni sui ritardi per il trasferimento nel nuovo impianto di Acquasanta, previsto ormai per dicembre. Nonostante qualche fischio al momento di salire sul palco, l'assessora ha spiegato con grinta: "con notevole sforzo il Comune ha reso agibile lo stadio Fattori con tutti i certificati che non erano mai stati ottenuti. Ma l'obiettivo principale - ha aggiunto - rimane il nuovo stadio di Acquasanta. I lavori sono iniziati lo scorso novembre. Poi c'è stato il progetto del Coni per renderlo il primo stadio pubblico completamente senza barriere ed è iniziata una nuova trafila per le certificazioni che hanno comportato altri ritardi. Il 20 settembre – ha poi annunciato Iorio – abbiamo la prossima riunione con la Regione. Abbiamo fatto una richiesta di rimodulazione della legge 41 con la quale verrebbero stanziati 1milione 470mila euro solo per il nuovo stadio".

Applausi a scena aperta per Giovanni Pagliari, il mister della promozione e sempre più figura chiave dell'Aquila Calcio: "La mia sola promessa è che tutti daremo tutto quello che abbiamo dentro". Nonostante si giocherà con forti corazzate, Pagliari ribadisce la sua filosofia: "I nomi non hanno mai vinto, mi preoccupo di costruire un gruppo forte con un' idea di calcio e unione di intenti. Ce la giocheremo su tutti i campi". Ormai il legame tra l'allenatore di Tolentino e L'Aquila è forte: "Abbiamo l'obbligo, in certe città che hanno una storia e hanno sofferto, di capire dove alleni perché il tessuto sociale condiziona e dà più entusiasmo al nostro lavoro".

Sullo sciopero indetto dall'Associazione calciatori (Aic) contro l'imposizione di un'età media di 25 anni nella formazioni, il mister ha le idee chiare: "Per me è un falso problema. Penso che in Italia abbiamo l'abitudine di chiudere le stalle quando i buoi sono usciti - ha detto tra gli appalusi - il problema doveva essere affrontato la prima volta che è stata imposta la regola del giovane. Io a 17 anni giocavo a Perugia. Chi è forte gioca, chi no resta a casa".

Ma il punto della situazione per la categoria calciatori lo fa giustamente il capitano Pomante. Si gioca o no? Voi che fate? "Aspettiamo giovedì e vediamo cosa dice l'Aic".

Le ultime voci sembrano andare verso una revoca dello sciopero.

Per quanto riguarda i giovani di casa, Amato Ciciretti porta ancora il gesso. Si spera possa rientrare tra due settimane o poco più.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Agosto 2013 02:18

Articoli correlati (da tag)

Chiudi