Lunedì, 09 Settembre 2013 00:23

Calcio, vittoria storica dell'Aquila a Lecce. Il racconto della trasferta

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Il gol su rigore di Saveriano Infantino visto dalla curva rossoblù

Capita, a volte, di scrivere una piccola pagina di storia. E’ quello che ha fatto L’Aquila al "Via del mare" di Lecce, dove i rossoblù hanno giocato una partita unica: gol-perla di De Sousa e un capolavoro di secondo tempo chiudendo la partita col risultato di 2-1, in uno stadio in cui i circa cento tifosi aquilani al seguito sono stati il 12esimo uomo in campo, fino al tripudio finale; la curva del Lecce era chiusa per sanzionare i giallorossi dopo i disordini della finale play off dell’anno scorso col Carpi. A fine partita, il pubblico di casa fischierà sonoramente i giallorossi, applaudendo gli aquilani.

Così - dopo il fallimento, l’anno senza calcio, le stagioni di Eccellenza, il terremoto, Prato e la risalita in C1 - la vittoria in trasferta contro il Lecce di Miccoli, che solo tre anni fa giocava in serie A, costituisce non solo un riscatto, ma la consapevolezza di essere forti e giocarsi le proprie carte in questa stagione. Merito del mister Pagliari che ha impostato una partita perfetta schierando un 4-3-3. Dopo aver fatto sfogare i giallorossi nei primi trenta minuti puntando sule ripartenze, L’Aquila ha trovato l’euro gol di De Sousa, finalmente punta centrale, di quelle che nel capoluogo abruzzese non si vedevano da tempo. Al 41’ l’attaccante ha ricevuto palla a qualche metro dal limite dell’area, con un tocco ha alzato la sfera per girarsi e ha scoccato una saetta nell’angolo sinistro. Un gol mostruoso in cui l’attaccante ha dimostrato di avere il senso della porta, senza neanche vederla.

E Miccoli? Gizzi (si Gizzi, autore di una grandissima partita) lo ferma. Al 30’ il giovane aquilano entra sul Romario del Salento in scivolata mentre sta per battere a colpo sicuro. L’intervento è pulitissimo e vale come un gol. Nel secondo tempo ci si aspetta la rabbia del Lecce e il vantaggio da difendere coi denti per gli aquilani, sempre abbracciati dal calore dei propri tifosi. Invece a giocare a viso aperto sono ancora gli abruzzesi, con Ciccio Corapi a distribuire palloni e dettare i tempi di una squadra che gira a tutto campo. Zaffagnini lì dietro fa benissimo, Carcione sfiora il raddoppio da lontano col portiere fuori dai pali, Frediani corre e palleggia come fanno i giovani che hanno classe da vendere e De Sousa nasconde il pallone ai difensori leccesi .

foto1I padroni di casa invece vanno in affanno, con alcune prestazioni davvero insufficienti e il pubblico che, giustamente, li fischia. Poi arrivano i crampi per i rossoblù, una formazione in cui l’unico limite finora, sembra essere quello di avere una rosa corta. Entrano Infantino al posto di De Sousa e Ciotola al posto di Triarico. Così accade che all’ 80’ proprio Ciotola si scatena sulla fascia destra puntando la porta e costringendo un difensore del Lecce ad abbatterlo fallosamente. Sul dischetto, con rabbia, va Infantino che non si accontenta di un tiro qualsiasi, ma spiazza il portiere con un colpo di piatto dall’altra parte. Al "Via del mare" per un attimo cala un silenzio incredulo, rotto solo dagli aquilani che si stropicciano gli occhi e capiscono che stanno per portare a casa i tre punti.

Accade, a volte, di scrivere una piccola pagina di storia sportiva che poi a L’Aquila, solo sportiva non è. Capita di assitere alla scrittura di questa pagina ma allo stesso tempo farne parte, contribuire al risultato della vittoria. E’ quello che hanno fatto i tifosi dell’Aquila, tra cui mi trovavo, assiepati in curva. Quando una cosa del genere sta succedendo lo senti, e squadra e tifoseria sono una cosa sola, un corpo unico che si fonde e gioca, in una sorta di trance collettiva.

Capita, e non sarebbe stato lo stesso senza esserci. Dopo due anni di assenza per protesta contro la tessera del tifoso, quella di Lecce è stata la prima trasferta dei Red Blue Eagles, che hanno organizzato un pulman per non lasciare sola “la valorosa” squadra rossoblù, come la chiamano. E non poteva esserci miglior ritorno.

Poi la storia dice che nei minuti di recupero ha segnato anche un certo Miccoli, che fino all’anno scorso giocava in seria A e prima anche in nazionale. Ecco, rimarrà anche questo sui tabellini: Lecce – L’Aquila 1 a 2 Marcatori: De Sousa, Infantino, Miccoli. L’Aquila ora è a quattro punti, seconda in classifica dopo due giornate. Al comando un’abituale sorpresa: il Pontedera.
Domenica prossima i rossoblù incontreranno un'altra compagine a quota quattro: il Pisa. Sarà l'occasione anche di uno scontro tutto in famiglia tra Giovanni e Dino Pagliari.

Ultima modifica il Lunedì, 30 Settembre 2013 01:05

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