Finisce con Valenti in lacrime sotto la curva, 'abbracciato' dai tifosi rossoblu.
E' l'ultima istantanea di un pomeriggio da dimenticare per L'Aquila calcio che, sul verde del 'Gran Sasso d'Italia' cede al Castelfidardo; finisce 2-1 per i marchigiani, risultato che lascia l'amaro in bocca ai ragazzi di Battistini che non meritavano affatto di perdere.
Il mister rossoblu deve fare i conti con le assenze di Boldrini e Pupeschi infortunati, oltre a Buscé infortunato; il modulo non cambia, 3-4-3 con Brenci a destra, sulla linea del centrocampo, Ruci accanto a Steri e Sieno sulla sinistra. In difesa Cafiero, Esposito ed Ibojo, in avanti giostrano Valenti, Ibe e Padovani. I marchigiani di Vagnoni rispondono con un 4-3-3 molto corto: Bordi, Giovagnoli, Lispi e Massi in difesa, Pigini e Borgese con Trillini agiscono al centro del campo, con Mihaylov, Minella e Montagnoli in attacco.
Parte forte il Castelfidardo che si dimostra compagine attrezzata per arrivare fino in fondo nelle posizioni di testa; il destro di Minella al 15° sveglia i rossoblu che, 7 minuti dopo, trovano il gol con Ibojo: Emmanuele di Pisa, però, annulla tra le proteste rossoblu per un sospetto fuorigioco. Alla mezz'ora, straordinario tracciante di Valenti che pesca Padovani: l'attaccante aquilano sbaglia il controllo da posizione favorevole. L'Aquila sembra in controllo del match ma al 35° Mihaylov penetra in area e si lascia cadere, stretto tra Sieno e Ibojo: l'arbitro fischia il calcio di rigore. Dagli undici metri, trasforma Minella. Al fischio finale del primo tempo, viene espulso Battistini per proteste.
La ripresa si apre con un miracolo del giovanissimo Selvaggio su punizione di Valenti. Passano pochi minuti e l'arbitro fiscia un rigore per i rossoblu, per un tocco di mano di Minella su corner aquilano: il portiere marchigiano però, in stato di grazia, ipnotizza Valenti. Dalla tribuna, Battistini prova a cambiare volto al match inserendo Marra e Di Paolo e passando ad un modulo speculare al Castelfidardo. Non funziona: al 32°, i rossoblu perdono una brutta palla, Montagnoli punta l'area, aggira la difesa e con un tiro ad incrociare gela il 'Gran Sasso d'Italia'; il 2-0 dei marchigiani chiude virtualmente la partita.
L'Aquila non molla ma trova il gol che avrebbe potuto riaprire la partita soltanto al 49° con Fabrizi che, in mischia, beffa Selvaggio. Sul gol, l'arbitro fischia la fine dell'incontro.
IL TABELLINO
L'AQUILA - CASTELFIDARDO 1-2
MARCATORI Minella al 37' p.t., Montagnoli al 32', Fabrizi al 49' s.t.
L'AQUILA (3-4-3) Farroni; Cafiero (dal 43' s.t. Boninsegni), Esposito, Ibojo; Brenci (dal 26' s.t. Marra), Ruci, Steri, Sieno (dal 26' s.t. Di Paolo); Valenti, Ibe, Padovani (dal 8' s.t. Fabrizi). (Rosano, Dosa, Sbarzella, Fermo, Sebastiani).
CASTELFIDARDO (4-3-3) Selvaggio; Bordi, Giovagnoli, Lispi, Massi; Pigini, Borgese, Trillini (dal 20' s.t. Grazioso); Mihaylov, Minella (dal 48' s.t. Calabrese), Montagnoli (dal 37' s.t. Mantini). (Bottaluscio, Di Sabato, Di Natale, Ghiani, Giuliani, Giannantonio). All. Vagnoni.
ARBITRO Emmanuele di Pisa.
Ammoniti Sieno, Montagnoli, Ibojo, Selvaggio, Borgese. Espulsi Battistini e Greco. Angoli 6-0.