A tre giorni dalla nomina, il nuovo consiglio d'amministrazione dell'Aquila calcio si è presentato alla città, con una conferenza stampa organizzata nella sede operativa del sodalizio, nel ventre dello stadio 'Gran Sasso d'Italia'. Attorno al tavolo, il presidente del Cda Corrado Del Giudice, Giulio Dionisi e Pietro Rotilio.
"Stamane abbiamo avuto un incontro con i soci - ha svelato Del Giudice - e ci è stata confermata la volontà di portare avanti la stagione, non indebolendo la squadra ma provando, anzi, ad accontentare il mister Pierfrancesco Battistini che ha chiesto alcuni piccoli aggiustamenti in rosa. E' stata versata una mensilità ai calciatori, oltre ad alcune pendenze pregresse - ha aggiunto il dirigente salernitano - e ci è stato assicurato che, prima delle festività natalizie, ne verrà pagata un'altra. Siamo soddisfatti: ci è stata manifestata la volontà di programmare per costruire".
Concetto ribadito anche da Giulio Dionisi: "la volontà del presidente Corrado Chiodi e dei soci è di gettare le basi per il prossimo campionato, per tentare di riportare la squadra in Lega Pro. Sono aquilano", ha tenuto a sottolineare Dionisi, "e di promesse in questi anni, ne ho sentite tante: stavolta, però, i soci hanno manifestato unità d'intenti. Siamo fiduciosi".
In sostanza, il consiglio d'amministrazione si è fidato sulla parola. "Crediamo in ciò che ci hanno detto: sono stati assunti impegni chiari, è stato stabilito quanto dovranno versare ogni mese per garantire la stagione, gli importi che ogni socio dovrà assicurare", ha ribadito Del Giudice; "la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro per programmare il futuro dell'Aquila calcio: in quella occasione, presenteremo il nostro progetto sportivo. E' chiaro che se dovessero venire meno le promesse fatte, se la società dovesse mancare nel pagamento della seconda mensilità prima delle feste e non dovesse assicurare i fondi per il prosieguo della stagione, saremmo costretti a rimettere l'incarico".
D'altra parte, i tempi stringono: entro la prima metà del mese dovranno essere versati 243mila euro tra Iva pregressa e stipendi: "non ci fosse la volontà di mantenere gli impegni - ha chiosato però Dionisi - i soci non avrebbero provveduto a versare la prima mensilità da 30-35mila euro".
Dunque, il consigliere d'amministrazione ha spiazzato i giornalisti presenti in sala stampa: "con l'addio dell'amministratore uscente (Antonio Ranucci, ndr), pare che la cordata guidata dall'imprenditore Umberto Fioravanti si disponibile ad entrare in società"; un vero e proprio colpo di scena, a dire il vero, l'ennesimo di una vicenda intricata e nient'affatto chiarita: la cordata così detta dei 'romani', guidata, appunto, da Fioravanti, è stata vicinissima all'acquisto dell'Aquila calcio in estate: l'atteso closing è saltato, così si è detto, per le mancanze dei soci che avevano assunto impegni che non sono stati in grado di mantenere, in particolare per la copertura dei debiti pregressi che, in realtà, non sono stati ancora cristallizzati non essendo stato approvato il bilancio.
E a proposito di bilancio, Dionisi ha confermato che il documento finanziario è al vaglio di uno studio romano che sta mettendo mano alla prima - discussa - bozza redatta da Ranucci; "in sede, non abbiamo trovato neanche un foglio di carta", l'atto d'accusa di Dionisi, "assolutamente nulla. Ho chiesto all'amministratore uscente gli accessi ai conti bancari, e mi è stato risposto che dovrò andare a prenderli a Viterbo: ebbene, domani andrò".
Altro che "desiderio di un avvicendamento nell'amministrazione della società", altro che "disponibilità e vicinanza al sodalizio sportivo": Ranucci è andato via sbattendo la porta ed ora i nodi stanno venendo al pettine. Del Giudice ha aggiunto che le porte della società saranno aperte ad imprenditori interessati al progetto L'Aquila calcio, "ma le mie parole non devono dare adito a dubbi - ha tenuto a chiarire - non è una richiesta d'aiuto economico, non ne abbiamo bisogno"; quindi, un'altra stoccata a Ranucci: "fino ad ora, sembrava che l'ostacolo fosse una sola persona: ebbene, non abbiamo più alibi. Ci hanno chiamato per assumerci delle responsabilità, per gestire l'investimento dei soci che, altrimenti, non avrebbero più messo un euro".
Come a dire che il rapporto tra la proprietà e Ranucci era, oramai, più che logorato.
Del Giudice ha anche ribadito che non è rappresentante di alcun gruppo d'imprenditori interessati ai rossoblu, come si vocifera con insistenza da giorni: "è vero, ero a capo di una cordata di professionisti interessati ad acquisire una squadra di Lega Pro; sono ancora interessati, ma ad un sodalizio d'altra categoria, come detto".
Sottolineando l'impegno della squadra, capace di lavorare "tra mille difficoltà", e i meriti dello staff tecnico, Dionisi ha infine lanciato un appello ai tifosi, affinché tornino allo stadio: "Dateci un poco di tempo, vi chiediamo soltanto questo", le sue parole; "ci stiamo mettendo la faccia - ha aggiunto Pietro Rotilio, visibilmente emozionato - sono aquilano anch'io, e se non avessi creduto fermamente nella volontà di Chiodi e dei soci non avrei accettato l'incarico".
Sta di fatto che, di nuovo, il presidente e i soci della srl non si sono visti, sono sfuggiti al confronto con i giornalisti e con i tifosi. E ad una piazza che, negli ultimi due anni, ne ha viste e sentite tante, le rassicurazioni del nuovo Cda sulla effettiva volontà della proprietà non possono certo bastare. C'è diffidenza, sfiducia nell'operato di chi ha portato L'Aquila calcio sul baratro dell'ennesimo fallimento. Sarà soltanto il tempo a dire se, stavolta, gli impegni assunti saranno rispettati; basterà aspettare la metà di dicembre, capire se verranno effettivamente pagati gli stipendi e se la rosa attuale sarà mantenuta. Sarà il tempo a dire se, stavolta, ci sarà la volontà di programmare una stagione diversa, per tentare, di nuovo, la scalata alla Lega Pro.
Intanto, sul fronte mercato non è un mistero che il fantasista Valenti sia nel mirino di una squadra importante, l'ha lasciato intendere Del Giudice pur senza mai nominare il calciatore: "Ci sono richieste per due nostri atleti; su uno, in particolare, è forte l'attenzione di una squadra di grande ambizione, prima in classifica e che punta alla promozione in Lega Pro, un sodalizio che sarebbe pronto a sborsare 5-6 mila euro al mese per il calciatore: lo ribadiamo, la società non ha alcuna intenzione di cedere suoi atleti, in questi casi, però, conta molto anche la volontà del ragazzo".
A dire che Valenti potrebbe davvero lasciare L'Aquila calcio.