Sabato, 16 Novembre 2013 19:49

L'Aquila segna due gran gol ma si fa riprendere, schiacciata dal Benevento

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E' finita con una delusione per i 3mila del Fattori. Eppure contro il Benevento (guarda la fotogallery) per i rossoblù si era messa bene, benissimo con due gran gol nel primo tempo arrivati nella prima mezz'ora, forse troppo presto si potrebbe dire.

Prima Frediani, con una splendida azione personale che ha bucato la difesa avversaria, e poi Del Pinto con un grandioso tiro da fuori, sembravano aver messo sui giusti binari la partita contro una squadra forte come il Benevento, tra le favorite del campionato, anche se in crisi.

E invece dopo una lunga fase di spinta, durata per tutta l'ultima mezz'ora, i giallorossi campani sono riusciti a concretizzare. Prima trasformando un rigore, paradossalmente scaturito da un contropiede e realizzato da Evacuo al 39', e poi con un lancio lungo su cui Campagnacci ha toccato per Di Meo che al 47' ha gonfiato la rete sotto la curva Sud.

Si dirà che forse, invece degli attaccanti, mister Giovanni Pagliari poteva inserire più "umilmente" un centrocampista come Gallozzi. Ma il tabellino racconta che la terza sostituzione vede il classico cambio tra De Sousa ed Infantino, sul 2-0, quattro minuti prima del rigore.

Pagliari negli spogliatoi spiega: "Avevo visto il pericolo e invece di far entrare un centrocampista ho fatto entrare gli attaccanti perché notavo che ci stavamo abbassando e allora volevo ripartire in contropiede per non correre i rischi che poi invece abbiamo corso alla fine. L'intenzione - svela l'allenatore di Tolentino - era quella di giocare con un 4-1-4-1 con Carcione davanti la coppia centrale difensiva a cercare di intercettare le palle sparate avanti. Certo si poteva far entrare Gallozzi ma non credo sia stato un cambio a determinare la partita. Con questa squadra ci siamo levati delle soddisfazioni per la positività creata insieme e io non voglio mettergli paura. Infantino quando è entrato ha fatto bene, ha sempre tenuto palla ed è sempre stato importante anche in fase di non possesso. Poi se si prende gol la responsabilità è dell'allenatore. Sicuramente avrò sbagliato anch'io, non è un problema".

Peccato, perché se i due gol arrivati in pochi minuti sotto alcuni timidi raggi di sole fossero bastati, come sembrava, L'Aquila oggi sarebbe al primo posto che invece è occupato dal Frosinone, solitario a 23 punti. Seguono il Pisa a 22 e poi i rossoblù insieme al Pontedera terze a 21,in un a classifica sempre più corta che vede il Catanzaro (rimontato all'ultimo dalla Salernitana) a 20 punti e un redivivo Perugia a 19.

L'Aquila e Pontedera dunque, terze a pari punti, che si affronteranno in Toscana domenica prossima con L'Aquila che continua ad avere una partita giocata in meno rispetto a tutte le altre che gli sono sopra.

L'Aquila ha pagato sicuramente anche un Ciccio Corapi non al 100%: "Fino al 60 ha tenuto duro ed ha giocato bene - dice Pagliari - dopo negli ultimi 10minuti mi sono accorto che era molto stanco". E' sembrata ripagata la fiducia data dal mister a Ciciretti autore di una buona prestazione.

Certo il gol subìto all'ultimo dopo oggi, Perugia e Barletta inizia ad essere una preoccupante, cattiva abitudine.

"Abbiamo pagato anche qualche inesperienza - ha analizzato negli spogliatoi Pagliari - perché noi non abbiamo gente che ha 400 partite . Però non posso rimproverare i ragazzi se non per il fatto che la squadra deve giocare a calcio e non abbassarsi e difendersi, perché quando giochiamo a calcio possiamo mettere in difficoltà tutti come abbiamo fatto fino ad oggi".

Per Pagliari la rimonta Beneventana non è stato però tanto il frutto di un calo fisico, né tantomeno di una questione psicologica ("se avessimo giocato tutti i 90' come il primo tempo sarebbe stata una prestazione stratosferica, invece i ritmi si sono abbassati e noi eravamo un po' stanchi") ma più semplicemente determinata dal fatto che "quando metti dentro Campagnacci, Buonaiuto, Altinier con Evacuo e ti sparano palla, non è che arriva sui piedi di cinque ragazzini della primavera ma su cinque attaccanti fortissimi da serie B ed è normale che la difesa si senta sotto pressione".

 

Ultima modifica il Domenica, 17 Novembre 2013 01:32

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