L'Aquila calcio, il giocattolo si è rotto. 

A seguito dell'assemblea dei soci andata deserta, con la mancata approvazione - l'ennesima - del bilancio, a seguito delle dimissioni presentate da Feliciantonio Maurizi, Franco Cianca e Antonello Ciocca, addetti alle relazioni esterne e ai rapporti con la tifoseria, e della lettera del Comune dell'Aquila con l'avviso di sfratto alla società per il mancato pagamento dei canoni d'affitto dello stadio 'Italo Acconcia - Gran Sasso d'Italia', in giornata hanno detto basta anche i collaboratori dell'ufficio stampa e della segreteria, Daniela Rosone, Giulio Cesaretti, Daniele Mastrantonio, Mario Bastida, Giuliano Visco e Pietro Rotilio.

Ci eravamo ripromessi di terminare questa stagione sportiva che doveva essere, ma lo è stato solo nelle intenzioni, quella della tranquillità e del rilancio. Invece, subito, abbiamo compreso che la stagione sarebbe stata ancora peggiore di quella passata e non certo a causa di mister, staff e squadra che hanno meritato e meriteranno sempre tutto il nostro rispetto per aver lavorato e lottato come noi, del resto, da soli e in mezzo a mille difficoltà", si legge in una nota accorata. "Abbiamo proseguito il nostro lavoro soltanto per senso di responsabilità e amore per i nostri colori e lo abbiamo fatto solo ed esclusivamente per questa squadra che ci ha fatto sentire parte di un gruppo solido e straordinario. Ma tutte le cose hanno un tempo e noi, come altri, ce lo eravamo dato come appuntamento nell'assemblea dei soci che poi come sapete è andata deserta. Ci è sembrato un segnale che oggi ci impone una riflessione seria. Non ce la sentiamo più di avallare una situazione e uno stato di cose che per noi non sono più tollerabili e giustificabili".

Per questo, "seppur con la morte nel cuore e con sincero dispiacere", i collaboratori hanno rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi essendo ormai da troppo tempo in disaccordo con la gestione del club. "Non c'è più, a nostro giudizio, la serenità in tutti noi per proseguire un percorso insieme. Ovviamente resteremo i primi tifosi de L'Aquila Calcio, come del resto lo siamo sempre stati e non c'è neanche bisogno di sottolinearlo, augurandoci che in un futuro non troppo lontano possa esserci una svolta che restituisca dignità al calcio del capoluogo. Saremo sempre a fianco di questa squadra ma alcune scelte e alcune decisioni per noi oggi non sono più rinviabili".