Davanti le telecamere di Rai Sport e in uno stadio Fattori sotto zero, L'Aquila capolista fa la peggior prestazione della stagione e concede tutta la posta al Gubbio.
Pagliari al fischio d'inizio conferma la squadra di Pontedera per intero, ma poi cambia ad inizio ripresa inserendo Corapi e Ciciretti per Agnello e Ciotola.
Le cose migliorano un po', ma non è proprio giornata per gli undici con le nuove maglie rossoblù, a cui non riescono i soliti fraseggi di gioco negli spazi e mancano totalmente di idee negli ultimi 10 metri. Il primo vero tiro nella porta umbra arriverà a pochi minuti dal termine con una conclusione di Carcione. Poco dopo, al 43', arriverà anche il 2-1 di capitan Pomante ma sarà troppo tardi.
Agli umbri al contrario va tutto per il verso giusto: segnano ad inizio partita con Baccolo, che trova la difesa un po' impreparata, e trovano il jolly al 41' con una super punizione dell'ex Falconieri.
L'Aquila prova a recuperare premendo generosamente per tutta la gara, in particolare nel secondo tempo, ma non riesce mai ad essere incisiva e bucare la difesa d'acciaio del Gubbio che durante il match trasforma il suo modulo in un blindato 5-4-1.
La determinata concretezza eugubina alla fine avrà la meglio sul maggior tasso tecnico della squadra aquilana, sacrificato dal campo gelato.
L'Aquila che però recrimina per un rigore, apparso netto ai più, su Ciotola al 12' che avrebbe riequilibrato la gara la momento giusto.
"Devo comunque fare i complimenti alla squadra per averci provato fino alla fine" dirà Pagliari negli spogliatoi.
"Con squadre come il Gubbio non devi prender gol perché poi si chiudono in 11 e noi abbiamo fatto una delle prestazione peggiori di quest'anno ma dobbiamo essere sereni".
"Questi ragazzi - ha continuato il tecnico di Tolentino negli spogliatoi - è la prima partita che sbagliano. La partita ravvicinata e le condizioni meteo possono essere delle attenuanti ma il fatto è che abbiamo giocato male e meritato la sconfitta".
L'Aquila è sembrata mancare sia in fase ci costruzione che di conclusione: "Di solito abbiamo sempre creato cinque, sei palle gol oggi per la prima volta non abbiamo tirato. Normalmente i ragazzi hanno dato tutto quello che potevano dare, oggi no".
Ma in vista di Nocera, ultima in classifica, Pagliari resta concentrato: "Questo gruppo deve essere sempre orgoglioso di quello che sta facendo, è stata una battaglia persa noi dobbiamo pensare a vincere la guerra".
Sul caso Infantino, finito in tribuna, Pagliari è lapidario: "io faccio solamente due scelte di carattere tecnico e comportamentale e le faccio per il bene delll'Aquila".
Ma nonostante la sconfitta sul campo, sugli spalti è stata comunque una festa. Il clima d'entusiamso per l'anticipo notturno da primi in classifica, in realtà è iniziato già nel pre partita e continuato dopo il 90' nei locali del centro pieni di sciarpe e cappelli rossoblù. Una bella notte per la città, a cui è mancata solo l'ulteriore gioia della vittoria.