Sabato, 30 Agosto 2014 19:05

L'Aquila, solo un pareggio all'esordio. Pagliari: "Dobbiamo crescere"

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Come l'anno scorso esordio senza reti per L'Aquila calcio [GUARDA QUI TUTTE LE FOTO]. Allora fu il Prato, in notturna, a strappare un punto al Fattori. Oggi il Gubbio di Leo Acori, in una partita giocata alle 14:30 del 30 agosto: "Qualcosa di mai visto" hanno convenuto un po' tutti i protagonisti in sala stampa, dovuto alle esigenze televisive del campionato spezzatino di Lega pro.

A risentirne il ritmo della gara che, abbassandosi, ha probabilmente favorito leggermente il Gubbio, arrivato ai piedi del Gran Sasso per strappare un punto ad una delle squadre, sulle carta, più forti del girone.

La formazione di Pagliari (che ha schierato un 4-3-3) ha concesso troppo per buona parte del primo tempo agli avversari (da segnalare solo alcune incursioni di Sandomenico e un tiro di Mancini) e quando sopratutto nei secondi 45' , nella porta sotto la curva Sud, ha alzato il baricentro e spinto per far male, si è dovuta arrendere davanti al portiere Iannarilli che ha davvero compiuto degli interventi eccezionali.

Su tutti quello al 57' sulla splendida mezza rovesciata di Corapi, deviata sul palo. Il centrocampista calabrese dopo Provedel col Pisa si è ritrovato un altro numero uno a sbarrargli la strada verso un gol importante.

Ma anche Del Pinto ci ha provato, due volte (al 63' e al 76') di testa: la prima su lancio perfetto di Perpetuini, parato miracolosamente, e l'altra su un calcio d'angolo dove l'Aquilano si è ritrovato solo in mezzo all'area a battere una sorta di calcio di rigore col capo indirizzando la palla verso l'angolino a portiere battuto, ma con questa terminata di un soffio al lato.

Insomma nella valutazione di questa prima di campionato bisogna anche metterci che "la palla non è voluta entrare" e c'è mancato poco che il Gubbio, bene organizzato in difesa e generoso davanti, non pescasse il colpaccio al 90' in contropiede con il tiro di Marchionni ribattuto da Zandrini e su cui si è fiondato l'ex Vettraino, però in posizione di fuori gioco.

Ciò non toglie che il ritorno al 4-3-3 schierato da Pagliari non sia apparso come la miglior scelta possibile e che L'Aquila sia rimasta una volta ancora sterile tra le mure amiche. Perna non ha ricevuto palloni soddisfacenti, Sandomenico dopo aver puntato più volte l'uomo ha sciupato di fronte al portiere (ricordando un po' Ciotola) e Mancini è sembrato un po' sacrificato sulla fascia e comunque non in grande giornata.
Da segnalare l'ingresso positivo dell'Aquilano di nascita Pecilli e di Claudio De Sousa oramai dato in partenza per Como (ma manca ancora l'ufficilaità).

Un De Sousa che ha fatto il suo, toccando e smistando molti palloni ai compagni spalle alla porta, con la capacità tecnica che lo contraddistingue. Al 68' un suo colpo di testa è terminato di poco al lato. Se partirà verso la Lombardia verrà a mancare un giocatore importante (tra i più forti tecnicamente visti all'Aquila) - acquisto simbolo della stagione precedente - e che i suoi gol nella scorsa stagione li ha fatti (10), oltre a quello che ha permesso di battere il Bologna in Coppa Italia. Verrà a mancare anche quello che, per alcuni, è stato però un po' il capro espiatorio della sterilità offensiva rossoblù della scorsa stagione. Se partisse non resterebbe allora che attendere i nuovi Perna, Pacilli, Sandomenico e Balsas.

Da segnalare anche la contestazione, che ormai sarà sistematica ("due minuti a partita"), della Curva Sud all'amministrazione Comunale nelle figure del sindaco Cialente, l'Assessore alle opere pubbliche Alfredo Moroni e quello allo sport Emanuela Iorio, rei di aver fatto promesse - poi non mantenute - sul termine dei lavori del nuovo stadio d'Acqua Santa e dei ritardi per la struttura dello skatepark a Piazza D'armi, da realizzare con i fondi post sisma raccolti dai Red Blue Eagles tra le curve italiane.
Cori di dissenso applauditi da buona parte della stadio che diventa ufficialmente fucina di opposizione alla Giunta Cialente. Uno spazio dove poter esprimere dissenso, quasi in maniera terapeutica vista la scarsità di altri luoghi d'aggregazione in cui possa proliferare all'Aquila la libertà di opinione.

Presente in tribuna anche l'Ex Presidente Elio Gizzi coinvolto nell'inchiesta della Procura Dirty Job e per questo temporaneamente allontanato dal Cda dell'Aquila Calcio. "Col calcio non voglio avere più a che fare" aveva dichiarato in settimana a mezzo stampa. Non sembrerebbe. 

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Negli spogliatoi il tecnico Giovanni Pagliari fornisce  la sua lettura della partita: "Abbiamo fatto una buona gara calcolando che era la prima domenica e il fatto che facesse molto caldo. Non siamo stati bravi a concretizzare le occasioni ma è anche stato bravo Iannarilli a parare. Poi loro in contropiede coi giovani avrebbero potuto creare dei fastidi. C'è l'amarezza di non aver vinto al debutto ma dobbiamo crescere ancora molto perché è solo l'inizio e qualcuno è arrivato adesso. Non siamo stati brillantissimi come possiamo, spesso abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio per fretta. Ma la strada è quella giusta".

Sulla posizione di Macini nel 4-3-3 il mister di Tolentino risponde così:" Le nuove punte esterne vengono spesso a fare i trequartisti in mezzo al campo e noi giochiamo poco sulle fasce, piuttosto facciamo i tagli e perciò questo fa parte delle caratteristiche di Mancini che ha fatto sempre il trequartista. Ha fatto delle buone giocate ma gli manca un po' di continuità. E' un fatto anche di condizione".

In conferenza stampa arriva anche Ciccio Corapi che racconta dell'azione della sua mezza rovesciata , l'occasione più limpida per L'Aquila: "E' uno schema provato in allenamento con Pedrelli che ha una rimessa laterale lunga. La palla è rimbalzata, io ho tentato la rovesciata e lui ha parato, ma non ci attacchiamo a questo".
Anche Corapi ce l'ha con l'orario e il caldo: "Eravamo un po' troppo lenti sul ritmo ma è dovuto sopratutto al caldo perché non esiste giocare alle 14:30 ad agosto solo per questioni di Tv. Non credo che permettano lo stesso trattamento alle squadre di serie A e B".

Corapi, sollecitato, spende anche delle parole di rammarico sulla possibile partenza di De Sousa: "Mi dispiace se De Sousa va via perché ci sono stato un anno insieme e l'ho conosciuto: un ragazzo bravissimo, buono, un grande giocatore. Però purtroppo non posso decidere io".

Negli spogliatoi anche un soddisfatto Leo Acori, vecchia conoscenza del calcio aquilano: "La squadra ha dimostrato che nonostante i tanti elementi giovanussimi, può stare nella categoria facendo una buona gara contro l'Aquila che è tra le più forti del campionato".
Anche Acori lamenta l'orario del match: "E' la prima volta che mi capitava di giocare alle 14:30 del 30 agosto e ne ho fatte di partite..."
Sul ritorno al Fattori: "Emozionate, io all'Aquila sono stato benissimo insieme ai tifosi ci siamo tolti tante soddisfazioni". E da lì Acori elenca a memoria praticamente tutti i giocatori dell'epoca :"Avevo una squadra eccezionale con Crialesi Di Chio Maniero, De Agostino. E' sempre un piacere venire all'Aquila".
D'altronde lui il Tommaso Fattori lui lo ha visto gremito in ogni ordine di posto con 12mila spettatori (se non di più).

Difficile scordarlo.

Il tabellino

L'Aquila: Zandrini, Pedrelli, Ligorio, Perpetuini, Zaffagnini, Pomante, Corapi (31' st De Francesco n.g.), Del Pinto, Perna (7' st De Sousa), Mancini, Sandomenico (15' st Pacilli 6). All. Pagliari

Gubbio: Iannarilli, Luciani, Caldore, Rosato, Domini, Lasicki, Mancosu (33' st Marchionni n.g.), Esposito, Regolanti (41' Cais ), Casiraghi (19' Loviso ), Vettraino. All. Acori

Arbitro: Illuzzi di Salerno

Note: ammonito Vettraino, Luciani, Mancini

 

 

Ultima modifica il Domenica, 31 Agosto 2014 01:47

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