Il tecnico dell'Aquila Battistini alla vigilia aveva chiesto carattere e sacrificio, i suoi uomini lo hanno accontentato e, sfoderando una prestazione ai limiti della perfezione, hanno superato per 2-1 la capolista Matelica dopo essere anche andati inizialmente in svantaggio.
La cronaca vede il Matelica andare in vantaggio al primo affondo. Due sul cronometro, accelerazione sulla mancina di Magrassi che salta Esposito e mette al centro dove Tonelli tutto solo non perdona dalla corta distanza. Ancora ospiti in avanti al decimo: rasoiata di Tonelli, Farroni non trattiene poi però sbarra la strada al tentativo sotto misura di Magrassi. Sul ribaltamento di fronte proteste aquilane per un contatto in area tra Buscè e De Gregorio, il direttore di gara Arace di Lugo di Romagna fa segno di proseguire il gioco.
I rossoblu insistono e al dodicesimo pervengono al pari: Sieno crossa dalla sinistra, perfetto l'inserimento di Padovani che in scivolata fulmina Demalija. Subito la risposta matelicese, con una fiondata di Tonelli sulla quale Farroni si oppone con il corpo. Estremo difensore rossoblu chiamato ancora all'intervento al ventisetteimo, quando disinnesca un velenoso angolo di Lo Sicco indirizzato direttamente in porta. Un minuto più tardi ci prova Boldrini dalla grande distanza, bravo Demalija a non farsi sorprendere. Ancora L'Aquila al trentasettesimo: angolo pennellato di Boldrini, torre di Cafiero e sforbiciata di Padovani, debole. Occasionissima rossoblu a cinque dall'intervallo: filtrante di Steri per De Iulis che prova il tocco sotto sull'uscita di Demalija ma alza troppo la mira e l'opportunità sfuma.
La frazione va in archivio con un bel fraseggio Tonelli-Angelilli concluso con il tentativo a rete dal 7 matelicese che però trova sulla sua strada uno strepitoso Farroni.
Ripresa: palla al centro, calcio d'avvio ed arriva il 2-1 aquilano. Boldrini riceve palla dalla destra, stoppa di petto e col destro letteralmente inventa una parabola perfetta che lascia di sasso Demalija e si insacca all'incrocio dei pali. Risposta Matelica al decimo: sassata di Malagò dal limite alzata in angolo da Farroni. Marchigiani pericolosi anche al dodicesimo, con una incornata di Angelilli che scheggia il palo, ed al diciottesimo con un rasoterra insidioso del neo entrato Oliveira respinto con il piede da Farroni. L'Aquila rompe la pressione avversaria al ventiduesimo: sugli sviluppi di una punizione Di Paolo (subentrato a Boldrini) scarica di poco sul fondo. Capovolgimento di fronte e Oliveira fa sponda per Magrassi che, però, strozza la conclusione tra le braccia di Farroni. Al trentunesimo Ibe (entrato per Buscè) si divora il 3-1 calciando addosso a Demalija dopo aver invece ben rubato palla a Messina. Altra grande occasione rossoblu al trentatreesimo: Pupeschi lancia il contropiede in superiorità numerica due contro uno, Ibe aggancia palla e tenta il tiro piazzato che si perde però sul fondo. Nel recupero decisivo e salvifico Farroni che, a mano aperta, toglie dalla rete un tentativo velenoso ed angolato di Gabbianelii.
È l'ultima emozione del match, il triplice fischio di Arace pone fine alle ostilità e fa esplodere la festa rossoblu in campo e sugli spalti. Ora, per L'Aquila appuntamento a San Marino per un match che sarà vero e proprio spareggio spareggio playoff.