Alle pendici del Monte Titano una L'Aquila Calcio più forte dei problemi extra agonistici e delle assenze (out Steri, Boldrini e De Iulis oltre ai lungodegenti Ranelli e Marra) firma l'impresa imponendosi 3-2 sul San Marino in un vero e proprio spareggio con vista sui play off.
La cronaca. Cinque minuti e L'Aquila si fa vedere dalle parti di Donini: cross di Padovani da banda mancina, l'estremo difensore sammarinese anticipa Buscè in uscita alta. I rossoblu giocano molto sulle fasce. Tredicesimo: tacco illuminante di Cafiero che smarca Buscè libero sulla destra, traversone di prima intenzione a cercare Padovani ben controllato però da Donini. La pressione aquilana si concretizza al venticinquesimo: Di Paolo recupera palla su Tamagnini ed alimenta l'azione verticalizzando per Buscè lesto a centrare in area dove Padovani prende il tempo ai difensori titani e piazza la zampata decisiva.
L'Aquila insiste. Ventotto sul cronometro, ancora un pallone recuperato, con Ruci che serve Sieno il cui diagonale radente si perde non di molto sul fondo. Fiammata mortifera del San Marino al trentesimo: Padovani perde palla ed innesca il contropiede titano, Nappello allarga per Bugaro che scarica sotto la traversa beffando Farroni proteso in uscita.
Trovato il pari, i padroni di casa premono: Nappello rifinisce per Guidi che in scivolata manca per centimetri il tap in vincente. L'Aquila torna a farsi pericolosa al quarantesimo: azione personale di Cafiero, due finte ingresso in area palla al piede e tiro teso che termina però sull'esterno della rete. Due giri di lancette e un prodigioso Farroni nega il vantaggio al San Marino opponendosi d'istinto alla demi volée griffata Ceccarelli. Sul ribaltamento di fronte Padovani sprinta in campo aperto, vede Donini fuori posizione e prova a sorprenderlo dalla grande distanza, il tentativo è però fuori misura. Si chiude così il primo tempo.
La ripresa vede subito L'Aquila propositiva: Cafiero al traversone ed inzuccata di Ruci contrata però in angolo. Al nono gol annullato ai rossoblu: Ibe incorna alle spalle di Donini una punizione perfetta di Cafiero, il direttore di gara però ferma il gioco ravvisando un'azione fallosa di Pupeschi, nell'occasione anche ammonito. Il match scorre sul filo dell'equilibrio, rotto al ventiseiesimo dal nuovo vantaggio aquilano: Padovani recupera palla sulla mediana e lancia Buscè in campo aperto, il numero 13 rossoblu resiste al ritorno di un difensore e conclude la sua sontuosa sgroppata con un pregevole tocco sotto a scavalcare Donini. Il San Marino potrebbe pareggiare immediatamente, ma Nappello trova sulla sua strada un super Farroni che gli chiude letteralmente la porta in faccia.
Scampato il pericolo, L'Aquila torna ad affondare il colpo e al trentacinquesimo cala il tris: pallone profondo in verticale, sponda di Fabrizi per Padovani che di potenza trafigge Donini e sigla così la sua personale doppietta.
Partita in ghiaccio? Neanche a pensarlo: a riaprirla ci pensa infatti Ceccarelli che, al quarantatreesimo, segna il 3-2 con un perentorio colpo di testa in torsione. L'Aquila, al quarantacinquesimo, ha la palla del poker ma Fabrizi, su assist di Padovani, si fa ipnotizzare da Donini che con il piede disinnesca il tentativo della giovane punta rossoblu. È l'ultima emozione della partita: dopo quattro di recupero, Bracaccini di Macerata fischia tre volte e fa esplodere la gioia dei giocatori e dei circa 20 tifosi rossoblu al seguito della squadra.
Prossimo impegno, per L'Aquila, il derby interno con il Pineto.