"Al termine di una stagione sportiva che ha visto il neonato Città di L’Aquila imporsi meritatamente sul campo, ottenendo l’accesso al campionato regionale di Promozione, occorre svolgere alcune riflessioni".
A dirlo è il Supporters' Trust L'Aquila me. Che torna all'estate scorsa: "dopo la mancata iscrizione della vecchia L’Aquila Calcio 1927 al torneo di Serie D, la ripartenza del calcio rossoblù era avvenuta tra grandi dubbi ma molto più grandi aspettative. In particolare la tifoseria aquilana, intravedendo la possibilità di un progetto valido e vincente con una società pulita e lontana dalla gestione fallimentare del passato, ha offerto una grande apertura di credito al nuovo sodalizio, sottoscrivendo prima ancora della sua costituzione formale e senza conoscere la categoria in cui la squadra rossoblù avrebbe militato una massiccia quantità di abbonamenti".
A distanza di nove mesi le aspettative sono state sicuramente rispettate per ciò che concerne l’aspetto tecnico-agonistico: "è stata infatti allestita una rosa di categoria superiore che ha saputo infrangere record su record e ha stravinto il campionato con ben 92 punti all'attivo". Sul fronte societario, tuttavia, moltissimo è ancora da fare: "se è vero che è stata assicurata una gestione per quanto possibile scrupolosa nonostante le difficoltà dovute a un budget sovradimensionato, è vero anche che manca un’adeguata strutturazione del sodalizio e su molti fronti – come la comunicazione e la raccolta pubblicitaria – ci si è mossi con ritardo o in maniera insufficiente. Occorre in particolare rilevare che l’esigenza di una ripartenza che coinvolgesse in prima persona i tifosi e la cittadinanza tutta, auspicata fin da subito da questa associazione, è rimasta insoddisfatta. Nonostante l’impegno assunto e firmato dal presidente De Paulis in data 13 agosto 2018 e le ripetute rassicurazioni fornite dallo stesso in più occasioni e anche pubblicamente, questa promessa non è stata mantenuta e ciò costituisce sicuramente una grave mancanza".
Il presidente De Paulis ha spesso descritto la sua idea di una compagine societaria aperta al territorio e a una contribuzione diffusa da parte di tutte le sue forze produttive e sociali, "ma risulta difficile prendere per buone queste intenzioni se esse di fronte alle offerte di compartecipazione arrivate proprio dalla tifoseria non vengono messe in pratica", sottolinea il Supporters' Trust.
"Le cronache degli ultimi giorni ci raccontano di una serie di trattative riguardanti la cessione in mani altrui del club rossoblù: questo conferma la validità delle posizioni che abbiamo sempre tenuto, cioè l’idea che solo una società sana e pulita sarebbe stata appetibile per eventuali nuovi ingressi. Ciò riaffermato, ci auguriamo che tali trattative – per la delicatezza del momento e il loro carattere potenzialmente decisivo per il futuro del calcio aquilano – si svolgano nella maniera più trasparente e partecipata possibile con un adeguato, reale coinvolgimento della tifoseria e che siano pertanto condotte nell’esclusivo interesse de L’Aquila Calcio, che costituisce – non ci stancheremo mai di ribadirlo – un patrimonio dell'intera Città".