Quella di domenica è stata una nuova impresa dell'Aquila in formato trasferta, questa volta in casa del Benevento. Questo il racconto della partita tramite le pagelle dei giocatori:
Testa 8: Insieme a De Sousa è il match winner della giornata. Non fosse per i suoi interventi staremmo parlando di un altro risultato. Superlativo al 27' a respingere la conclusione ravvicinata di Guerra imbeccato da Evacuo, grandioso un minuto dopo nel doppio intervento salva-partita su tiro di Negro e poi di Doninelli. E' a quel punto che Evacuo allarga le braccia, ed ha ben ragione perché la sfuriata del Benevento si infrange su un muro: quello di un giovane classe 90' di proprietà dell'Aquila, che tra i pali non fa entrare la palla neanche agli attaccanti più forti della categoria. The wall
Pedrelli 6,5: è l'ex della giornata e in qualche rincorsa ed uno contro uno si nota che sente di più la partita e vuole fare bene. Pagliari si affida a lui perché probabilmente copre di più del buon Scrugli più portato a proporsi sulla fascia. Colpisce sopratutto per pulizia e puntualità negli interventi. Sicuro
Zaffagnini 7,5: è la scoperta dell'anno dell'Aquila calcio. Arrivato in sordina è divenuto un elemento insostituibile in difesa, una certezza per Pagliari. Affidabile come sempre, costiuisce una vera e propria diga prima di arrivare in zona Testa. Pensare che il suo posto sarebbe dovuto essere di Di Maio... Insostituibile
Ingrosso 7: basta dire che non fa rimpiangere Pomante. Ormai completamente recuperato dall'infortunio contribuisce in maniera determinante ad uscire con la reti inviolata dal Ciro Vigorito. Costante
Dallamano 6,5: è il più offensivo della linea difensiva. Come al solito va al cross, batte anche un'insidiosa punizione. In difesa non sbaglia. Sicuro
Gallozzi 7: è un'arma di ripartenza di massa. Nel primo tempo le uniche folate dell'Aquila partono da lui come è sua la firma iniziale della ripartenza che porterà al gol. Con le sue lunghe leve sviluppa progressioni impressionanti (da altra categoria) e, in fase di contrasto gli servono per togliere palla agli avversari. Buona la scelta di Pagliari di preferirlo da subito. Batteria
Maltese 6,5: Nel primo tempo non entra completamente in partita e l'assenza di un metronomo e distributore di palloni come Corapi si sente. Poi cresce alla grande nella ripresa. Grazie ai suoi piedi ed alle sue geometrie della ripresa, L'Aquila guadagna possesso palla ed imbambola il Benevento. Incantatore
Agnello 7 (dall'86'): Si può giudicare un giocatore entrato all'86? In questo caso si deve. Perché Agnello in cinque minuti cambia marcia alla squadra e quando la batteria inesauribile di Gallozzi gli smista uno dei tanti palloni a centrocampo, il giovane siciliano decide che non è più il tempo di percorrere le vie orizzontali del campo ma di andar a vincere la partita. Allora regala un assist che lo stesso De Sousa definirà "perfetto" per tempismo nel lancio e numero di giri dati al pallone. Magnifico
Del Pinto 7: Solito lottatore di centrocampo e pedina fondamentale per L'Aquila calcio. Oltre ad aver dimostrato di saper segnare sembra migliorare anche in tecnica di domenica in domenica. Nei momenti più bui è l'unico a recuperare palla e proporre belle verticalizzazioni. Forza
Ciciretti 6,5: Chiamato a sostituire Frediani ci tiene a fare bene e si da da fare insieme a Gallozzi sulla destra provocando in tandem le maggiori preoccupazioni per il Benevento nel primo tempo.E' veloce e dal suo piede può uscire di tutto: da un assist perfetto ad una punizione sparata in tribuna. Imprevedibile
Triarico 6,5 (dal 57'): Dopo quattro tribune torna in campo e svolge bene le consegne di Pagliari dando più continuità rispetto a Ciciretti. Ordinato
Libertazzi 7: Fa una grande prova con tanta voglia di fare bene. Lotta su tutti i palloni nonostante i difensori giallorossi non lo trattino proprio coi guanti. L'attaccante di scuola Juve non si lascia intimorire e col suo corpo da filo da torcere su ogni palla che gli viene consegnata. Al 20' sfiora il gol. Insieme a De Sousa costruisce un ottima coppia d'attacco. Tenace
De Sousa 8: Avete visto il gol? Lo avete visto almeno tre volte? Un attaccante con quei movimenti , e capace di essere così reattivo fino al 93', all'Aquila non si è mai visto. Pantera
Pagliari 8: Sapeva che a Benevento senza Pomante, Corapi e Frediani, c'era da soffrire ancor di più. Ma Pagliari ha sempre professato la filosofia del gruppo ed il gruppo gli risponde, fa quello che dice lui. La squadra rimane compatta anche nei momenti in cui più è messa in difficoltà, non rinuncia mai a giocare e quando può riparte. L'unica maniera di provare a battere gli stregoni era con un altro incantesimo, concretizzato poi dall'Aquila tramite un giocatore dalle movenze di una pantera. Stregone
Tifosi rossoblù 9: L'assetto da trasferta dei tifosi aquilani è ormai rinomato nella categoria per presenza, calore e colore (con la presenza, tra l'altro, di tre bandieroni di pregievole fattura). Benevento era una trasferta importante e tutto è andato come da copione. Senza la possibilità dell'1+1 siamo circa 150, compattati nell'anello inferiore, scelto anche per la pioggia. Da lì sotto i cori, costanti per tutta la partita, rimbombano in maniera simile a quanto accaduto all'Arechi di Salerno e sono come consuetudine prolungati nel tempo, anche grazie all'integrazione di quelli in stile Sudamericano che affiancano i più classici. Un feeling sorprendente quello che ormai sembra intercorre dagli Appennini alle Ande, in particolare con i canti del San Lorenzo, i rossoblù di Buenos Aires. Il gol finale di De Sousa regala una gioia enorme a tutti i tifosi arrivati dall'Abruzzo che continueranno a sostenere la Valorosa ben dopo il fischio finale.