Domenica, 30 Marzo 2014 19:06

L'Aquila sottotono perde in casa 2-0 col Pontedera. Pagliari: "Passo falso"

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Dopo la grande vittoria di domenica scorsa a Benevento, L'Aquila calcio non vuole dare certezze e perde 2-0 in casa al termine di un incontro sfortunato per gli episodi, ma comunque sottotono nel complesso.

Ora la squadra del capoluogo abruzzese è tornata quinta, a pari punti col Pisa (5-0 al Prato), e ad una lunghezza dal Catanzaro che ha pareggiato (1-1) col Gubbio, prossima avversaria dei rossoblù prima del 3-0 a tavolino con la Nocerina.

Un campionato che a sua volta non vuole dare punti di riferimento, con il Benevento che, dopo la sconfitta in casa, ne fa sei a Barletta e la Salernitana che resta attaccata al treno dei play off (2-2 col Frosinone) e a soli 4 punti dall'Aquila.

Si deciderà tutto nelle prossime giornate. Contro Pontedera e Gubbio, L'Aquila aveva l'occasione di ipotecare il quinto posto necessario a giocare in casa il primo turno, ma in attesa della trasferta umbra, la domenica tra le mura amiche è andata storta.

Inizio con un bel colpo d'occhio, in un Fattori assolato e in cui le due tifoserie rinnovano l'amicizia nel ricordo del tifoso Nicola Mezzazappa, tragicamente scomparso nel 1994 in seguito ad un incidente d'auto mentre si recava a vedere L'Aquila in trasferta a Pontedera. 

I gol dei toscani arrivano nel secondo tempo e su calcio piazzato. Al 23' Caponi insacca sotto l'incrocio proprio dopo che L'Aquila - nei primi 15' della ripresa - aveva avuto il suo momento d'oro per chiudere la partita. Su tutte, quella di Frediani al 52', poteva essere la palla per una domenica diversa per i colori rossoblù: il numero 10 di scuola Roma riceve da Del Pinto e sfodera un tiro a girare sul secondo palo di pregevole fattura che colpisce il palo interno e ritorna in campo.

Se però le cose finiranno diversamente il merito è soprattutto del Pontedera che, dopo aver evitato il peggio limitando i danni in difesa - non proprio il reparto più forte dei toscani - ha saputo ripartire ed allungarsi con Grassi e Arrighini, due spine nel fianco per la la difesa aquilana.

Come successo solo di rado in questo campionato, il reparto difensivo rossoblù è sembrato andare in affanno, con Pomante forse non ancora completamente recuperato. Anche così arriva il secondo gol di Regoli che all'84' riceve palla da Grassi direttamente su punizione e schiaccia solo davanti a Testa.

A quel punto la frittata è fatta con L'Aquila che nel finale cala anche a livello atletico. Si riconferma invece la difficoltà della formazione rossoblù a vincere tra le mura amiche, quando il tema tattico è diverso da quello di soffrire in difesa e mordere nelle ripartenze, il gioco che esce meglio alla squadra di Pagliari.

Responsabilità anche di una fase offensiva in cui manca la concretezza dell'ultimo passaggio e un po' di cattiveria.

L'assenza di Corapi, il maggior distributore di pallone per le punte, si è fatta sentire. Non sono mancati comunque - anche in un primo tempo privo di grosse emozioni - buoni fraseggi oltre la metà campo con Maltese, (autore di una buona prestazione), Frediani, (solito grande tasso tecnico il suo) e De Sousa (autore di una partita generosa in cerca di vie per il gol). Più spenti invece Libertazzi e Pià che ha sostituito l'ex Juve dall'inizio del secondo tempo.

"Forse dovevamo reagire un po' di più dopo il gol - ammette Giovanni Pagliari negli spogliatoi - ora dobbiamo rimetterci su prima della sosta e fare una grande partita a Gubbio"

L'Aquila in casa stenta: "Se avessimo avuto in casa la stessa concretezza che abbiamo in trasferta - continua il tecnico di Tolentino - ora saremmo primi. Invece non siamo una squadra imbattibile e in casa abbiamo difficoltà perché le altre non giocano, chiudono gli spazi e ripartono, quello che facciamo noi in trasferta".

Partita decisa anche dagli episodi: "Se quel gran palo di Frediani fosse entrato ora stavamo parlando di un altra partita, con loro che dopo si sarebbero dovuti scoprire e noi che saremmo ripartiti in contropiede. Ma questo è il calcio".

Cosa non è andato? "Eravamo un po' lenti in fase d'impostazione - analizza Pagliari - la palla non girava abbastanza veloce e quando è così si dà la possibilità agli altri di sistemarsi e non si riesce a stanarli. I primi 15 minuti del secondo tempo sono stati quelli buoni, c'era un buon atteggiamento. Purtroppo la punizione ha spento un po' gli animi".

Calo atletico? "Forse - risponde Pagliari - abbiamo accusato un po' il primo caldo e in più il gol su punizione è stata una mazzata"

"Ora - conclude il tecnico - c'è solo bisogno di continuare a lavorare a testa bassa, il gruppo sta facendo grandi cose. Dobbiamo finire bene il campionato. Staremo a vedere in che posizione"

 

I TABELLINI

L'AQUILA – PONTEDERA 0-2

MARCATORI Caponi al 23', Regoli al 39' s.t.

L'AQUILA (4-3-3) Testa 6; Pedrelli 6, Pomante 5,5, Zaffagnini 5,5, Dallamano 5,5; Gallozzi 5,5 (dal 30' s.t. Ciciretti s.v.), Maltese 5,5 (dal 24' s.t. Agnello 5,5), Del Pinto 6; Frediani 6, Libertazzi 5 (dal 1' st Pià 5), De Sousa 5,5. (P. Addario, Scrugli, Ingrosso, Triarico). All. G. Pagliari 5.

PONTEDERA (3-5-2) Ricci 6; Gonnelli 6 (dal 12' s.t. Verruschi 6), Vettori 6,5, Pezzi 6; Regoli 6,5, Bartolomei 6 (dal 37' s.t. Luperini s.v.), Caponi 7, Di Noia 6, Pastore 6,5 (dal 17' s.t. Pera 6); Grassi 7, Arrighini 6. (S. Addario, Cianci, Gasbarro, Picone). All. Indiani 6,5.

ARBITRO Pezzuto di Lecce 6.

NOTE paganti 1681, abbonati 320, incasso non comunicato. Ammoniti Maltese, Caponi, Bartolomei, Zaffagnini. Angoli 4-3.

 

LA CLASSIFICA

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Ultima modifica il Lunedì, 31 Marzo 2014 10:35

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