Mercoledì, 07 Maggio 2014 13:39

Rugby. L'Aquila vola in finale, Pescara chiede la nazionale. Rivoluzione nei gironi di A?

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E' ufficiale: L'Aquila Rugby non giocherà la semifinale dei play off promozione contro lo Zhermack Badia. La notizia era già nota da giorni, anche grazie a un'anticipazione nazionale di NewsTown, che, assieme a Il Giornale di Rovigo, già due settimane fa riportava delle eliminazioni dell'Amatori Badia dalle semifinali valevoli per l'Eccellenza. I rodigini sono stati estromessi dagli spareggi, a causa della mancata iscrizione della under 18 ai campionati giovanili. Il regolamento federale, infatti, parla chiaro: chi non iscrive le under ai campionati è escluso dai play off promozione, di qualunque serie di parli. Ieri è arrivata l'ufficialità dell'esclusione, attraverso la delibera presidenziale n. 7 della Federazione Italiana Rugby (Fir).

Ora per L'Aquila, che ha stravinto il girone A di Serie A, l'ultimo ostacolo verso il ritorno in Eccellenza sarà la finalissima del 1 giugno. I neroverdi se la vedranno con la vincitrice della semifinale tra Pro Recco e Lyons Piacenza, arrivate rispettivamente seconda e terza in classifica. E' ancora incerto il luogo in cui si giocherà la partita secca, ma considerando la provenienza delle sue semifinaliste (Liguria ed Emilia Romagna) non è esclusa una location toscana. Per gli uomini agli ordini di Nanni Raineri sarà un mese particolare, perché se da una parte è stato eliminato l'ostacolo della semifinale, dall'altra sarà importante mantenere la forma durante un mese intero di stop dalle gare che contano. Il direttore sportivo Mauro Zaffiri, come annunciato ieri attraverso una nota della società, sta già organizzando un paio di amichevoli con squadre di rango, come le Fiamme Oro (Eccellenza).

Nel frattempo si sono concluse le stagioni regolari dei campionati nazionali e regionali nei quali militano le squadre abruzzesi. Una stagione con luci e ombre, che ha visto un ottimo esordio in Serie A (girone B) per la Gran Sasso, arrivata quinta in classifica, ma anche la retrocessione dell'Avezzano, che solo l'anno scorso militava in A e l'anno prossimo si ritroverà a partire dalla C, ripescaggi permettendo. In B i marsicani potrebbero essere sostituiti dal Paganica, che per proverà a vincere i play off promozione di C, cui ha avuto accesso per il quarto anno consecutivo.

Tornando alla Serie A, le voci si rincorrono ormai da settimane negli ambienti federali circa una probabile riforma dei gironi. Attualmente i due gironi di A si presentano, orientativamente, sullo stesso rango (rispetto alle A1 e A2 del passato), perché è possibile andare in Eccellenza anche militando nel girone B. Il girone A è considerato èlite, perché le squadre che vi militano possono godere di vantaggi nella griglia dei play off e dei play out. L'idea che circola è di formare 4 gironi da 6 squadre ognuna, su base territoriale, senza differenze né vantaggi di un girone rispetto all'altro. Una Serie A unica, dunque, con mini campionati organizzati su base territoriale, dai quali usciranno le squadre che andrebbero a giocarsi una seconda fase valevole per la promozione e per la salvezza.

Su queste indiscrezioni abbiamo chiesto conto a Francesco Ascione, dirigente della Fir, responsabile Area tecnica - direzione rugby di base e animatore del meccanismo dei campionati: "Io sono il responsabile dell'area che organizza i campionati e che, eventualmente, propone una riforma al consiglio federale - precisa Ascione a NewsTown - e mi attengo alla situazione attuale: per ora sono solo voci, che conosco anche io, ma non riscontrabili. Fino a quando non c'è una delibera del consiglio federale, che io devo far applicare, sono solo voci. E io non parlo con i se e con i ma". Un riscontro reale delle indiscrezioni sulla riforma del campionato di A si potrebbe già avere nel prossimo consiglio federale, convocato per il 9 e 10 maggio a Bologna. Al punto 5 dell'ordine del giorno di convocazione del consiglio della Fir, si parla di "Settore tecnico (alto livello e attività di base)": potrebbe essere quello il momento giusto durante il quale esplicitare la proposta di riforma dei campionati. Staremo a vedere. Se la proposta dovesse diventare realtà, sarebbe di fatto inutile lo spareggio valevole per il passaggio dal girone A al girone B tra Rubano Rugby e Cus Torino.

Intanto, in questi giorni stanno facendo discutere, soprattutto sui social network, le parole dell'assessore allo sport del Comune di Pescara Nicola Ricotta, che alla stampa ha dichiarato di voler candidare il capoluogo adriatico come sede di uno dei test match che la nazionale italiana giocherà nel prossimo autunno. Nello specifico, Ricotta chiederà alla Fir di valutare l'accoglienza dello Stadio Adriatico per il test match dell'8 novembre contro le Isole Samoa. Lo stadio di Pescara sarebbe adatto alla portata di partecipazione per un test match dell'Italrugby, più del "Tommaso Fattori" dell'Aquila, che ha ospitato diverse partite della nazionale nei decenni scorsi, ma che attualmente è inappropriato, a causa del notevole aumento degli spettatori che assistono alle partite della nazionali. Se fosse accolta, la proposta di Ricotta darebbe grande credito all'amministrazione guidata da Arbore Mascia, il quale correrà tra meno di venti giorni per il rinnovo dell'amministrazione comunale di Pescara.

Ultima modifica il Mercoledì, 07 Maggio 2014 16:50

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