La costruzione dello skatepark nell'area di Piazza D'Armi all'Aquila continua a far discutere. La struttura è in programma grazie a un finanziamento del gruppo ultras dell'Aquila Calcio Red Blue Eagles, frutto di donazioni da svariate curve d'Italia dopo il terremoto del 2009. Nelle ultime settimane, non vedendo concretizzarsi lo skatepark, si sono infiammate le polemiche dei tifosi aquilani nei confronti dell'amministrazione Cialente, rea - secondo i RBE - di non aver mantenuto le promesse dei mesi scorsi. E' di martedì la protesta degli ultras in Piazza del Teatro. In occasione di un incontro elettorale del Partito Democratico, i Red Blue Eagles hanno polemizzato con il sindaco Cialente e gli assessori Moroni e Iorio. Quest'ultima ha poi attaccato su Facebook i tifosi, prima di scusarsi.
E' di oggi, invece, una nota del Comitato 3e32, che solidarizza con i Red Blue Eagles e chiede che venga subito realizzato lo skatepark. 3e32 ha il suo campo base a CaseMatte, dove è presente anche una mini rampa sa skate frequentata quotidianamente dai giovanissimi. L'attacco del 3e32 all'amministrazione Cialente si rivolge soprattutto alla 'mancanza di un'idea condivisa di città': "Le priorità - si legge nella nota - sono infatti le high ways su Viale Corrado IV, le mega rotonde, gli aeroporti, i capannoni, che rispecchiano evidentemente l’idea di città che hanno Cialente e gli altri. Sono le grandi opere che poi non si ha i soldi di gestire".
La nota integrale del Comitato 3e32
Da più di due anni a CaseMatte - il nostro spazio autogestito per cui abbiamo un processo in corso con una assurda richiesta di 50mila euro da parte della Asl - abbiamo un piccola rampa da skate, una mini rampa.
Conosciamo dunque il valore sociale, sportivo e soprattutto aggregativo che porta con sé lo skate: ogni giorno, infatti, vengono decine di ragazzi e ragazze con la tavola.
Si può immaginare, dunque, la gioia di questi skaters, quando più di un anno fa hanno saputo che i Red Blue Eagles stavano regalando alla città uno skatepark. Un sogno che gli skaters locali coltivano da più di un decennio.
Non possiamo quindi che essere solidali con gli ultras. Subito dopo il sisma, si sono fatti promotori della lodevole iniziativa di raccogliere fondi in tutte le curve d’Italia, per destinarli alla creazione di uno spazio pubblico di cui questa città è totalmente carente, quanto bisognosa.
Gli RBE hanno raccolto più di 50mila euro e li hanno versati nelle casse comunali, in attesa che lo skatepark venga costruito da un'amministrazione che continua a latitare e a promettere l'inizio dei lavori del progetto da mesi.
Lo skatepark è una priorità e chiediamo venga realizzato subito, senza attendere la realizzazione degli spogliatoi del campo da rugby perché, se c'è davvero la volontà, si può fare. Prima che arrivino i mesi freddi a bloccare i lavori.
Nella manifestazione di martedì, a Piazza del Teatro, gli ultras hanno difeso il diritto agli spazi sociali gridando a voce forte: "Basta prese in giro". Noi siamo con loro.
Lo hanno fatto scontrandosi con un’intera classe politica che non reputa quella degli spazi di aggregazione una priorità. Prima degli RBE, quante sono state le prese in giro nei confronti, per esempio, degli studenti? Dov'è la struttura per giovani a San Bernardino promessa nel 2011? Cosa si sta facendo alla Rivera dove era stato promesso uno spazio aggregativo giovanile? Come mai su Collemaggio Cialente negli ultimi 7 anni (!) ha millantato periodicamente promesse mai mantenute, permettendo che l'area sia stata abbandonata?
Le priorità per l'amministrazione Cialente sono infatti le high ways su Viale Corrado IV, le mega rotonde, gli aeroporti, i capannoni, che rispecchiano evidentemente l’idea di città che hanno Cialente e gli altri. Sono le grandi opere che poi non si ha i soldi di gestire, sono lo speculare abbandono in cui versano aree importanti, come quella di Collemaggio e di gran parte del centro. Sono l'assenza di un'idea condivisa di città.