L'Aquila accede alla finale dei playoff nazionali di Eccellenza.
Il 2-2 interno con i sardi del Taloro Gavoi basta ai rossoblù di mister Lo Re per passare il turno in virtù della vittoria per 3-1 colta in trasferta settimana scorsa.
Pronti via e L'Aquila si porta subito in vantaggio. Due sul cronometro: cross dalla sinistra di Romanucci e Castro nel tentativo di liberare l'area in scivolata mette alle spalle di Forzati.
Il Taloro Gavoi si riorganizza ed al sedicesimo si fa vedere dalle parti di De Chirico: tiro di Falchi, l'estremo difensore dell'Aquila ci mette il guantone e devia in angolo. L'Aquila risponde al minuto ventiquattro: D'Ercole dal limite, facile l'intervento di Forzati. Taloro Gavoi pericolosissimo 120 secondi dopo: punizione tagliata di Castro, De Chirico disinnesca in volo plastico.
La frazione va in archivio con una nuova incursione offensiva degli ospiti: Castro da punizione verticalizza per Falchi che però da buona posizione non trova lo specchio della porta.
Ripresa. Subito L'Aquila in proiezione offensiva con il tiro a giro di Di Ruocco che coglie il palo alla sinistra di Forzati. È il preludio al raddoppio aquilano che arriva al nono: cross dalla destra e incornata di Brunetti che non lascia scampo al portiere del Taloro Gavoi.
Ospiti che non si abbattono ed al ventinovesimo dimezzano lo svantaggio: pallone a campanile, spizzata a centro area di Mele che libera l'accorrente Falchi il quale di collo piede batte De Chirico. Cinque giri di lancette e il Taloro Gavoi la rimette in equilibrio: sugli sviluppi di un angolo battuto da destra il colpo di testa di Secchi vale il 2-2.
L'Aquila al trentaseiesimo ha la chance per riportarsi avanti ma Shiba da posizione centrale cestina l'occasione.
Nel finale, dopo un fallo a metà campo subito da un giocatore dell'Aquila, si accendono gli animi in mezzo al campo: gran parapiglia tra i giocatori delle due squadre ed una volta riportata la calma il direttore di gara estrae ben cinque cartellini rossi. Per il Taloro Gavoi fuori Mele e Sau, per L'Aquila invece vanno sotto la doccia Scognamiglio, Ponzi ed anche il secondo portiere Meo espulso dalla panchina.
Dopo un recupero lunghissimo non succede praticamente più nulla.
L'Aquila passa quindi il turno ed ora attende in finale i piemontesi del Chisola, ultimo ostacolo sulla strada della Serie D.
Furioso mister Sergio Lo Re a fine match: "Non è facile stare a commentare dei comportamenti che avevo messo in preventivo ieri: mi si dice che sono antipatico ma sono realista. Il terzo tempo che ci è stato fatto lì, è perché si sapeva che sarebbero venuti all'Aquila per rovinare la partita. Vi avevo avvisato: il match con l'Ossese è finito per rissa dopo 6 minuti; sanno fare soltanto questo. Avete avuto la prova che ciò che dicevo ieri era vero. Ora stanno cantando perché pensano di averci rovinato la finale: si sbagliano. Intanto, loro riprenderanno l’aereo e torneranno a casa da sconfitti".
Una vergogna, l'affondo di Lo Re che ha voluto ringraziare il pubblico sugli spalti: "C’è stata una caccia all’uomo per tutta la partita; siamo stati presi a calci e pugni per tutto il tempo. All’andata non ho detto nulla, ma Romanucci era stato morso al collo da uno di questi animali. Scognamiglio, all’intervallo, è uscito con la maglia strappata. Oggi ho rabbia perché ha perso il calcio".
La conferenza stampa del mister Sergio Lo Re