A fine partita Pedrelli ha le mani nei capelli. Qualche secondo prima Sandomenico si era inserito come un treno dalla sinistra e, a portiere battuto, si è allungato la palla fuori.
Poco prima Mancini solo, di fronte al portiere, aveva inciampato in una zolla graziando gli emiliani. Ma questo è solo il finale di un match controverso che L'Aquila poteva anche perdere quando, dopo cinque minuti della ripresa, si è trovata in svantaggio perdendo poi Ceccarelli al 12' e Triarico al 16', entrambi per infortunio ed esaurendo i cambi. Il rigore di Corapi ha rimesso le cose apposto.
All'Aquila dei record sfuma dunque la sesta vittoria consecutiva e dopo cinque partite senza gol ne prende due, entrambe su dormite difensive su calcio piazzato avversario.
Peccato perché non si era messa bene, benissimo. Pacilli, infatti, dopo otto minuti dimostra subito di appartenere ad un'altra categoria e si porta a spasso mezza difesa, entrando in area e battendo in rete.
Arriva come una doccia fredda il pareggio da calcio d'angolo del Forlì al 20'. E incassato il primo gol dopo tanto tempo, L'Aquila si addormenta nel freddo umido della pianura padana.
Il Forlì sornione gioca duro (troppo) e morde con lanci lunghi e qualche sortita, fino al guizzo di Sandomenico al 46': entra in area dalla sinistra e con precisione millimetrica prende il palo interno nel punto in cui la palla riesce a tornare incredibilmente in campo. Settimo centro mancato per un millimetro.
Il secondo gol del Forlì al 50' è la fotocopia del primo. Poi gli infortuni (speriamo niente di grave) per Ceccarelli (entrato a sua volta al posto di Perna a fine primo tempo) e Triarico, e i cambi forzati di Zavettieri. Dentro rispettivamente Mancini e il buon De Francesco.
Nell'assalto finale guidato dai calci piazzati di Corapi, L'Aquila è spuntata e servirebbero come il pane la testa di Perna o la velocità di Ceccarelli. Ciò nonostante produce le azioni clamorose di Mancini e Pedrelli, sciupandole. Anche grazie anche al sostegno dei 200 supporter rossoblù che sostengono incessantemente la squadra fino al 90'.
Una partita vinta ai punti da L'Aquila, di quelle che si potevano anche perdere. Difficile anche per una questione di statistica. Forse si è un po' fatta sentire quella "saturazione" psicologica di cui parlava Zavettieri in settimana, almeno a vedere le dormite difensive sui calci piazzati.
Ma il Forlì veniva da tre vittorie in casa consecutive, l'ultima contro la Spal, e ha rispettato la sua fama (lo dicono i numeri) di squadra che segna.
Il Pisa nel pomeriggio ha perso a Pistoia e il secondo posto è ancora in cassaforte. L'Ascoli ha l'occasione di poter riallungare a +5.
Il tabellino
FORLI'-L'AQUILA 2-2
MARCATORI: Pacilli (L) 8' pt, Forte (F) 21' pt, Djuric (F) 5' st, Corapi (L) 26' st su rigore.
FORLI' (4-4-2) : Scotti; Catacchini, Fantini, Guidi, Turi; Fantoni, Djuric, Drudi (dal 36' st Jidayi), Arrigoni; Forte (dal 32' st Melandri), Castellani (dal 26' st Docente). (Casadei, Reato, Bisoli, Bolelli) All: Rossi.
L'AQUILA (3-4-3) : Zandrini; Pomante, Maccarrone, Zaffagnini; Triarico (dal 16' st De Francesco), Corapi, Del Pinto, Pedrelli; Pacilli, Perna (dal 41' pt Ceccarelli) (dal 13' st Mancini), Sandomenico. (Cacchioli, Karkalis, Scrugli, Di Lollo) All: Zavettieri
NOTE: Espulso l'allenatore del Forlì, Rossi per proteste.