Domenica, 01 Marzo 2015 17:34

L'Aquila, Zavettieri vicino all'esonero. E se ora più che mai servisse equilibrio?

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Sono ore concitate quelle in seno a L'Aquila calcio dopo la sconfitta di Lucca che ha aperto una volta per tutte la crisi dei rossoblù.

Sembra infatti molto vicino l'ennesimo avvicendamento alla guida della panchina. Scartata la soluzione interna, l'ex Savona Ninni Corda sarebbe ad un passo dal subentrare al tecnico Zavettieri.

Intanto dal quartier generale del complesso Panorama, la società "alla luce della delicata situazione" ha deciso collegialmente di rimanere in silenzio stampa. Le parole pronunciate ieri negli spogliatoi di Lucca dal Dg Mastropietro però, sembrano andare nella direzione di un'avvicendamento sulla panchina.

Mossa giusta? Solo i risultati potrebbero dirlo ma certo si possono fare una serie di considerazioni.

A meno di 72 ore dal recupero col Pontedera cambiare allenatore ora appare a dir poco una scelta avventata. Ma non sarebbe solo una questione di vicinanza temporale al match ma anche di coerenza ed equilibrio: le domeniche successive all'esonero di Pagliari i dirigenti facevano a gara per tessere le lodi del nuovo arrivato Zavettieri e del suo gioco. Ora che c'è crisi, pare si voglia troppo frettolosamente togliere la fiducia al mister non credendo più nel suo progetto.

Un'atteggiamento sin troppo alla Zamparini, l'attuale presidente del Palermo, famoso perché nella sua carriera nel mondo del calcio ha fatto fuori ben 35 volte allenatori in corso di stagione, con il record in quella 94-95 quando ne cambiò cinque.

Qualcosa che non sembrava rientrare, almeno fino a ieri, nelle corde del Presidente Chiodi e soci, forse troppo inclini a farsi condizionare da pressioni esterne. A volte ci vuole più coraggio nel credere fino in fondo alle proprie scelte che dare credito - in buone fede si intende - alle forze destabilizzanti di una parte dell'ambiente che hanno facile presa in un contesto divenuto oggettivamente difficile.

Ci vuole insomma personalità, qualcosa che forse sta mancando non solo alla squadra quest'anno ma anche alla società rossoblù, considerata nel complesso - salvo importanti eccezioni - troppo lontana dal quotidiano della squadra. Indiscutibile invece l'impegno economico ribadito anche nell'ultimo mercato svolto dietro le indicazioni di Zavettieri.

Ma pensare prima di Pontedera ad una nuova cura radicale potrebbe essere letale, almeno che non si creda che questa squadra si possa riprendere solo a forza di intense scosse da "cambio allenatore". Ma alla lunga la storia ci dice che l'elettro shock non serve a molto, oltre ad essere una pratica più che discutibile per il bene del paziente.

Senza andare troppo lontano, il Presidente biancoazzurro Sebastiani nonostante le pressioni della piazza ha creduto, oltre l'impossibile forse, nel tecnico Baroni. Bene o male che abbia fatto i risultati oggi sembrano avergli dato ragione e il Pescara ora non deve neanche stare a pagare lo stipendio a tecnici esonerati.

Tornando a L'Aquila però c'è da dire anche che questa squadra ha mostrato problemi sin da inizio stagione quando un "sargente" dal carattere forte e deciso come Pagliari non riusciva (più) a farla vincere. Il problema dello sbando attuale va ricercato allora anche altrove rispetto ai tecnici.

In confronto alla scorsa stagione è indiscutibile che il tasso tecnico della formazione sia più alto, ma nell'assortimento dei giocatori qualcosa sin dall'iniizo non deve aver funzionato e - prima di ricominciare tutto da capo - forse chi è alla guida ha bisogno di tempo per trovare le dovute soluzioni.

Tanto più che molte delle critiche sentite negli ultimi tempi sono legate a voci che mischiano un po' tutto senza poter dimostrare niente. Si è iniziato dalla partita fallimentare con il Pro Piacenza quando la squadra avrebbe voluto dare un segnale rispetto a bonus o stipendi non pagati, ma ad oggi ufficialmente questo non risulta. E tanto per la cronaca la Reggiana in trasferta ha perso 2-0 con gli emiliani.

Poi si è voluto dare la colpa ai troppi arrivi del mercato invernale quando tutti fino al giorno prima erano contenti del titolo di 'regina del mercato'. La squadra andava bene com'era insomma, anche se quella squadra era la stessa sconfitta dal Pro Piacenza.
Quando poi in mezzo al campo a non girare sono stati palesemente anche i giocatori "vecchi", si è parlato di un atteggiamento sbagliato da parte di tutti, dato - quest'ultimo sì - oggettivo e su cui si è tutti d'accordo.

Chiaro che in tutto questo l'allenatore ha le sue grosse responsabilità e si parla di uno spogliatoio spaccato in cui Zavettieri non riuscirebbe a cimentare il gruppo e trovare la quadra.

Il risultato lo si vede sul campo: squadra confusa, senza personalità, incapace di produrre gioco. E a pagare per primi oltre i tifosi, si sa, sono gli allenatori.
Ma si è sicuri che sia questo il momento e il modo di passare al terzo tecnico della stagione?

Pisa e Reggiana non sono poi inarrivabili considerando che sono proprio le prossime avversarie dell'Aquila dopo il recupero di mercoledì con il Pontedera. Qualcosa di più se è possibile di una semplice partita "vita o morte", a cui non poter mancare per dare il proprio sostegno. Questione di appartenenza.

 

Ultima modifica il Domenica, 01 Marzo 2015 17:57

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