Nelle carte dell'inchiesta 'Dirty soccer' della Procura di Catanzaro, un ruolo chiave sarebbe proprio quello ricoperto dal direttore dell'Aquila calcio Ercole Di Nicola, tra i punti di riferimento dell'"organizzazione criminale" che comprava giocatori per combinare le partite.
Secondo gli inquirenti, l'ormai ex Ds rossoblù "mette a frutto il suo ruolo e la rete di conoscenze in cui è bene inserito organizzando e realizzando frodi sportive che, tornando a vantaggio della "sua" squadra, portano lustro alla sua attività e soddisfano la sua ambizione". "Di Nicola - proseguono gli inquirenti - non si limita ad agire nel contesto a lui naturale, quale quello del girone in cui è inserita la sua Aquila, procacciando vittorie truccate alla compagine sportiva cui appartiene, ma invade anche campi inseriti in gironi diversi della Lega PRO e addirittura riesce ad introdursi nel campionato di serie B, cedendo ai complici, dietro finanziamento della 'combine', informazioni su partite combinate del torneo cadetto".
Oltre a Santarcangelo–L'Aquila (andata e ritorno), L'Aquila–Savona e L'Aquila–Tuttocuoio, Di Nicola avrebbe contribuito ad alterare Pisa-Torres (Coppa Italia Lega Pro), Juve Stabia - Lupa Roma, Grosseto - Santarcangelo, Prato-Santarcangelo, Cremonese-Pro Patria, Monza-Torres, Bassano-Monza, Torres-Pro Patria e Pro Patria - Pavia.
Sempre dall'indagine risulta che uno dei più importanti complici di Di Nicola sarebbe l'ex calciatore Fabio Di Lauro il quale metteva a disposizione finanziamenti propri per retribuire dirigenti delle squadre avversarie che ingaggiava per combinare gli incontri.
Emblematiche del potere che Di Nicola e soci avevano, secondo l'accusa, di alterare i risultati di alcune partite a loro piacimento, sono le indagini sulla presunta combine dell'incontro di Coppa Italia Pisa-Torres svoltosi il 29 ottobre 2014 poco dopo la sconfitta dell'Aquila in campionato proprio contro il Pisa.
Dalle intercettazione risulta che il 28 ottobre Di Nicola pranza insieme al Presidente della Torres Domenico Capitani e, successivamente, si mette in contatto telefonicamente con un interlocutore straniero a cui offre di scommettere sulla vittoria del Pisa.
Al finanziatore straniero verrà "venduta" infine la vittoria del Pisa con un handicap e un over, ed infatti la partita finirà 4-0 per il Pisa. Sotto un estratto dell'intercettazione:
In un'altra conversazione tra i direttori sportivi di L'Aquila e Torres, Di Nicola ed Enzo Nucifora, si capisce anche il quadro di esclusivo tornaconto personale nel quale operavano.
"Di Nicola quindi riassumono gli inquirenti - chiedeva ed otteneva la somma di 20.000 euro (indicata nella telefonata con il semplice numero 20) in cambio dell'informazione del risultato alterato della partita in esame". Gli uomini stranieri, che l'ex Ds dell'Aquila calcio incontrerà il giorno dopo nei pressi di Fermo, verranno identificati e fanno parte dei fermati nell'operazione di maredì mattina.
Un'altra parte molto estesa delle indagini riguarda la combine del match Santarcangelo-L'Aquila. Inizialmente le parti si accordano per far finire la partita in parità, poi però Di Nicola cambia idea e lo comunica ai suoi complici Di Lauro e Ciardi, magazziniere della squadra romagnola.
"Ciardi, come promesso, telefonava a Di Lauro e si dimostrava disponibile anche a questa nuova prospettiva di risultato evidenziando a Di Lauro che Di Nicola forse non aveva giocatori in mano all'interno della squadra de L'AQUILA idonei a garantire un risultato di pareggio con più goal. (....ah, glielo posso dare. gli dico che ho due giocatori..! rischiamo..! cosa devo fare io.., se la squadra non c'è l'ha!....) In tale conversazione Ciardi si mostrava d'accordo anche alla soluzione della sconfitta della sua squadra rappresentando però che non poteva garantire un passivo pesante perché poteva contare solo su due calciatori in quanto gli altri due che controllava (Guidone e Salvatori) non avrebbero forse giocato e quindi era inutile parlargli".
La partita finirà effettivamente 0-1 per L'Aquila.