Mercoledì, 09 Settembre 2015 19:06

Dirty soccer, le motivazioni: per la Corte essenziali le dimissioni di Di Nicola

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Sono state rese note nella giornata di martedì le motivazioni della Corte federale d'Appello che ha inflitto all'Aquila un punto di penalizzazione (riscattato dalla vittoria con l'Arezzo) e 25mila euro di ammenda per Pisa-Torres dell'ottobre 2015.

"Quanto al ricorso proposto dalla società L'Aquila Calcio - afferma la Corte - osservato come le deduzioni della stessa possono, in sintesi, ricondursi all'esistenza di un rapporto solo formale con Di Nicola, in quanto lo stesso aveva cessato ogni prestazione in suo favore in seguito alle dimissioni rassegnate il 21 febbraio 2015, ritiene questa Corte che anche in questo caso la proposta doglianza, efficacemente esposta dalla difesa, sia pianamente fondata".

Mossa azzeccata dunque quella degli avvocati rossoblù Flavia Tortorella e Marco De Paulis che a sorpresa avevano prodotto in fase dibattimentale la carta tramite cui Di Nicola (tornato in libertà da pochi giorni) rassegnava le dimissioni.

"Di Nicola - continua la Corte - pur restando tesserato, era di fatto sottratto ad ogni possibilità di controllo da parte della società, rendendo il tesseramento un dato di portata soltanto formale, così consentendo di ribadire e portare a compimento l'applicazione dell'invocato orientamento in virtù del quale il principio della responsabilità oggettiva necessita di temperamenti e deve essere calibrato in concreto, in relazione ad un legame tra sodalizio e tesserato che non sia soltanto formalistico, ma un minimo effettivo e sostanziale".

Ma quante sono le partite prima del febbraio 2015 in cui a Di Nicola vengono contestati illeciti dalla Procura di Catanzaro?
Oltre a Pisa-Torres per cui c'è già stata la condanna di secondo grado della giustizia sportiva, ci sono comunque altre otto partite per cui L'Aquila potrebbe rispondere per responsabilità oggettiva per le condotte imputate a Di Nicola:
Santarcangelo-L'Aquila (andata); L'Aquila-Savona; Juve Stabia - Lupa Roma; Grosseto - Santarcangelo; Cremonese-Pro Patria; Monza-Torres; Bassano-Monza; Torres-Pro Patria; Pro Patria - Pavia.
E' chiaro che poi la giustizia dovrà entrare nel merito di ogni partita e confermare o meno le accuse della Procura, molto probabilmente in un'unica sentenza per L'Aquila.

Le partite per cui la Procura contesta gli illeciti a Di Nicola ma da cui L'Aquila se l'ha 'scampata' in base al principio delle dimissioni sono quattro:

L'Aquila-Santarcangelo; Tuttocuoio - Gubbio; L'Aquila - Grosseto; Pistoiese-L'Aquila; Oltre ovviamente a Savona-Teramo.

ED Il TERAMO?
Nelle motivazioni della sentenza che ha tolto il titolo sportivo al Teramo per la partita di Savona, la Corte d'appello della giustizia sportiva motiva la responsabilità diretta del Presidente Luciano Campitelli con le dichiarazioni rese dall'ex consulente Barghigiani che ha confermato la presenza del Presidente Biancorosso nell'incontro di Albisola, prima e dopo l'incontro, nei quali prese forma l'illecito.

Inoltre secondo la corte "francamente eloquente appare la denuncia di furto che il presidente Campitelli afferma di aver subito proprio nella notte successiva alla partita de qua e proprio per la somma di 70.000, corrispondente al prezzo della combine. Del resto non può che prendere atto, questa Corte, che sul punto le difese interessate non abbiamo speso una sola parola".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2015 19:27

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