Torna all'Aquila il Festival della Montagna. Dopo il successo della prima edizione, con oltre 20mila presenze nel capoluogo abruzzese e sul Gran Sasso d'Italia [leggi l'articolo], il festival di montagna più a Sud d'Europa sarà protagonista al Parco del Castello e sulle montagne aquilane dal 2 al 4 ottobre.
Il Festival, organizzato dal Comitato Promotore Festival della Montagna, è nato da un’idea dall'associazione Gran Sasso Anno Zero che ha trovato il supporto del Comune dell'Aquila, della Regione Abruzzo, della Fondazione Carispaq e dell'Unione Europea. L'evento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani, il capo gabinetto del Sindaco dell'Aquila Mauro Marchetti, Federico Bologna e Roberto Parisse di Gran Sasso Anno Zero.
"Al di là della tre giorni del Festival – ha evidenziato Bologna – la nostra finalità è far capire che la valorizzazione del sistema montano aquilano possa essere un vero e proprio asset strategico per lo sviluppo dell'economia del territorio. Siamo a un punto di svolta". Parisse si è soffermato sul programma, ricchissimo, della manifestazione che quest'anno prevede tre grandi ospiti e giornate "tematiche". La prima sarà dedicata ai 150 anni dalla prima del Cervino, con l'intervento del leggendario alpinista Patrick Gabarrou. La seconda giornata avrà al centro la solidarietà verso il Nepal, colpito dal terremoto: insieme all'ospite d'onore Simone Moro si terrà una una raccolta fondi a favore delle popolazioni nepalesi. Clou della terza giornata sarà invece la gara d'arrampicata Boulder Open, 2° Master Festival della Montagna. Gran finale, domenica sera, con lo spettacolo di danza verticale di Antoine Le Menestrel nella location delle pareti del Castello Cinquecentesco dell'Aquila.
L'idea del Festival è, anche quest'anno, quella di avvicinare la montagna al cuore della città; non solo avvicinare grandi e piccini alle numerose attività di montagna, ma anche riflettere sui temi dello sviluppo sostenibile, della tutela e della valorizzazione del nostro straordinario patrimonio naturale. Dimostrare il potenziale della montagna aquilana per lo sport, il turismo e l'economia di tutto il territorio: "L'idea è proprio di far provare lo sport, in città, a chi solitamente non va in montagna, soprattutto ai più piccoli", ha ribadito Roberto Parisse.
"Questa iniziativa – ha sottolineato Giovanni Lolli – come altre che si stanno susseguendo in centro in queste settimane ci fanno capire che L'Aquila e il suo centro storico possono fare cose importanti. Stiamo studiando, assieme al 4% per le attività produttive, una linea per lo sviluppo economico e culturale della città". Gli ha fatto eco Mauro Marchetti, che ha auspicato come "il Festival della Montagna debba diventare un appuntamento fisso, cardine della città", assieme alle altre, con cui l'evento "deve interagire per mettere in moto un'economia", come ha evidenziato Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq, tra i finanziatori dell'iniziativa.
Nel Parco del Castello, l'area villaggio ospiterà strutture di arrampicata, big air bag, circuito pump-track, area slack-line, uno spazio danza aerea e un percorso di orienteering. Sarà presente un mercato di produttori locali ed espositori di settore. Non mancheranno punti ristoro. Dibattiti, mostre e angolo libri saranno ospitati all’interno dell'Auditorium del Parco. Tutti i giorni saranno inoltre previste attività outdoor di vario genere sulle montagne del Gran Sasso, da escursioni a prove di volo libero, sotto la supervisione di professionisti e con il coinvolgimento delle scuole di montagna.