Dalla Villa Comunale alla gloria in patria. E' la parabola che sta vivendo in questi giorni Imran Khan, 25enne ricercatore pakistano, che dallo scorso mese di novembre vive all'Aquila e svolge la propria attività di ricerca al Gran Sasso Science Institute (Gssi).
Il giovane fisico è uno dei 1004 co-autori (di cui 8 del Gssi) dell'articolo sulle onde gravitazionali di cui parlano da giorni tutti i media del pianeta, e di cui anche questo giornale si è occupato [leggi l'articolo]. La scuola di alta formazione dell'Infn, infatti, è uno dei 133 istituti che hanno contributo a quella che da più parti viene definita "la scoperta del secolo".
Stamane il ricercatore originario di Ouetta - città di circa 250mila abitanti nella regione del Belucistan - è stato il protagonista di una bella intervista su The Express Tribune, testata affiliata al New York Times e giornale in lingua inglese più importante di tutto il grande paese asiatico. Nell'articolo viene riportata una foto, che immortala nell'atrio del Gssi anche i colleghi aquilani Marianna Gianforte e Donatello Ricci mentre intervistano il ricercatore, subito dopo l'annuncio della scoperta.
Il nome di Imran Khan è stato paragonato a quello di un eroe nazionale, essendo uno dei due pakistani co-autori dell'importante scoperta. Basti pensare a quanta curiosità ha suscitato la notizia sulla pagina Facebook del The Express Tribune: oltre 28mila likes, più di 4mila condivisioni e di 300 commenti.
Anche l'università all'interno della quale Khan si è laureato, la National University of Computer & Emerging Sciences (Fast-Nu) di Peshawar, si complimenta pubblicamente con il giovane, video-intervistando suo fratello. (m. fo.)