Giovedì, 25 Febbraio 2016 18:36

Univaq: un brevetto porta innovazioni nel campo della coltivazione dei tartufi

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Una buona notizia per i coltivatori di tartufo abruzzesi giunge con il brevetto depositato da Giovanni Pacioni, professore dell'Università degli Studi dell'Aquila, e dai suoi ex allievi Sandro Rosa e Peter Illuminati, della Cooperativa VIABA.

"Uso del freddo e dei fitofarmaci per potenziare la micorrizazione di piante tartufigene", questo il titolo del brevetto, che porterà un notevole miglioramento nel settore, con l'introduzione di due particolari innovazioni.

La prima prevede l'impiego delle basse temperature per conservare ed attivare l'inoculo micorrizico. La simbiosi micorrizica, infatti, permette di ottenere rese produttive e qualitative superiori in quanto incrementa l'assorbimento dei nutrienti e dell'acqua, aumenta la tolleranza ad alcune fitopatie e migliora la fertilità del suolo. Il costo dell'inoculo, poi, ha una bassa incidenza sul costo totale di produzione.

La seconda innovazione, invece, riguarda l'uso di una particolare classe di fungicidi per incrementare la velocità e la resa nella produzione di piante tartufigene. Un effetto sul tartufo non ancora scientificamente spiegabile - essendo il tartufo un tipo di fungo - ma che risulterebbe estremamente efficace.

Curioso come il brevetto sia stato depositato nello stesso giorno nel quale è emersa la notizia del sequestro di un enorme carico di tartufi e funghi essiccati [leggi l'articolo].

Una novità importante, comunque, per l'Abruzzo, dove l'economia legata al tartufo è piuttosto rilevante (circa 40 milioni di euro solo nel 2014), e la tartuficoltura rappresenta un diffuso sistema per il recupero produttivo delle terre abbandonate, specialmente nelle aree interne.

Ultima modifica il Giovedì, 25 Febbraio 2016 18:56

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