Anche quest'anno l’Università degli Studi dell’Aquila avrà un ruolo di primo piano in occasione della Notte dei Ricercatori, che si svolgerà in 250 città di tutta Europa venerdì 30 settembre 2016.
La recente tragedia che ha colpito le popolazioni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e di tanti altri paesi vicini, ha spinto l'Univaq a dare un ulteriore e importante significato alla notte del 30 settembre: manifestare la vicinanza a chi sta così tanto soffrendo e lanciare ai giovani il messaggio di speranza che la Ricerca riesce a dare. Lo slogan “La Ricerca al Centro”, inizialmente nato per indicare come la ricerca scientifica debba essere al centro dei nostri impegni e come la ricerca scientifica esca dai propri laboratori per presentarsi nel centro delle città, assume ora anche il significato di essere al centro della rinascita della vita nei borghi distrutti dal sisma del 24 agosto.
A differenza dei due anni precedenti, l'Ateneo parteciperà autonomamente con una propria proposta ricca di eventi che trasformeranno la scienza in spettacolo, gioco e dialogo, musica e cultura con tutta la città. “Univaq Street Science: la Ricerca al Centro” è il nome ambizioso che è stato scelto e che richiama importanti festival della scienza, come ad esempio quello di Edimburgo.
Gli eventi di Univaq Street Science faranno parte di una iniziativa più ampia coordinata dal Comune dell’Aquila e che includerà Sharper 2016. L’intero programma verrà a breve presentato e lo troverete all’indirizzo www.univaq.it/streetscience. Saranno eventi dedicati alla divulgazione scientifica e comprenderanno laboratori per ragazzi e adulti, conferenze, mostre interattive, gare, spettacoli teatrali, performance artistiche. I giovani ricercatori dell’Università dell’Aquila, i suoi studenti, i volontari e i suoi ospiti nell’ambito dei Programmi Erasmus saranno gli attori di questa giornata e condivideranno col pubblico il loro quotidiano entusiasmo, le loro emozioni, il loro impegno e i loro sogni.
Una delle tante novità di quest’anno sarà la partecipazione, nel ruolo di protagonisti, dei gruppi di studenti degli istituti scolastici abruzzesi di secondo grado le cui proposte hanno vinto il concorso “Ricercatore per un giorno”, bandito nel mese di maggio dall’Università dell’Aquila.